Valentina Grilli
La riabilitazione strutturale di Borgo Pietro Lupo come spunto di riqualificazione architettonica e sociale in Sicilia = The structural rehabilitation of Borgo Pietro Lupo as spark for architectural and social redevelopment in Sicily.
Rel. Luciana Restuccia, Giuseppe Andrea Ferro, Valerio Roberto Maria Lo Verso, Angelo Morello. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2020
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Il bene individuato come candidato al progetto di recupero è Borgo Lupo (CT), nel territorio di Mineo, costruito tra il 1940 e il 1941 dall’Ente Colonizzazione Siciliano del Latifondo, su commissione del governo fascista e su progetto del catanese Filippo Marino. Borgo Lupo è un singolare esempio di villaggio rurale di architettura anni ’40 di epoca fascista ed è inoltre il Borgo terminale di un asse di circa 200 km che congiunge Trapani a Catania, definito “la Via dei Borghi”. Il valore intrinseco storico-costruttivo-architettonico del Borgo è dato da un impianto di rilevante importanza urbanistica, poiché ispirato al “modello grande” proposto dall’Istituto V.E.III per la bonifica della Sicilia. Il Borgo per tale motivo rappresenta un unicum nel territorio siciliano e, pur versando oggi in condizioni di degrado, è rimasto intatto nella sua concezione costruttiva. Il progetto di recupero mira, mediante una riqualificazione sostenibile legata al recupero ed alla valorizzazione delle emergenze architettoniche, a riportare a nuova vita il Borgo. All’interno del Borgo sono presenti edifici con struttura in muratura portante ed in calcestruzzo armato: in entrambi i casi, le problematiche strutturali sono legate alla mancanza di manutenzione nel tempo combinata alla naturale esposizione alle intemperie. Il lavoro di tesi si è focalizzato in particolare su un edificio simbolo del Borgo, l’ospedale. Esso infatti presenta un grave dissesto strutturale per via del cedimento differenziale del terreno che ha causato il collasso della struttura di copertura e la nascita di diverse lesioni passanti. Inoltre, una porzione di muratura al piano seminterrato risulta crollata, così come l’intera balconata al piano terra nella parte retrostante dell’edificio. Alla luce di ciò, anche in relazione agli interventi proposti dalle NTC2018 in merito alle costruzioni esistenti, è stata studiata un’azione di riabilitazione strutturale che prevede il ripristino delle porzioni di murature crollate, il ripristino delle parti danneggiate mediante tecnica del cuci-scuci e della sarcitura delle lesioni, il consolidamento delle strutture orizzontali e delle pareti mediante l’impiego di materiali compositi. Le scelte strutturali, architettoniche e impiantistiche, volte al recupero del Borgo, sono state concordate con l’ESA – Ente Sviluppo Agricolo e sono state finalizzate a limitare l’impatto ambientale del progetto di recupero del Borgo. In generale, gli interventi pensati per gli edifici risultano minimamente invasivi ed altamente funzionali, tutelando la conservazione della memoria storica degli edifici, garantendo la sicurezza strutturale (requisito fondamentale per la rinascita del Borgo) e promuovendo la sostenibilità economica ed ambientale del progetto di recupero. |
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Relatori: | Luciana Restuccia, Giuseppe Andrea Ferro, Valerio Roberto Maria Lo Verso, Angelo Morello |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 261 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | Vecchio ordinamento > Laurea specialistica > 04/S - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13595 |
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