polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Rigenerazione dello spazio pubblico urbano, temporaneità, sostenibilità : un'alternativa per l'area ex-Incet a Torino

Alberto Fontana

Rigenerazione dello spazio pubblico urbano, temporaneità, sostenibilità : un'alternativa per l'area ex-Incet a Torino.

Rel. Alessandro Mazzotta, Elisabetta Forni, Giuseppe Serra. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2012

This is the latest version of this item.

Abstract:

Sostenibilità, socialità, temporaneità, tecnologia. È con queste parole che viene affrontata, in questa tesi, l'analisi dello spazio pubblico outdoor delle nostre città contemporanee, la sua storia, la sua evoluzione, le sue caratteristiche. Uno spazio pubblico da sempre protagonista ed oggetto di studio da parte di diverse discipline, dall'architettura, all'urbanistica, passando per la tecnologia, la sociologia urbana, la politica; il luogo per eccellenza del ritrovo, dell'incontro casuale, l'elemento strutturante del tessuto urbano, luogo di interrelazione tra la vita privata e la vita pubblica dei cittadini. Uno spazio pubblico che sta cambiando, diverso da quello della tradizione, composto da piazze, strade, in cui il carattere di collettività veniva rappresentato dagli stessi cittadini che in quei luoghi si trovavano e trascorrevano la maggior parte del loro tempo giornaliero, considerando l'abitazione privata come rifugio solamente per i pochi momenti più intimi.

Lo spazio della vita in pubblico è uno degli ambiti fondamentali in cui si svolgono e si intrecciano pratiche sociali di diverso genere: nello spazio pubblico si lavora, si sta con la famiglia, si trascorre il tempo libero, ci si sposta. In una società come la nostra, sempre più multietnica, in cui si intrecciano culture molto differenti tra loro e dove il sistema delle classi sociali è ormai stato sostituito da quello dei gruppi culturali, intesi come insieme di persone con interessi e comportamenti affini, è importante per i tecnici pensare a spazi pubblici nuovi e nuove possibilità di espressione che diventino opportunità e risorsa da inserire in una realtà mutevole e multiforme.

Nella prima parte di questo percorso è stato esaminato proprio questo nuovo spazio pubblico sia sotto il profilo fisico che quello sociologico: l'espandersi dei nostri centri urbani ha causato una realtà frammentata dello spazio aperto, lasciando come segni tangibili i grandi vuoti urbani, sia nelle periferie meno densificate che tra i tessuti più consolidati, privi di funzioni significative, degradati, abbandonati. Dal punto di vista sociologico, ci sì è chiesti il motivo di una trasformazione dello spazio pubblico cosi forte, e se probabilmente non sia stata la conseguenza di un cambiamento nella mentalità della società contemporanea e dei valori che questa imprime nel singolo cittadino di oggi, dedito più alla ricerca dell'io che della comunità. Sono così maturati tre quesiti ai quali si è tentato di trovare una risposta: quali attività collettive e spazi pubblici oggigiorno si inseriscono in un contesto urbano? Qual è il valore e la condizione degli spazi pubblici esistenti? In che modo intervenire per realizzare spazi pubblici sostenibili e di qualità?

Proseguendo in questo percorso, l'attenzione è stata rivolta verso tutta una serie di interventi sullo spazio aperto che per varie caratteristiche, tecnologiche e sociali, possono essere considerate come azioni sostenibili per l'ambiente, la comunità, le risorse: come tutti sappiamo, in un periodo come quello in cui stiamo vivendo, le tematiche legate alla sostenibilità, non solo in riferimento alla realizzazione di manufatti edilizi ma anche per quelle azioni che identificano l'ambito urbano e il contesto ambientale come un bene da salvaguardare e valorizzare, sono oggigiorno individuate come l'obiettivo primario da perseguire in qualsiasi categoria di intervento. Riduzione, risparmio ed efficienza nell'uso delle risorse, utilizzo prioritario di energie rinnovabili, interazione con le risorse energetiche naturali, limitazione di emissione di sostanze nocive, sono tutti aspetti fondamentali che devono fungere come stimolo da perseguire per ogni tecnico che si confronti non solo con un progetto di un singolo manufatto edilizio, bensì anche in interventi sullo spazio pubblico outdoor.

