polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Armeni tra Bizantini e Normanni: indagine sull'architettura tra 11. e 13. secolo

Claudia Matoda

Armeni tra Bizantini e Normanni: indagine sull'architettura tra 11. e 13. secolo.

Rel. Claudia Bonardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2008

Abstract:

Premessa

Questa tesi nasce dal desiderio di analizzare l'architettura armena, seguendo un percorso trasversale in grado di comprendere la piena natura della realtà di questo popolo, privato spesso di una dimensione territoriale ma mai di una continuità culturale e morale. La cultura armena verrà considerata in questa tesi in diverse declinazioni, le principali del periodo preso in esame; da un lato il contributo dato dalle colonie (in particolare quella di Bari) alla crescita della cultura locale, e dall'altro il trasferimento materiale ed intellettuale in Cilicia, collegando quei fili intellettuali che molto spesso vengono spezzati, considerando la continuità piuttosto che le inevitabili (ma a mio parere minori) fratture. La tesi sarà focalizzata su due aspetti particolari; da un lato il legame della cultura armena con quella normanna, dall'altro l'analisi delle costruzioni religiose.

Il tema delle influenze normanno-armene è stato analizzato con particolare dovizia da studiosi, le cui opinioni saranno esposte in modo sintetico ma contestualizzato, così da tracciare un quadro dello stato di fatto. In seguito si tenterà di impostare una nuova linea di lettura, partendo dallo studio di alcuni tra i più rilevanti edifici religiosi in terra pugliese e cilicia tra l'undicesimo e il tredicesimo secolo.

Due domande però nascono spontanee alla luce di questa scelta; in primo luogo, perché analizzare proprio i rapporti tra Normanni e Armeni, quando in realtà questi ultimi rappresentano numericamente una minoranza? In secondo luogo perché studiare unicamente la produzione architettonica religiosa?

La risposta alla prima questione va ricercata nel panorama internazionale della fine del decimo secolo; grandi movimenti di popolazioni a scala internazionale caratterizzarono il quadro europeo. In particolare i Normanni, popolo scandinavo alla ricerca di nuove terre da dominare, decisero di ampliare i propri territori andando ad intaccare i domini situati ai margini dell'Impero Bizantino, ormai difficili da controllare e caratterizzati da una profondissima crisi. Costantinopoli, sei secoli dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, doveva affrontare anche le pressioni e le richieste di un altro popolo situato ai propri confini; alla fine del decimo secolo, infatti, anche la cultura armena stava vivendo un periodo di nuovo splendore, detto anche secolo d'argento. Gli imperatori orientali, che avevano sempre tentato di sottomettere questo popolo dalla cultura millenaria, stavano quasi definitivamente perdendo ogni speranza di conquistare definitivamente l'etnia. La rinascita armena aveva portato ad una notevole fioritura delle opere e della cultura in patria; piccole ma significative comunità stavano d'altronde acquistando coscienza della propria identità, in Italia. Pare quindi evidente, dopo questa concisa spiegazione, come vadano analizzate parallelamente queste due realtà, questi regni diversamente fiorenti e ricchi d'innovazioni tecnologiche e culturali alla ricerca di nuovi territori.

La risposta alla seconda domanda è chiaramente influenzata dall'interpretazione personale. La scelta di occuparsi principalmente della cultura architettonica religiosa è dovuta alla chiara importanza data sia dai Normanni che dagli Armeni all'utilizzo della fede e delle sue manifestazioni terrene per consolidare il proprio potere. Analizzando l'atteggiamento degli Altavilla sin dalle prime conquiste francesi, si nota come questo popolo dapprima pagano abbia tentato (con successo) di usare il potere spirituale per accrescere la propria influenza temporale in territori altrimenti piuttosto recalcitranti ad accettare i nuovi dominatori. Numerose erano le alleanze e le collaborazioni tra Normanni e vescovi cattolici, alti prelati e membri del clero; le fondazioni ecclesiastiche dei successori di Tancredi erano non soltanto fiorenti centri di cultura e culle di un'incredibile scuola storiografica, ma anche mezzi per un efficace controllo del territorio e delle anime. La cultura del popolo armeno non può d'altro canto essere separata dal proprio bagaglio spirituale. L'Armenia è infatti nata come nazione grazie soprattutto all'apporto di grandi figure religiose, prima fra tutte quelle di Gregorio l'Illuminatore, in grado addirittura di convertire Trdat, re oppressore, efondare una nuova e forte identità culturale.

