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CONTENUTI PER UN CONTENITORE: UN MUSEO PER IL PALAZZO DEL LAVORO. DA BARCELLONA A TORINO.

Silvia Toffano

CONTENUTI PER UN CONTENITORE: UN MUSEO PER IL PALAZZO DEL LAVORO. DA BARCELLONA A TORINO.

Rel. Paolo Mellano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2009

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il processo progettuale intrapreso a Barcellona per la realizzazione della tesi è il frutto di tutte le esperienze maturate in questi anni di università, unite a quella lavorativa condotta a Barcellona nello studio EMBT. Da qui emerge un modo alternativo di intendere lo spazio, proponendo in tal modo un nuovo approccio al progetto.

L'obiettivo è quello di rapportarmi alla realtà e conseguentemente soffermarmi alle riflessioni che essa genera, cercando così di interpretare le forze che provengono dal mondo esterno, linee guide che mi condurranno alla realizzazione del mio progetto. La tecnica adottata mi permette di espandere l'immaginazione, abbattendo ogni forma di gerarchla proveniente dal metodo progettuale tradizionale, consentendo la nascita di un progetto privo di metodi meccanici, creando in tal modo un rapporto più diretto con gli elementi estrapolati dalla città. In sintesi le esperienze che provengono dall'osservazione del mondo esterno accostate a quelle di tipo emozionale vengono liberate per far nascere un'architettura in grado di comunicare emozioni, frutto della scoperta di elementi, o meglio oggetti trovati per "strada", infatti il percorso progettuale è finalizzato alla ricerca di contenuti per un contenitore e non viceversa.

I contenuti che ci circondano infatti sono tutti parlanti, anzi in molti casi sono urlanti, siamo in un mondo in cui bisogna urlare per farsi sentire. Urlare in architettura vuoi dire catturare l'attenzione non solo degli esperti in materia, ma delle persone comuni, per cui è necessario dare forma a queste parole che ci suggeriscono gli elementi presenti nel mondo reale. Questo è un processo di analisi e di lettura della città attraverso le percezioni, i sensi, un lavoro garantito anche dalla fotografia, il mezzo grazie al quale ho immortalato frammenti di città.

Tale esperienza mi ha condotto a relazionare gli oggetti trovati con la memoria di quei luoghi abbandonati, dimenticati, ma tenuti vivi dal ricordo. Emozioni associate allo spazio scelto, messo in relazione al ricordo degli oggetti. Per cui da un' assenza di costruzioni mentali verso una ridefinizione dei contenuti immortalati durante la mia passeggiata per Barcellona, per creare quella che diverrà la mappa delle emozioni che distrattamente mi sono costruita.

Si sono susseguiti innumerevoli sopralluoghi, soprattutto nelle aree più periferiche della città, quelle aree caratterizzate da fabbriche spesso abbandonate, delimitate ed escluse dalla fruizione sociale. Giunta nell'area di Poble Nou, la mia attenzione ricade nella fabbrica di Can Ricart, e proprio da qui che parte l'indagine.

Le storie di ogni persona che hanno vissuto Can Ricart spesso si sfiorano, costruiscono identità, generi, significati e cariche emotive che dotano i luoghi di valore e simbolismo che nell'insieme narrano la storia della città. Questi oggetti pur dimenticati nel tempo, hanno una valenza così profonda da lasciare una traccia indelebile nella memoria storica della maestosa fabbrica.

In questa chiave interpretativa, simbolica, ricca di suggestioni, si delinea un disegno nato dall'accostamento degli oggetti, divenendo l'anima del contenitore abbandonato.

Con questo approccio, gli oggetti assumono forza, divenendo gli spazi che faranno rinascere il Palazzo del Lavoro.

La mia tesi ha come obiettivo di attribuire il giusto valore alla memoria storica del maestoso palazzo oggi contraddistinto da un futuro incerto e di degrado, il tutto celato in un parco poco curato e mal sfruttato nelle sue potenzialità.

Quello che intendo fare è, intervenire per riqualificare un luogo, segnalando l'avvenuto riconoscimento dell'importanza storica ed emozionale che esso ci può trasmettere, con la finalità di farlo uscire dall'anonimato dell'invisibilità.