L'analisi dunque di quegli interventi atti a migliorare la qualità dello spazio aperto contribuendo a renderli ambienti sostenibili ci ha portato a stilare una sorta di "abaco" di quelle soluzioni che sono state considerate come alcune tra le principali da seguire: il controllo microclimatico e il comfort termico, con una particolare attenzione al microclima urbano, dalla formazione delle isole di calore all'interno delle nostre città, alle soluzioni per rendere un ambiente più confortevole e più adatto ad essere usufruito come luogo di incontro per la comunità; il controllo delle componenti climatico - ambientali di un luogo, come il soleggiamento, la ventilazione, l'umidità di un determinato luogo; la gestione delle acque meteoriche, la permeabilità del suolo, e i cicli per la raccolta e il riutilizzo sostenibile di questa risorsa così importante per l'ambiente, le metodologia di raccolta, di filtrazione, di depurazione delle acque reflue grazie a sistemi innovativi ma basati su processi naturali, come ad esempio gli impianti di fitodepurazione; il ricorso all'uso di materiali riciclati, al recupero dei rifiuti, a come possono essere rimessi nel ciclo produttivo tutta quella serie di oggetti che, una volta concluse le funzioni per le quali erano stati creati, possono essere impiegati per altri scopi senza alterarne le caratteristiche (importante in questa sezione sarà cogliere la differenza tra i termini riciclo e riuso di materiali e rifiuti, concetti troppe volte ed erroneamente assimilati sotto un unico significato). E poi ancora: l'attenzione a quelle strutture installate in aree pubbliche outdoor in grado, grazie alle tecnologie impiantistiche in loro possesso, di sfruttare le energie naturali (una su tutte l'energia solare) diventando una sorta di piccole centrali di produzione di energia delocalizzata, diventando dei punti di energy on a supporto di una serie di 'reti intelligenti' in grado di contribuire notevolmente al risparmio di risorse energetiche che le nostre città devono spendere per il loro normale ciclo di vita.

Come argomentato dunque nella seconda parte del volume, il tema della sostenibilità è attualmente oggetto di dibattito culturale che investe innumerevoli settori, in particolar modo quello delle costruzioni, segno riconoscibile della mano dell'uomo sul territorio. A questo punto del lavoro ci si è chiesti quale elemento potesse offrire un ulteriore spunto di interesse al contenuto, di come impiegare gli elementi raccolti sulla sostenibilità in architettura, argomento tra l'altro a cui non basterebbe un solo volume per poterlo affrontare completamente, come uno strumento di rigenerazione urbana che metta a confronto dinamiche di fruizione sociale dello spazio pubblico con l'innovazione tecnologica: ed è così sul termine di temporaneità che abbiamo concentrato le nostre analisi, una temporaneità dalle molteplici sfaccettature, a partire dal concetto di condizione di vita temporanea delle persone che ha portato alla definizione di 'nomadismo postmoderno dell'abitare' come soluzione per la nuova società, costretta allo spostamento per svolgere le proprie funzioni sociali e lavorative; tempo come 'materia dell'invenzione', ovvero la convinzione che l'architettura, grazie alle ricerche tecnologiche e alla sperimentazione di nuovi materiali e metodi costruttivi, possa porre come punto chiave per la realizzazione di un manufatto non la capacità di durare il più possibile bensì la sua predisposizione al cambiamento, rendendolo flessibile, trasformabile, aperto. La città odierna dunque, con i suoi molteplici spazi vuoti, aree in cui le municipalità sono costrette ad affrontare situazioni difficili in cui il degrado non sembra avere alternative valide, sembra sposarsi perfettamente con l'idea di una gestione temporanea di queste aree, ricercandone potenzialità nascoste in grado di poterle convertire in luoghi di incontro e dì socialità. E come ci ricorda Alessandro Mazzetta, gli spazi connettivi dell'urbanizzato si configurano come il "teatro della temporaneità" per eccellenza.