Alla luce di questi presupposti pare evidente come l'aspetto religioso sia stato fondamentale per entrambe le culture; quindi si può a ragione tentare di usare questo strumento come una chiave di lettura per comprendere i rapporti tra questi due popoli viaggiatori in terra straniera.

La trattazione appare come potenzialmente molto ampia; occorre determinare preliminarmente alcuni parametri, temporali e spaziali, per disciplinare questa ricerca.

Il filone principale d'attenzione sarà senza dubbio la storia normanna e la seconda fioritura della vita culturale armena; saranno quindi oggetto d'attenzione l 'undicesimo, il dodicesimo e il tredicesimo secolo. Termine ideale della trattazione sarà la fondazione del regno armeno di Cilicia, con l'incoronazione di Leone Il, nel 1198. Questo momento segnerà l'inizio dell'ultima vera autonomia dell 'Armenia sul panorama internazionale, anche se caratterizzata da una notevole fragilità.

Territorialmente sarà interessante osservare i principali punti d'incontro delle due popolazioni, la Puglia e la Cilicia-Siria'. La Puglia come già detto racchiudeva la sintesi delle due culture, mentre la Cilicia portava in sé sia le radici del popolo armeno che il futuro di quello normanno. Come si vedrà in seguito, i Normanni avevano trafugato le reliquie del proprio santo di maggior devozione, San Nicola, da una città orientale, Mira; inoltre proprio la Siria verrà da loro raggiunta come limite massimo della propria espansione. Esse rappresentano idealmente il principio e la fine dell'avventura normanna. La Cilicia presentava d'altronde l'area di nuova espansione, in cui gli armeni riuscirono a trovare una nuova dimensione territoriale e i Normanni furono capaci di istituire un regno autonomo politicamente ed intellettualmente.

L'analisi sarà svolta attraverso lo studio di alcuni tra i principali luoghi di culto, con particolare attenzione all'analisi dell'intorno e dei processi che hanno portato alla fondazione dell'istituzione ecclesiastica.

Vorrei terminare questa premessa prendendo in prestito il chiarissimo approccio metodologico di Zekiyan, che auspico di riuscire a far mio:

Noi non prendiamo come punto di partenza la constatazione delle affinità artistiche tra le due regioni, per poi chiederci sulle spiegazioni possibili della loro origine, interrogando i fatti storici; bensì noi partiamo dagli stessi fatti storici, per chiederci se essi siano di tali dimensioni da poter attribuire loro una qualche funzione culturale o artistica. Avendo due termini di paragone è naturale che la loro interdipendenza sia proporzionale alla loro rispettiva ampiezza. Il nostro problema sarà, quindi, se i dati storici presi in considerazione siano tali da poter suggerire un influsso dell'Arte Armena nell'apparizione delle forme affini in Occidente.

Relators: Claudia Bonardi
Publication type: Printed
Subjects: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GA Antropologia
A Architettura > AS History of Architecture
AR Art > ARS Art History
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1335
Chapters:

INDICE

PREMESSA

LA TRASLITTERAZIONE ARMENA

L'APPROCCIO STORICO E CRITICO ALLA CULTURA ARMENA

L'EUROPA NELL'ALTO MEDIOEVO

L'OCCIDENTE ROMANO

LA SITUAZIONE ORIENTALE: DALL'ICONOCLASTIA ALLA "RINASCENZA MACEDONE"

