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Nuova pianificazione e nuove procedure per il governo del territorio in Piemonte

Alessandro Marino

Nuova pianificazione e nuove procedure per il governo del territorio in Piemonte.

Rel. Carlo Alberto Barbieri, Gianfranco Fiora. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale, 2008

Abstract:

Quanto può essere sconveniente cambiare le abitudini di un sistema, che nonostante i suoi limiti, funziona e resiste nel tempo?

Quanto può essere faticoso convincere che si sta operando in modo sbagliato e che si potrebbe far meglio, anche se con notevole sforzo?

La risposta a queste domande è la sfida che la nuova Legge della Pianificazione per il Governo del territorio si è posta. La sua realizzazione rappresenta la difficoltà di un sistema consolidato che, nel corso degli ultimi anni, non ha mai dimostrato una completa volontà nel cambiamento. Molti sono stati gli adeguamenti, le aperture di pensiero, l'inserimento in alcuni casi di strumenti innovativi all'interno della pianificazione classica del territorio piemontese. Mai si è però effettuata una completa conversione che oggi mette in imbarazzo e difficoltà le istituzioni costrette a dialogare con regioni già in possesso di leggi urbanistiche di ultima generazione, con le spinte innovative europee che spesso si scontrano con il carattere chiuso e gerarchico della legge piemontese.

La legge 56 del 1977, frutto del lavoro attento ed approfondito di Astengo, è ancora la legge vigente in una Regione come il Piemonte, pronto alle innovazioni nei diversi settori, in una fase di ridefinizione dei propri assi di sviluppo, travolta da caratteri economici e sociali di nuovissima nascita, interessata dall'evento olimpico che ha portato dietro di sé voglie di cambiamento e di ridefmizione delle identità locali. Il Piemonte ha in questi anni la possibilità di ricollocarsi all'interno di un mercato europeo ed internazionale, oltre a ridefinire le gerarchle nazionali rispetto a determinati settori dello sviluppo. Le trasformazioni ingenti effettuate, previste e da prefigurare poggiano attualmente su una legge regionale assolutamente non idonea rispetto al pensiero pianificatorio dei giorni nostri.

Il Piemonte rischia di compromettere alcune scelte di sviluppo e la realizzazione di progetti con una legge che non permette di fare scelte completamente studiate, condivise, frutto della migliore cooperazione tra gli enti pubblici e i soggetti privati.

Relators: Carlo Alberto Barbieri, Gianfranco Fiora
Publication type: Printed
Subjects: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GE Geografia
U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1307
Chapters:

PARTE I : Carattere generale

2. Sistema normativo e necessità di cambiamento

2.1. Livello nazionale, regionale, provinciale, comunale

3. La proposta di legge nazionale: prìncipi fondamentali per il governo del territorio

3.1. Necessità di una legge fondamentale a livello nazionale

3.2. Caratteri innovativi rispetto alla L. 1150/42 e successive modifiche

4. Le leggi regionali vigenti

4.1. L.R. 56/77: una legge di prima generazione

4.1.1. Soggetti coinvolti e loro rapporto istituzionale

4.2. Esempi di leggi urbanistiche in altre regioni italiane: il caso della Toscana, dell'Emilia Romagna, del Veneto, della Basilicata

PARTE II: II Piemonte

5. La nuova proposta di legge regionale del Piemonte

5.1. Una legge di terza generazione: finalità, principi ed obiettivi

5.2. Natura strutturale strategica ed operativa introdotta dalla proposta di legge

5.3. Piani e soggetti coinvolti e loro rapporto istituzionale

5.4. Elementi di innovazione della nuova proposta di legge

5.5. Analisi della struttura normativa del DDL 488: riflessioni su articoli significativi della legge

6. Introduzione di nuove pratiche per il governo del territorio: la copianificazione e la VAS

6.1. La copianificazione

6.1.1 .Adeguamento ai principi di sussidiarietà e adeguatezza

6.1.2.Passaggio da un sistema di pianificazione verticale ad uno orizzontale

6.2. La VAS all'interno del processo di formazione delle varianti strutturali

6.2.1 .La VAS: normativa di riferimento

6.2.2.Procedimenti dei principali strumenti urbanistici interessati dal processo di VAS