Nell'ultima parte di questo lavoro abbiamo infine voluto provare ad applicare le teorie raccolte durante il percorso di studio concentrando la nostra attenzione su un caso pratico. La ricerca dell'area adatta, sul territorio comunale della città di Torino, è stato frutto della collaborazione diretta con il Settore Urbanizzazioni del Comune, il quale ha suggerito di prendere in considerazione come oggetto di analisi uno dei quartieri della città con evidenti problemi, sia di degrado ambientale che sociologico, ma sul quale ultimamente il Comune, attraverso programmi di recupero quali il progetto URBAN3 al cui finanziamento partecipa anche la Comunità Europea, sono state intraprese una serie dì iniziative pubbliche per il recupero complessivo del contesto urbano: il quartiere dì Barriera di Milano. Tra i vari interventi sul territorio, quali pedonalizzazioni di aree mercatali, realizzazione di piste ciclabili, recupero di aree residuali, sono previsti anche interventi di rigenerazione di ex aree industriali ormai dismesse al fine di ospitare aree verdi, nuove funzioni e servizi per il cittadino: una di queste è stata individuata nell'area compresa tra vìa Cigna, corso Vigevano, via Banfo e via Cervino, un tempo occupata dalla Incet (Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino), una tra le fabbriche più importanti che ha scritto la storia del quartiere operaio di barriera di Milano. La decisione è ricaduta su quest'area in quanto è da poco entrato in fase di esecuzione il piano di recupero che interesserà sia i vecchi edifici esistenti, inserendo una serie di funzioni pubbliche quali una scuola per l'infanzia e un centro polifunzionale per associazioni religiose/culturali, che la sistemazione dello spazio pubblico outdoor che andrà a formare il tessuto connettivo e che dovrà diventare il luogo dell'incontro, una sorta di 'nuova piazza' a servizio della collettività: uno spazio dì sicuro interesse per le pratiche di socializzazione in un quartiere in cui la percentuale di multiculturalismo è tra le più alte della città.

E' nostra intenzione pertanto analizzare il progetto per l'area e, con il consenso del Comune di Torino, provare a definire alcune alternative aprendo alla possibilità di un intervento a carattere temporaneo il quale, riportando il disegno dello spazio pubblico direttamente in loco attraverso l'impiego di risorse economiche il più possibile contenute, sia in grado di offrire al futuro cittadino-fruitore l'opportunità di coglierne davvero fisicamente gli spazi, le proporzioni, i percorsi, le funzioni, e di conseguenza quindi di valutarne gli aspetti positivi e negativi dialogando con la municipalità al fine di aggiungere un valido contributo alla funzionalità del progetto.

Relators: Alessandro Mazzotta, Elisabetta Forni, Giuseppe Serra
Publication type: Printed
Subjects: R Restauro > RC Restauro urbano
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: Settore Urbanizzazioni - Comune di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2804
Chapters:

Introduzione

Capitolo 1. La realtà dello spazio pubblico urbano

1.1 Aspetti, criticità, caratteristiche nella contemporaneità della città moderna

1.2 Quali tipologie di spazio pubblico?

1.3 Spazi pubblici ed usi collettivi

1.3.1 Quando uno spazio è considerato 'collettivo'?

1.3.2 Caratteristiche dello spazio collettivo

1.3.3 Cittadini ed uso collettivo dello spazio: i cambiamenti nel tempo

1.4 Nuovi luoghi (o 'non luoghi'?) della città

1.4.1 La città che cresce, si espande, si disperde

1.4.2 I 'non luoghi' di Marc Augé

1.4.3 I 'luoghi dell'attraversamento' e le 'città senza luoghi' di Massimo Nardi

1.5 Qualità dello spazio pubblico: come intervenire?

Capitolo 2. Tecnologie sostenibile per la qualità dello spazio pubblico

2.1 Introduzione

2.2 Comfort termico nello spazio aperto

2.2.1 L'isola di calore: le componenti climatico - ambientali del microclima urbano

2.2.2 I "limiti" dello spazio urbano outdoor

2.3 Microgenerazione energetica

2.4 Uso di materiali riciclabili vs Riuso dei materiali

2.5 Orti urbani

Capitolo 3. La variabile 'tempo' come motore di innovazione

3.1 Architettura temporanea come tema di sperimentazione dello spazio

3.2 Innovazione e temporaneità: i primi passi

3.3 Sperimentazioni su spazi collettivi

Capitolo 4. Il caso studio: l'area industriale ex-Incet, Torino

4.1 Barriera e "barriere": analisi del territorio

4.2 L'area industriale ex-Incet

4.3 Il progetto comunale per il recupero dell'area

Capitolo 5. Un nuovo metodo di approccio al progetto

5.1 L'uso di materiali low cost per interventi temporanei

5.2 Sostenibilità + Socialità + Temporaneità + Tecnologia : le alternative

5.3 Creare socialità tramite il gioco: evoluzione del concetto di terrain d'aventure e applicazione al progetto

Conclusioni

Feedback: il confronto con il Comune di Torino

Bibliografia

Bibliography:

Libri e volumi

- G. Amendola, La città postmoderna. Magie e paure della metropoli contemporanea. Laterza, Milano 2004

- M. Augé, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Eléuthera, Milano 2009

- C. Aymonino, Il significato delle città, Marsilio, Venezia 2000

- B. Bjørn, The ecology of building materials, Architectural Press, Amsterdam 2000

- I. Boniburini, Alla ricerca della città vivibile, Alinea Editrice, Firenze 2009

- F. Bottini (a cura di), Spazio pubblico. Declino, difesa, riconquista. Ediesse, Roma 2010

- G. Boyle, P. Harper, Radical technology, Wildwood House, Londra, 1976

- R. D. Brown.T. J. Gillespie, Microclimatic lands-cape design: creating thermal comfort and energy efficiency, Wiley. New York, 1995

- M. Cacciari, Metropolis: saggi sulla grande città di Sombart, Endell, Scheffier e Simmel, Officina Edizioni, Roma 1973

- V. Calabresi (a cura di), Atopie: non luoghi/spazi quasi pubblici/quasi spazi pubblici, Sala, Pescara 1995

- I.Calvino, Marcovaldo, ovvero le stagioni in città, Einaudi, Torino 1966

- A. Campioli, A. Zanelli, Architettura tessile: progettare e costruire membrane e scocche, Monografie Arketipo - Il Sole 24ore, Milano 2009

- P. Caputo (a cura di), Le architetture dello spazio pubblico: forme del passato, forme del presente, Electa, Milano 1997

- A, Castellani, M. Ilardi (a cura di), La città sema luoghi: individuo, conflitto, consumo nella metropoli, Costa & Nolan, Genova 1997

- S. Chermayeff, A. Tzonis, Lo forma dell'ambiente collettivo, Saggiatore, Milano 1972

- T. Ciampolini (a cura di), Caritas Diocesana di Torino, Barriera fragile. Edizioni IDOS, Roma 2007

- G. Clément, Manifesto del Terzo Paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005

- G. Consonni, Addomesticare la città. Tranchida, Milano, 1994

- A. Costrovilli, C. Seminare, Storia della Barriera di Milano. 1852-1945, Associazione Culturale "Officina della Memoria", Torino 2004

- V. D'Ambrosio, Azioni sostenibili e tecnologie innovative per i parchi urbani. Alinea Editrice, Firenze 2010

- P. Desideri, M. Ilardi (a cura di), Attraversamenti: i nuovi tenitori dello spazio pubblico. Costa & Nolan, Genova 1997

- V. Dessì, Progettare il comfort urbano: soluzioni per un'integrazione tra società e territorio, Sistemi Editoriali, Napoli 2007