ARMENIA E CILICIA

SUGGESTIONI ARMENE: UNA REALTÀ GEOGRAFICA E STORICA

IL SECOLO D'ORO E L'INTERREGNO

L'ARMENIA BAGRATIDE: LA RINASCENZA ARMENA

IL PRINCIPATO DI CILICIA

UN ELEMENTO DI CONNESSIONE: LE COLONIE ARMENE IN ITALIA

I NORMANNI

ORIGINE E PRIME CONQUISTE

LA PRIMA ESPANSIONE FRANCESE: LA NORMANDIA

L'INGHILTERRA: PREMESSA DELLA CONQUISTA ITALIANA

IL CULTO DELLE RELIQUIE COME STRUMENTO DI POTERE

L'ARRIVO E LA COLONIZZAZIONE DELL'ITALIA DEL SUD

LA BATTAGLIA DI DURAZZO COME PRECROCIATA DI ROBERTO IL GUISCARDO

LA CROCIATA DI BOEMONDO E TANCREDI

TARSO: UNA PRIMA ALLEANZA CON GLI ARMENI

ADANA

ASTRA

IL PRIMO PORTO NORMANNO IN LEVANTE: ALESSANDRETTA

LA PUGLIA: PRIMA OCCASIONE PRIVILEGIATA DI INCONTRO

SAN NICOLA DI BARI: EMBLEMA DI UNA STRATEGIA POLITICA

LA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE: IL VIAGGIO DA MIRA A BARI

LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI SAN NICOLA

IL CONFRONTO IN TERRITORIO PUGLIESE

LE ESPERIENZE ARMENE

L'ARMENIA AL DI LÀ DELL'EUFRATE: LA CILICIA

I RAPPORTI TRA CILICIA ED OCCIDENTE

LA SIRIA: RIFERIMENTO ED ANTAGONISTA CULTURALE

I NORMANNI E LA FONDAZIONE DEL PRINCIPATO DI ANTIOCHIA

RAPPORTI CON IL CATTOLICESIMO: IL PAPATO E LE ISTITUZIONI MONASTICHE

L'ORGANIZZAZIONE DELLE CITTÀ E DELLE INFRASTRUTTURE IN CILICIA

IHROMKLA: FORTEZZA E SEDE DI KAT`OLIKOSATO

LE STRUTTURE OCCIDENTALI IN ORIENTE

ANAVARZA: UN CASTELLO ARMENO TRA BOEMONDO E I RUPENIDI

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

RACCOLTA DI FONTI

FONTI ORIGINALI

OPERE MODERNE

SITOGRAFIA

ALLEGATI

Bibliography:

BIBLIOGRAFIA

Raccolta di fonti

DE SANDOLI: DE SANDOLI (a cura di), Itinera Hierosolymitana crucesignatorum, Franciscan Printing Press, Jerusalem 1978

GABRIELI (1957) F.GABRIELI (a cura di), Storici arabi delle Crociate, Einaudi, Torino 1957

NITTI DE VITO (1897) F.NITTI DE VITO, Le pergamene del Duomo di Bari, [s.e.], Bari 1897.

RHCArm: Recueil des Historiens des Croisades, Documents Arméniens, 2 voll., Académie des Inscriptions et Belles Lettres, Paris 1841-1906.

RHCG: Recueil des Historiens des Croisades, Historiens Grecs, 2 voll., Académie des Inscriptions et Belies Lettres, Paris 1841-1906.

RHCOcc:Recueil des Historiens des Croisades, Historiens Occidentaxx, 5 voll., Académie des Inscriptions et Belles Lettres, Paris 1841-1906.

RHCOr: Recueil des Historiens des Croisades, Historiens Orientaur, 5 voll., Académie des Inscriptions et Belles Lettres, Paris 1841-1906.

Fonti originali

Albertus AQUENSIS: ALBERTUS AQUENSIS Liber Christianae Expeditionis pro Ereptione Emundatione et Restitutione Sanctae Hierosolymitanae Ecclesiae,in RHCOcc, vol.IV.

SAMUELE DI ANI: Samuele di ANI, Tavole Cronologiche, in RHCArm, vol.I.