Relatori: Paolo Mellano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: Enric Miralles - Benedetta Tagliabue - EMBT Arquitects Associats - Barcelona
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1475
Capitoli:

1.INTRODUZIONE

2. ESPERIENZA IN STUDIO EMBT

2.1 STUDIO EMBT

2.2 ALCUNI PROGETTI DELLO STUDIO EMBT

2.3 MANSIONI SVOLTE DURANTE IL TIROCINIO

2.4 PLASTICI ESEGUITI IN STUDIO

2.5 COLLABORAZIONE CON L'ARCH. ELENA ROCCHI

3. PREMESSE PROGETTUALI

3.1 LA PASSEGGIATA:LA MAPPA DELLE EMOZIONI

3.2 LA CITTA' DI BARCELLONA

3.3 REALTA' E SUGGESTIONI

3.4 CONTENUTI PER UN CONTENITORE:

L'Architettura della mente

3.5 AFFIORAMENTI, STRATIFICAZIONI

3.6 LA MEMORIA: frammenti di Poble Nou

3.7 ALLA RICERCA DEI CONTENUTI

3.8 CENNI STORICI DI POBLE NOU

3.9 I CONTENUTI

3.10 COLLAGE

3.11 LA NASCITA DEI PRIMI VOLUMI:dalla bidimensionalità alla tridimensionalità

3.12 ALLA RICERCA DELLA LOCALIZZAZIONE OTTIMALE

3.13 INCONTRO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

4. ANALISI STORICA SULL'AREA DI INTERVENTO

4.1 IL SITO

4.2 TORINO E IL MIRACOLO ECONOMICO

4.2.1 L'EVENTO DI ITALIA '61

4.2.2 L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO

4.2.3 IL PALAZZO DEL LAVORO: DAL 1961 AD OGGI

4.3 UN CONTENITORE DIMENTICATO

5. IL PROGETTO

5.1 LETTURA DELLO STATO DI FATTO: tipologia costruttiva

5.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

5.3 CONTENUTI DEL PROGETTO

6. SUGGESTIONI

6.1 LA TATE MODERN

7. PROPOSTA PROGETTUALE

7.1 PLANIVOLUMETRICO

7.2 PLANIMETRIA

7.3 PIANTA PIANO TERRA

7.4 PIANTA PIANO PRIMO

7.5 PIANTA PIANO SECONDO

7.6 PIANTA PIANO COPERTURA

7.7 PROSPETTI

7.8 SEZIONI

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

P. Caputo (a cura di), Le architetture dello spazio pubblico. Forme del passato, forme del presente, editore Electa, Milano 1997.

C. Oresti, Metafisica e Architettura, editore Angelo Pontecorboli 2008.

A. D'Onofrio, Herzog & De Meuron. Anomalie della norma, editore Kappa, Roma 2003.

Enric Miralles 1983-2000, El Croquis editoria! 2000.

Herzog & De Meuron 1981-2000, El Croquis editorial.

E. Herrigel, Lo zen e il tiro con l'arco, editore Adelphi, Milano 1992.

G. Mark, Art Museums into thè 01 st Century, editore Birknauser, Basilea 1999.

P. L. Nervi, Scienza o arte del costruire, editore La Bussola, Roma 1945.

S. Pace, C. Chiorino e M. Rosso, Italia'61. Identità e miti nelle celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia, editore Umberto Allemandi, Torino 2005.

A. Rossi, L'architettura della città, editore Marsilio, Padova 1966.

B. Tagliabue, L. Juan-Josè, Enric Miralles: opere e progetti, editore Electa, Milano 1996.

E. Tescione, Architettura della mente. Brani scelti di letteratura psicanalitica, editore Testo&Immagine, Torino 2003.

V. Trione, Atlanti metafisici. Giorgio De Chirico. Arte, architettura, critica, editore Skira, Milano 2005.

CATALOGHI

- C. Baglione, Tate Modern: Dettagli del vuoto, in «Casabella»,

n. 684/685, die. 2000.

- Herzog & De Meuron, Michael h. de young memorial museum San Francisco, in «Casabella», n. 741, febbraio 2006.

- J. Nouvel, Tre opere recenti, in «Casabella», n. 752, febbraio 2007.

- Moneo, Siza, Herzog & De Meuron, Ferrater, in «Casabella», n. aprile 2008.

- Siza e Herzog & De Meuron, in «Casabella», n. 768, luglio/agosto 2008.

- S. Pace, Italia '61 a Torino, quando l'Italia immaginava il futuro, in «Abitare», Milano 2007, n, 474, p.94.

Tavole:

1.LA PASSEGGIATA: IL VIAGGIO DA BARCELLONA A TORINO

2.CONCEPT: PERCORSO VERSO LA LOCALIZZAZIONE OTTIMALE

3.SCHIZZI PROGETTUALI

4.CENNI STORICI DELL'AREA DI PROGETTO

5.FUNZIONI

6.SCHEMA FLUSSO

7.PLANIVOLUMETRICO

8.PLANIMETRIA

9.PIANTE E SEZIONI

10.PIANTE E PROSPETTI

11.VISTE

12.VISTE

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