- D. D'Olimpio, La progettazione del microclima urbano. Le caratteristiche microclimatiche in ambiente urbano come fattori per la definizione della qualità ecosistemica dei sistemi insediativi, Edizioni Kappa, Roma 2008

- C. C. Falasca, Architetture ad assetto variabile, Alinea editrice, Firenze 2000

- E. Forni, La città di Batman. Bambini, conflitti, sicurezza urbana, Bollati Boringhieri, Torino 2002

- K.A. Franck, Q. Stevens, Loose space: possibility and diversity in urban life, Routledge, New York 2007

- P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001

- B. Gandino, D. Manuetti, La città possibile. Manuale per rendere più vivibile e accogliente l'ambiente urbano. Red Edizioni, Corno 1993

- I. Garofolo (a cura di), Per una progettazione consapevole: contributi alla formazione di uno nuova sensibilità progettuale per un'edilizia bio-eco compatibile, Edicom Edizioni, Monfalcone 2004

- J. Gaspari, L'innovazione tecnologica e la sostenibilità delle costruzioni, Edicom Edizioni, Monfalcone, 2008

- M. J. Gorman, Buckminster Fuller: architettura in movimento, Skira, Ginevra-Milano 2005

- D. Hayden, A field guide to sprawl, Norton & Company, New York-London 2004

- F. Haydn F, R. Temel, Temporary Urban Spaces, Birkhäuser, Berlin/Basel/Boston 2006

- M. Ilardi, Negli spazi vuoti della metropoli: distruzione, disordine, tradimento dell'ultimo uomo, Bollati Boringhieri, Torino 1999

- M. Ilardi, Il tramonto dei non-luoghi: fronti e frontiere dello spazio metropolitano, Meltemi, Roma 2007

- R. Ingersoll, Sprawltown: cercando la città in periferia, Meltemi, Roma 2004

- R.Koolhaas, Junkspace- Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet, Macerata 2001

- R. Kronenburg, Portable architecture: design and technology, Birkhäuser, Basilea-Boston-Berlino, 2008

- R. Lucci, Luoghi collettivi: materiali per il progetto, Edizioni Kappa, Roma 2006

- A. Madanipour, Whose public space? International case studies in urban design and development, Routledge, Taylor & Francis Group, London and New York 2010

- A. Mazzotta, L'acqua: materia per l'immagine del paesaggio costruito. Indicazioni manualistiche tra sostenibilità e "sensibilità", Alinea Editrice, Firenze 2007

- A. Meroni, Creative Communities. People inventing sustainable way of living, Polidesign, Milano 2007

- M. McQuaid, Shigeru Ban, Phaidon, Londra 2003

- M. Morandi, La città vissuta: significati e valori dello spazio urbano, Alinea Editrice, Firenze 1996

- P. Morini, D. Scampolini, E. Seminara Aspetti della storia di Barca Bertolla - Regio Parco - Barriera di Milano, Torino, VI Circoscrizione 1990

- M. Perriccioli (a cura di), La temporaneità oltre l'emergenza: strategie insediative per l'abitare temporaneo, Edizioni Kappa, Roma 2005

- M. Perriccioli (a cura di), L'officina del pensiero tecnologico_OPT, Alinea editrice, Firenze 2010

- A. Petrillo, La città perduta: l'eclissi della dimensione urbana nel mondo contemporaneo, Edizioni Dedalo, Bari 2000

- E. Rigamonti, Il riciclo dei materiali in edilizia, Rimini, Maggioli 1996

- M. Romano, L'estetica della città europea: forme e immagini, Einaudi, Torino 1993

- G. Salizzoni, Il governo dello spazio pubblico: interessi collettivi e privati e vivibilità dei centri urbani, Il Mulino, Bologna 1989

- F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica: teoria e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010

- N. Sinopoli, V. Tatano (a cura di), Sulle tracce dell'innovazione tra tecniche e architettura, Franco Angeli, Milano 2002