P`AWSTOS BUZAND :P'awstos BUZAND, Storia degli Armeni (a cura di Gabriella Uluhogian), Mimesis, Milano 1997.

RADULFO DI CAEN: Radulfo DI CAEN, Gesta Tancredi Siciliae Regis in Expeditione Hierosolymitana, in RHCOcc; vol.III.

AMATUS CASINENSIS: Amatus CASINENSIS, L'histoire des Normant et la Chronique de Robert Viscartpubliees pour la premiere fois d'apres un manuscrit francois inedit du 13. siecle pour la Societe de l'Histoire de France par Champollion Figeac, chez Jules Renouard, Paris 1835

GREGORIO DGHA: Gregorio IV DGHA, Elegia sulla caduta di Gerusalemme, in RHCArm, vol.I.

MATTEO DI EDESSA Matteo di EDESSA, Cronica, estratti con trad.francese, in RHCArm, vol.I.

GUIRAGOS DI KANTZAK: Ciriaco di GANTZAG (Guiragos di Kantzak), Storia, estratti con trad.francese, in RHCArm, vol.I.

GREGORIO IL PRETE GREGORIO il Prete, Continuazione della Cronaca di Matteo d'Edessa, in RHCArm, vol.I.

VAHRAM RABUNI: Vahram RABUNI, Storia della dinastia rupeniana, cronaca in rima, testo armeno con trad. Francese, in RHCArm, vol.I.

S.NERSÈS SNORALI Saint Nersés SHNORHALI, Elegia sulla caduta di Edessa, in RHCArm, vol.I.

SMBAT: SMBAT La chronique attribuee au connétable Smbat (Introduction, traduction et notes par Gérard Dedeyan), Geuthner, Paris 1980

VARTAN: VARTAN il Grande, Storia, estratti con trad.francese, in RHCArm, vol.I.

Opere moderne

ACHKARIAN (2005):H. ACHKAR[AN, Manuale di Iconografia Armena, Rubbettino, Catanzaro 2005.

ALLEN BROVVN (1998): R. ALLEN BROWN, Normanni, origine e storia dei guerrieri del Nord, Piemme, Casale Monferrato 1998

A. ALPAGO NOVELLO: alpago novello , L'ambiente naturale e l'ambiente costruito, in A. ALPAGO NOVELLO, G. IENI, A. MANOUKIAN e altri, Gli Armeni, Jaca Book, Milano 1986, pp.11-46

A. ALPAGO NOVELLO , L'architettura armena tra oriente ed occidente, in A. ALPAGO

ALPAGO NOVELLO, G. IENI, A. MANOUKIAN e altri, Gli Armeni, Jaca Book, Milano 1986, pp.131-191

ALPAGO NOVELLO:A. ALPAGO NOVELLO, A.PENSA, L'architettura armena e l'Italia, in B.L.ZEKIYAN (a cura di), Gli Armeni in Italia, De Luca, Roma 1990, p.58-69

ANDRIEU (1981):P. ANDRIEU-GUITRANCOURT, Storia dell'impero normanno, Antonio Lalli Editore,Firenze 1981

AMA (1968): Architettura medievale armena, Roma-Palazzo Venezia, 10-30 giugno 1968, De Luca editore, Roma, 1968.

BAUER (1978): E.BAUER, Die Armenier im byzantinischen Reich und ihr Einf Iuss auf Politile Wirtschaft und Kultur, in in The second international symposium on armenian art, [s.e.], Erevan 1978, vol.III, p. 277-288.

BELLI D'ELIA (2003):P. BELLI D'ELIA, Puglia romanica, Jaca Book, Milano 2003

BERKYAN (1978):A.BEKYAN, The art of fortification in Medieval Armenia, in The second international symposium on armenian art, [s.e.}, Erevan 1978, vol.II, p. 153-158

BERTELLI 2004:G. BERTELLI, Puglia preromanica : dal V secolo agli in i dell'XI, Jaca Book, Milano 2004

BOZOYAN (1999):A. BOZOYAN, La cultura del "secolo d'argento" e Roma (fine XI secolo-inizio del Xlll),in C. MUTAFIAN (a cura di), Roma-Armenia, De Luca, Roma 1999, pp.131-136.