PARTE III: La Legge Regionale 1/2007

7. Sperimentare le riforme: le varianti strutturali attuate ai sensi della l.r. 1 /2007: le prime esperienze

7.1. Un'anticipazione della legge per l'approvazione di atti della pianificazione comunale

7.2. Le Varianti Strutturali avviate ài sensi della l.r. 1/2007 in provincia di Torino

7.3. Procedure

7.4. Contenuti

7.5. Le tre varianti strutturali concluse

7.6. Considerazioni sulle procedure introdotte dalla L.R. 1/2007, sulle conseguenze e sui punti di forza e criticità

7.7. Rapporti tra la procedura di approvazione delle Varianti Strutturali della L.R 1/2007 e altre modalità di approvazione previste da norme statali

8. Conseguenze derivanti dall'entrata in vigore della proposta di legge regionale

8.1. Legislative (nei confronti di altre leggi)

8.2. Tecniche e amministrative Pag. 190

8.3. Procedurali: efficacia economica, temporale - flessibilità della pianificazione

9. Considerazioni finali

10. Bibliografia e sitografia

11. Allegati

Bibliography:

Giaimo C. (2006), Al più presto la legge di principi per il governo del territòrio: atti del Seminario nazionale Inu Roma, 21 settembre 2006 / a cura di Carolina Giaimo, Istituto Nazionale di Urbanistica, Roma.

Barbieri C. A. (2003), Nuove leggi, urbanistiche delle regioni tra specificità e omologazione: contributi intorno ad una ricerca /a cura di Carlo Alberto Barbieri e Carolina Giaimo, Franco Angeli, Milano.

Barbierie. A. (1995), Le prospettive perequative per un nuovo regime immobiliare e per la riforma urbanistica /INU- Commissione nazionale regime immobiliare; a cura di Carlo Alberto Barbieri e Federico Oliva, Istituto Nazionale di Urbanistica, Roma.

Giaimo C. (1999), Governo del territorio e innovazione del piano Carolina Giaimo; con un saggio di Carlo Alberto Barbieri; presentazione di Giuseppe Campos Venuti, Franco Angeli, Milano.

Mela A., Ciaffi D. (2006), La partecipazione, Carocci, Roma

Gabelliti! P. (2005), Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma.

AA.VV. (1995), XXI Congresso - La nuova legge urbanistica: i principi e le regole, INU, Bologna.

AA.W. (1997), La nuova legge urbanistica - Indirizzi per la riforma del processo di pianificazione della città e del territorio, INU, Bologna.

Campos Venuti G. (1987), La terza generazione dell'urbanistica, Franco Angeli, Milano.

Campos Venuti G. (1993), Cinquant' anni di urbanistica in Italia 1942-1992 / a cura di Giuseppe Campos Venuti e Federico Oliva, Laterza, Roma.

AA.VV. (2007), Rapporto dal Territorio - Nazionale, Istituto Nazionale di Urbanistica, Roma.

Barbieri C. A. (2007), Rapporto dal Territorio - Regione Piemonte, Istituto Nazionale di Urbanistica, Torino.

AA. W. (2008), Varianti di piano regolatore con la Ir. 1/2007:il bilancio del primo anno di sperimentazione, Provincia di Torino, Servizio urbanistica, Torino.

Sitografia

www.regione.piemonte.it

http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/

http://www.regione.emilia-romagna.it/

http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-

RT/MenuPrincipale/sezioni/ambiente_territorio/index.html

http://www.basilicatanet.it/governoterritoriale/govenio.asp

http://www.provincia.torino.it/territorio.htm

www.torino-internazionale.org

www.comune.torino.it

www.comune.settimo-torinese.to.it

http://www.inu.it/

www.edilportale.com/edilnews

www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/urbanistica/normativa/lrl.htm

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