- A. Vitale, Argomenti per il costruire contemporaneo, Angeli, Milano 1995

- D. Wright, Natural solar architecture. A passive primer, Van Nostrand Reinhold, New York 1978

Periodici e Saggi

- A. Acierno, La protezione dello spazio pubblico, in "Atti della XIII Conferenza Società Italiana degli Urbanisti", Planum - The European Journal of Planning on-line, Roma, 25-27 febbraio 2010

- M. Albini, La città contemporanea come architettura mutevole nel tempo, in Territorio, n. 55, 2010

- P. Bellaviti, Benessere urbano. Approcci, metodi e pratiche per sostenere la capacità di 'stare bene' nello spazio urbano, in Territorio, n. 47, 2008

- P. Bellaviti, Stare bene in città. Dalla qualità dello spazio al benessere degli abitanti, in Territorio, n. 47, 2008

- A. Di Giovanni, Nuove urbanità, specie di spazi. Per un ri-orientamento del progetto dello spazio pubblico, in Urbanistica informazioni, dossier on-line, 2011

- E. Forni, A. Ronchetta, Attraversando la città: un viaggio alla ricerca della bellezza, in Venustas/Architettura, Mercato/Democrazia, atti del Convegno EURAU10, Napoli, 23-26 Giugno 2010

- D. Jost, Changing places. Resurrecting the "adventure-style" playground, in Landscape Architecture. Marzo 2012

- A. Mazzetta, Spazi aperti next generation: la climatizzazione di microambienti non confinati, in Il Progetto sostenibile, n. 26, settembre 2010

- A. Mazzotta, E. Forni, La sostenibilità come strumento di rigenerazione urbana per la qualità dell'abitare: il rapporto tra dinamiche di fruizione sociale e innovazione tecnologica nel progetto del "vuoto". Per una riflessione sul significato del temporaneo, in Abitare l'Italia. Tenitori, economie, diseguaglianze. XIV Conferenza SIU, marzo 2011

- A.L. Pecoriello, Bambini costruttori. Il campo giochi d'avventura, in Il Barrito del Mammut, Periodico del Centro Territoriale a Scampia. Mammut, anno II n. 3, 2009

- M. Sbrissa, Il luogo comune del conflitto - Un luogo comune per il conflitto: il concetto di informale all'interno della nuova questione urbana, in Urbanistica informazioni, dossier online, 2011

- S. Simoni, Strategie per la ricostruzione degli spazi pubblici nei progetti dì riqualificazione delle periferie europee, in Urbanistica informazioni, dossier online, 2011

- N. Sìnopoli, E. Antonini, G. Gemmani, A. Zappa (a cura di), Strutture bioclimatiche polifunzionali per la riqualificazione dello spazio pubblico del quartiere di Vallecas a Madrid, in Costruire, n. 307, dicembre 2008

- S. Tagliagambe, Strategie per la riqualificazione urbana, in Territorio, n. 56, 2011

- A. Tognon, Abitare la temporaneità, in A. di Franco (a cura di), L'architettura della città sostenibile, Maggioli, Santarcangelo dì Romagna (RN) 2010

Sitografia

www.2ap.it

www.aml-partner.de

www.architizer.com

www.atelierkempethill.com

www.barrieracentro.it

www.biennalespaziopubblico.it

www.comune.torino.it

www.e-architect.co.uk

www.ecosistemaurbano.com

www.facoltadinotizia.it

www.fritzhaeg.com

www.grimshaw-architects.com

www.inhabitat.com

www.klein-dytham.com

www.kolle37.de

www.landscapefor.eu

www.massstudies.com

www.museotorino.it

www.narchitects.com

www.obraarchitects.com

www.rebargroup.org

www.s-house.at

www.shigerubanarchitects.com

www.terrainaventure.ch

www.thesetwohands.info

www.timnobleandsuewebster.com

www.urbancenter.to.it

www.urbanisticainformazioni.it

www.urbarama.com

www.yatzer.com

Modify record (reserved for operators) Modify record (reserved for operators)