CAHEN (1940):C.CAHEN, La Syrie du Nord à l'Epoque des Croisades, P. Geuthner, Paris 1940

CAHEN (1986):C. CAHEN, Oriente e Occidente ai tempi delle Crociate, Il Mulino, Bologna 1986

BOZOYAN (1999): M.S. CALO' MARIANI, Considerazioni sull'architettura medievale in Puglia, in G. IENIx (a cura di), Atti del primo Simposio internazionale di arte armena, Bergamo, 28-30 giugno 1975 , Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1978, pp. 417-433

CANTARELLA (1996):G.M. CANTARELLA, La frontiera della crociata: i Normanni del Sud, in Il concilio di Piacenza e le Crociate, Piacenza 1996, pp. 225-246

CARCIONE (1998) F.CARCIONE, Le Chiese d'Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico generale, Edizioni San Paolo, Milano 1998.

CARDINI (1994): F.CARDINI, I Normanni e le Crociate, in M.D'ONOFRIO (a cura di), I Normanni. Popolo d'Europa, Marsilio, Roma 1994, p.356-362.

CASNATI (1990: G.CASNATI, Presenze armene in Italia. Testimonianze storiche ed architettoniche, in B.L.ZEKIYAN (a cura di), Gli Armeni in Italia, De Luca, Roma 1990, p.28-39

CHALANDON (1907): CHALANDON, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, ....... 1907

CHARANIS (1984):P. CHARANIS, An observation on the armenians in the near east in the Twelft, Thirtheen and Fourteen Century, in M.NORDIO, B.L.ZEKIYAN (a cura di), Atti del II Simposio Internazionale Armenia Assiria, Editoriale Programma, Venezia 1984, p.35-41.

CROOK (2000): J.CROOK, The architectural setting of the cult ofsaints in the early Christian West, c. 300- 1200, Clarendon Press, Firenze 2000.

CUNEO (1975): P.CUNEO, Le scuole regionali dell'architettura armena, in G. IENI (a cura di), Atti del primo Simposio internazionale di arte armena, Bergamo, 28-30 giugno 1975 , Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1978, pp. 89-128

CUNEO (1977): P.CUNEO, L'architettura della scuola regionale di Anì nell'Armenia Medievale, Accademia Nazionale dei Lincei Roma 1977.

CUNEO (1978): CUNEO, Au sujet de 1'urbanisme medieval armenien, in in The second international symposium on armenian art, [s.e.], Erevan 1978, vol. I, p. 57-72.

CUNEO (1984)

P. CUNEO, Ani, Ares, Milano 1984.

CUNEO (1988): P. CUNEO, Architettura armena : dal quarto al diciannovesimo secolo, De Luca Editore,Roma 1988.

D'ALESSANDRO (1978): V. D'ALESSANDRO, Storiografia e politica nell'Italia normanna, Liguori editore, Napoli 1978.

DELLA VALLE (2007):M. DELLA VALLE, Costantinopoli e il suo impero, Jaca Book, Milano 2007, pp. 71-148.

DER HAROUTUNIAN(1978): A.DER HAROUTUNIAN, The armenian castle of Azgit, in in The second internationalsymposium on armenian art, [s.e.], Erevan 1978, vol II, p. 159-173.

DIEHL (1894): C. DIEHL, L'Art Byrantin dans l'Italie Meriodionale, Librairie de l'Art, Paris 1894.

EDWARDS (1987): R.W.EDWARDS, The fort f cation of Armenian Cilicia, Dumbarton Oaks, Washington 1987.

FALKENHAUSER (1987): V. Von FALKENHAUSER, Il popolamento: etnie, fedi, insediamenti, in Atti delle settime giornate normanno-sveve: Terra e uomini nel Mezzogiorno normanno-svevo, Edizioni Dedalo, Bari 1987, pp. 39-74

FERRUGGIA (2000): E. G. FERRUGGIA, S.J.(a cura di), Dizionario Enciclopedico dell'Oriente Cristiano, Pontificio Istituto Orientale, Roma 2000.

