Progettare il riuso dei beni rurali minori. Un birrificio artigianale nella Tenuta del Castelrosso a Cherasco. = Designing the reusability of minor rural assets. A craft brewery at the Tenuta del Castelrosso in Cherasco.

La zona delle Langhe è caratterizzata ancora oggi da un paesaggio fortemente rurale pregno, tra altre, di tradizioni gastronomiche, mantenutesi nonostante l’avanzare del tempo. Si tratta di un contesto di manufatti edilizi che raccontano storie di proprietà, di economie locali e di cultura materiale, diverse tra loro, ma allo stesso tempo accomunate dall’armonia simbiotica con il territorio circostante, oggi riconosciuto - per queste ragioni - come patrimonio UNESCO. Se da un lato, tra vaste distese di vigneti, spiccano predominanti castelli medioevali e grandi cantine vitivinicole, dall’altro si possono apprezzare numerosi manufatti rurali minori, parte integrante del tessuto agricolo. La tesi progettuale sulla Tenuta del Castelrosso si colloca in questo panorama complesso e denso di temi di cui tener conto, situata a pochi chilometri a sud di Cherasco, in provincia di Cuneo, in un luogo che racchiude tutte le peculiarità evocate, ma contestualmente aperto alle attuali fenomeni trasformativi delle realtà limitrofe. La tenuta è un complesso rurale di quasi 70 ettari che comprende aree boschive, agricole e un lago, su cui si erge un castello di origine medioevale (901 d.C), - il Castelrosso - vicino al quale sono stati costruiti, nei primi anni del Novecento, due fabbricati rurali di due piani fuori terra, a servizio della proprietà e con funzione di stalle, ricovero attrezzi e alloggi per i contadini. Inquadrato il contesto in cui si cala questa realtà, l’ipotesi progettuale indaga la possibile rifunzionalizzazione e valorizzazione dei manufatti rurali in disuso, attraverso un’ipotesi trasformativa come struttura destinata ad un birrificio artigianale e ad attività di ristorazione ad esso connesse. Le nuove funzioni insediate muovono progettualmente dal mantenimento e dal rispetto dei caratteri architettonici esistenti, senza tuttavia rinunciare a una reinterpretazione distributiva e figurativa di chiara matrice contemporanea.