FONSECA (1975): C.D. FONSECA, Tra gli Armeni dell'Italia Meridionale, in G. IENI (a cura di), Atti del primo Simposio internazionale di arte armena, Bergamo, 28-30 giugno 1975 , Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1978, pp.181-189.

FONSECA (1994): C.D.FONSECA, La Chiesa, in M.D'ONOFRIO (a cura di), I Normanni. Popolo d'Europa, Marsilio, Roma 1994, p.167-173.

FRANK (1855): A.FRANK, Histoire, dogmes, traditions et liturgie de l'église armenienne orientale, Libraire-éditeur, Parigi 1855.

GALLINA (2002):GALLINA, La precrociata di Roberto il Guiscardo, in Atti del convegno G. MUSCA (a cura di), Il Mezzogiorno normanno-svevo e le Crociate Atti delle quattordicesime giornate normanno sveve Bari, 17-20 ottobre 2000, Dedalo, Bari 2002.

GARSOIAN (1999): N. GARSOTAN, L'Eglise armenienne et le grande schisme d'Orient, Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, Lovanii in Aedibus Peeters 1999.

GAY (1904): J. GAY, L'Italie meridionale et l'Empire Byzantin, Albert Fontemoing, Editeur, Paris 1904.

GOSS (1981): V.P.GOSS, Armenian Art and the Medieval West : Some Good Evidence and Hasty Conclusions, in G. IENI (a cura di), Atti del Terzo Simposio internazionale di arte armena : Milano, 25 settembre - 1 ottobre 1981, Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1984, pp.237-252.

GROUSSET (1947): R. GROUSSET, Histoire de l'Arménie, Payot, Paris 1947.

GROUSSET (1998):R. GROUSSET, La storia delle crociate, Piemme, Casale Monferrato 1998 (prima edizione: Perrin,1995).

GUGEROTTI (2001): C.GUGEROTTI, La liturgia armena delle ordinazioni e l'epoca ciliciana. Esiti rituali di una teologia di comunione tra Chiese, Pontificio Istituto Orientale, Roma 2001.

HATEM (1973):A. HATEM, Lespoemes épiques des Croisades, Slatkine Reprints, Genève 1973.

HELLENKEMPER (1976): H.HELLENKEMPER, Burgen der Kreuzritterzeit in der Grefscahft Edessa und im Kònigreich Kleinarmenien, Rudolf Habelt Verlag GMBH, Bonn 1976.

HELLENKEMPER (1990): H.HELLENKEMPER, F.HILD, Tabula imperli byzantini 5. Kilikien und Isaurien, Verlag der Osterreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1990.

HERRIN (1994): Judith HERRIN, Le istituzioni ecclesiastiche, in . Gherardo ORTELLI (a cura di), Storia d'Europa, Il Medioevo, vol III, Giulio Einaudi editore, Torino 1994, p. 761-818.

HOUBEN (1996): H, HOUBEN, Me::ogiorno Normanno-Svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Liguori editore, Napoli 1996.

IENI (197): G. IENI (a cura di), Atti del Primo Simposio internazionale di arte armena, Bergamo, 28-30 giugno 1975 , Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1978.

IENI (1981): G. IENI (a cura di), Atti del Terzo Simposio internazionale di arte armena : Milano, 25 settembre -1 ottobre 1981, Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1984.

IENI 1986: G.IENI, Tipologie architettoniche, in A. ALPAGO NOVELLO, G.IENI, A. MANOUKIAN e altri, Gli Armeni, Jaca Book, Milano 1986,PP .193-226.

JONES (1983): C.W. JONES, San Nicola. Biografia di una leggenda, Laterza, Roma-Bari 1983.

KEVORKIAN (2001): R.H. KEVORKIAN (a cura di), Ani, capital de l'Arménie en l'an mil, Pavillon des Arts 7 février-13 mai 2001, Paris musées, b Parigi 2001.

KRAUTHEIMER 1986: R.KRAUTHEIMER, Architettura paleocristiana e bizantina, Einaudi, Torino 1986, pp.313-317.

LALA COMNENO 1991: M.LALA COMNENO, articolo Cilicia, in Enciclopedia dell' arte medievale, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1991.

LANG (1970): D. M. LANG, Armenia: cradle of civilization, George Allen & Unwin Ltd, London 1970,pp. 200-264.

LANGLOIS (1861): V. LANGLOIS, Voyage dans la Cilicie et dans les montagnes du Taurus : execute pendant les annees 1852-1853 : par ordre de l'empereur ..., chez B. Duprat, Paris 1861.

LANGLOIS (1861)b V. LANGLOIS, Le trésor des Chartes de l'Armenie, [s.e.}, Paris 1861.

LENTINI (1964). A.LENTINI, La leggenda di S Nicola di Mira in un'ode di Alfano Cassinese, Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 1964.

MAHÉ(1999): J.P.MAHE, Il primo secolo dell'Armenia Cristiana (298-387): dalla letteratura alla storia, in C. MUTAFIAN (a cura di), Roma Armenia, De Luca, Roma 1999, pp.64-72.

MANSELLI (1979): R.MANSELLI (a cura di), L'Europa medievale, in L'Europa medioevale, Unione tipografico-editrice torinese, Torino 1979.

MANSELLI (1999): R. MASELLI, Italia e Italiani alla prima crociata, Jouvence, Roma 1999.

MARINO (1994): L.MARINO, Esperienze costruttive normanne in Terrasanta, in M.D'ONOFRIO (a cura di), I Normanni. Popolo d'Europa, Marsilio, Roma 1994, p.363-367.

MARINO (1997): L.MARINO, La fabbrica dei castelli crociati in Terra Santa, Octavo, Firenze 1997.

MUSCA (2002): G. MUSCA (a cura di), Il Mezzogiorno normanno-sveno e le Crociate Atti delle quattordicesime giornate normanno sveve Bari, 17-20 ottobre 2000, Dedalo, Bari 2002.

MUTAFIAN (1988): C. MUTAFIAN, La Cilicie au carrefour des empires, Les Belles Lettres Histoire, Paris 1988.

MUTAFIAN (1993) C.MUTAFIAN, Le Royaume Arménien de Cilicie, CNRS éditions, Paris 1993.

MUTAFIAN (1999): C. MUTAFIAN, Gli inizi della chiesa di Roma nel mondo armeno (1200-1350), in C.MUTAFIAN (a cura di), Roma-Armenia, De Luca, Roma 1999, pp.155-159.

MUTAFIAN (2001): C. MUTAFIAN, Atlas historique de l'Armenie, Autrement, Paris. 2001.

NORWICH (1971): J.J. NORWICH, I Normanni nel Sud, 1016-1130, Mursia, Milano 1971.

OSTROGORSKY (1968): G. OSTROGORSKY, Storia dell'Impero Bizantino, Torino, Einaudi 1968.

OUSTERHOUT (1999): R.OUSTERHOUT, Master Builders of Byzantium, , Princeton University Press, Princeton 1999.

PANARELLI (1999): F. PANARELLI, Il Concilio di Bari: Boemondo e la Prima Crociata, in Il Concilio di Bari del 1098 (Atti del Convegno Storico Internazionale e Celebrazioni del LY Centenario del Concilio), a cura di S. Palese - G. Locatelli, Bari 1999, pp. 145-167.

PANE (2005): R.PANE, La Chiesa Armena. Storia, spiritualità e Istituzioni, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2005.

PIRENNE (1995): H. PIRENNE, Le città del Medioevo, Laterza, Roma-Bari 1995 (prima edizione in lingua originale: Princeton, 1925).

RUNCIMANN (1966) S. RUNCIMANN, Storia delle crociate, Giulio Einaudi Editore, Torino 1966.

RUSSO (1971): L. RUSSO (a cura di), Le Gesta dei franchi e degli altri pellegrini gerosolimitani, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1971.

TABACCO (1981): G. TABACCO, G.G. MERLO, Medioevo, Il Mulino, Bologna 1981.

TATEO (1990): F.TATEO (a cura di), Storia di Bari. Dalla conquista normanna al ducato sforzesco, Laterza, Roma-Bari 1990.

TER-PETROSSIAN(1984): L.H.TER-PETROSSIAN, Le ro-le des Syriens dans la culture de la Cilicie armenienne aux XiIe XIIIe ss., in M.NORDIO, B.L.ZEKIYAN (a cura di), Atti del Il Simposio(1984) Internazionale Armenia Assiria, Editoriale Programma, Venezia 1984, p.73-82.

ULUHOGIAN (2000): G.ULUHOGIAN, Un'antica mappa dell'Armenia. Monasteri e santuari dal I al XVII Longo Editore, Ravenna 2000. UTUDJIAN (1967)

E.UTUDJIAN, Les monuments arméniens, Edition Albert Morancé, Parigi 1967.

VELMANS (1978): T.VELMANS, Manierisme et innovations stylistiques dans la miniature cilicienne à la fin du XIIIe siècle, in in The second international symposium on armenian art, [s.e.], Erevan 1978, vol.I, p. 67- 81.

VINACCIA (1915): A. VINACCIA, Monumenti medioevali di terra di Bari, Multigrafica editrice, Roma 1981 (ed.originale 1915).

VIOLANTE (1999): T.M.VIOLANTE, La provincia domenicana di Grecia, Istituto Storico Domenicano, Roma 1999,pp.179-190.

ZEKIYAN (1975): L.B. ZEKIYAN, Le colonie armene del Medio Evo in Italia e le relazioni culturali italo-armene in G. IENI (a cura di), Atti del 3. Simposio internazionale di arte armena : Milano,25 settembre -1 ottobre 1981, Accademia armena di San Lazzaro, Venezia 1984, pp. 803-929

ZEKIYAN (1978): L.B. ZEKIYAN, Nouveaux materiaux à propos des présences armènienne en Italie, in The second international symposium on armenian art, [s.e.], Erevan 1978, vol. i, p.344-353.

ZEKIYAN (1984): L.B.ZEKIYAN, La Cilicia Armena tra "Realpolitik" e Utopia, in M.NORDIO,B.L.ZEKIYAN (a cura di), Atti del II Simposio Internazionale Armenia Assiria, EditorialeProgramma, Venezia 1984, p.107-119.

ZEKIYAN (1986): L.B. ZEKIYAN, Il popolo armeno: richiami storici, in A. ALPAGO NOVELLO, G. IENI, A. MANOUKIAN e altri, Gli Armeni, Jaca Book, Milano 1986, pp.47-88

ZEKIYAN (1990): L.B. ZEKIYAN, Una storia plurima. Gli Armeni e l'Occidente, in B.L.ZEKIYAN (a cura di), Gli Armeni in Italia, De Luca, Roma 1990, p. 16-27

Sitografia:

http:l/www.fordham.edu

http://www.georgetown.edu

http://www.pbase.com/dosseman/tarsus

http://www.anadolukatolíkkilisesi.org/tarsus/tarsus.css

http://www.geocities.com/Paris/Rue/945l/medieva1.html

http:I/historicaltextarchive.com/links.php?op=viewslink&sid=5 7

http:// 141.84.81.24/lexikothek/droysen/

http://www.euratlas.com/

http:l/eudocs.lib.byu.edu/index.php/MainPage

http://www.rumkale.org

http://www.jemi.it

http://www.jemi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=189&Itemid=23

http://ih6.ggpht.com/_gL41Ey3KB Vs/SEzbw6EWHWI/AAAAAAAAC6I/5rSlErziOi8/

DSCN6258.JPG

Modify record (reserved for operators) Modify record (reserved for operators)