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Analisi, indagine e rappresentazione di Villa Gilli a Cumiana

Valeria Maria Vittoria Bogetti

Analisi, indagine e rappresentazione di Villa Gilli a Cumiana.

Rel. Laura Blotto, Maria Paola Marabotto. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2006

Abstract:

Oggetto della mia tesi è l'analisi, lo studio e la rappresentazione di una villa liberty nel panorama piemontese. La Villa Gilli, progettata dall'architetto-ingegnere Antonio Vandone di Cortemiglia e dall'architetto Denegri agli inizi del Novecento, è situata nella cittadina di Cumiana, alle porte di Pinerolo, in stile tipicamente Liberty piemontese. La villa, conservata perfettamente nel tempo, mantiene nelle sue facciate i decori floreali dalle linee sinuose e fluenti, facenti da contorno alle finestre, ai balconi e come cornice superiore della casa. All'interno gli ambienti e i mobili creano un'atmosfera particolare richiamando i più begli esempi di arredi, decori e mobilio di stile liberty nel panorama europeo. Nel primo capitolo affronto l'argomento della nascita, dello sviluppo, dei caratteri della corrente Art Nouveau, che si diffuse come stile decorativo di carattere internazionale verso il 1980 e che continuò ad essere di moda per tutto il decennio seguente. Le prime espressioni appaiono in Inghilterra, in Francia, in Belgio e da lì influenzano l'attività artistica di molte città europee fino a determinarla. Il nome del nuovo stile trae ispirazione dalla "Maison de l'Art Nouveau", appellativo che nel 1895 Siegfried Samuel Bing, commerciante in oggetti d'arte giapponesi, aveva inventato per la sua bottega parigina, aperta con l'intento di riunirvi le opere di disegnatori, pittori e scultori suoi contemporanei. Analogamente, la denominazione più diffusa in Italia, Liberty, suonava come riconoscimento al merito di Arthur Lasenby Liberty, titolare dei magazzini londinesi dove si esponevano le opere più avanzate dell'arte decorativa inglese. E proprio il connubio tra il commercio e l'arte permise all'Art Nouveau di esprimersi con la realizzazione di

manufatti alla portata della gente comune e, per farsi conoscere, le grandi esposizioni commerciali dell'epoca, sorrette dal fresco slancio industriale di quegli anni. La rivoluzione industriale permise la divulgazione e la produzione in serie di alcuni dei più bei prodotti del nuovo stile. Nacque la possibilità di creare oggetti preziosi ed esteticamente studiati alla portata di tutti.

Quindi analisi attraverso il panorama internazionale dell'architettura Art Nouveau, degli edifici realizzati dai più importanti architetti, dei mobili, dei metalli lavorati, dei vetri, dell vetrate e delle lampade, dei tessuti e delle carte da parato, della ceramica, della grafica con i manifesti e i libri.

Nel secondo capitolo analizzo lo sviluppo del Liberty nel panorama italiano, la sua affermazione nei centri di città e la Prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna del 1902, che fece di Torino la capitale del Liberty. Una nota anche sulle Esposizioni del 1906 a Milano e del 1911 di nuovo a Torino.

Da qui, nel terzo capitolo, un'analisi particolare sulla città di Torino, sugli architetti italiani che hanno operato e realizzato esempi unici di architettura liberty nel panorama della città. Attenzione particolare alla figura dell'artista-artigiano, che riguarda tutte le personalità operanti in questo periodo che non si limitavano solo all'esecuzione della casa, ma progettavano fin nei minimi dettagli l'arredo, i mobili, le carte da parato, i vetri, i ferri battuti.

Considero e analizzo poi la figura di Antonio Vandone di Cortemiglia, che fu un ingegnere - architetto che operò in Torino fra gli ultimi decenni dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento. La caratteristica che accomuna la maggior parte delle sue realizzazioni e dei progetti è il gusto del dettaglio, l'attenzione per i

particolari costruttivi ben fatti, ottimi nel disegno e nell'esecuzione, realizzati non solo con tutti gli accorgimenti tecnici atti a farli durare nel tempo, ma anche a renderli coerenti nel discorso complessivo della facciata, quali elementi di contrapposizione ad altri materiali e ad altre superfici.

Nel quarto e ultimo capitolo, dedicato interamente allo studio della villa, si inizia con una storia della cittadina di Cumiana, dalle origini fino al settecento, per poi arrivare a conoscere e analizzare tre ville liberty nel suo territorio che hanno caratteri simili a Villa Gilli, e che sono le uniche realizzate nel periodo liberty.

Di qui, rappresentazione della Villa, con particolare cura che è stata posta nell'esecuzione di schizzi a mano libera dei dettagli e dei decori dell'esterno, delle finestre, delle porte e analisi del giardino che la circonda con studio di tutti gli elementi arborei che lo costituiscono. Successivamnte analisi degli ambienti interni, del piano terreno e del primo piano, con riferimento ai mobili, ai metalli lavorati del cancello d'ingresso, del mancorrente della scala, dei parapetti dei balconi, dei vetri, delle luci e rispettive lampade, dei tessuti e delle carte da parato e di tutti gli oggetti tipicamente liberty, in ceramica e in metallo, che sono conservati ancora perfettamente all'interno della casa. Illustrazione attraverso foto, dei documenti e dei progetti originali di Antonio Vandone di Cortemiglia e dell'architetto Denegri per quel che riguarda tutto il progetto della casa, dalle piante, dalle sezioni e prospetti in scala 1:100, ai particolari in scala 1:10 della cancellata di ingresso e di tutti i parapetti dei balconi. Importante aver trovato tutti i progetti autentici, gli studi e i prezziari, con timbro dello studio situato a quel tempo in Piazza Vittorio Emanuele 1° al n°19. Per finire conclusioni sul lavoro e sul progetto d'insieme.

Relatori: Laura Blotto, Maria Paola Marabotto
Tipo di pubblicazione: A stampa
Parole chiave: - villa giulia - cumiana
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
A Architettura > AP Rilievo architettonico
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
D Disegno industriale e arti applicate > DH Disegno
Corso di laurea: NON SPECIFICATO
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/696
Capitoli:

Capitolo primo: II fenomeno dell'Art Nouveau

1.1 Un'arte internazionale

1.2 Gli elementi dell'Art Nouveau

1.2.1 L'Architettura, gli edifici

1.2.2 Gli ambienti interni i mobili

1.2.3 I metalli lavorati

1.2.4 I vetri, le vetrate e le lampade

1.2.5 I tessuti e le carte da parato

1.2.6 La ceramica

1.2.7 La grafica, i manifesti, i libri

Capitolo secondo: II liberty in Italia

2.1 II panorama italiano

2.2 Affermazione del nuovo stile

2.3 L'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna: Torino 1902

2.4 Le Esposizioni Internazionali del 1906 e del 1911

Capitolo terzo: II Liberty a Torino

3.1 Gli architetti italiani del Liberty torinese

3.2 La figura dell'artista-artigiano

3.3 L'architetto torinese:

Antonio Vandone di Cortemiglia

3.4 L'attività professionale e le opere di Antonio Vandone di Cortemiglia

Capitolo quarto: Villa Gilli

4.1 Cumiana: cenni storici

4.2 Cumiana, dal Settecento al Liberty: esempi di ville liberty nel territorio cumianese

4.3 Inquadramento territoriale di Villa Gilli a Cumiana

4.4 Storia della Villa

4.5 Analisi generale di Villa Gilli:

4.5.1 L'edificio, pareti esterne

4.5.2 II giardino

4.5.3 II piano terreno: gli ambienti interni e i mobili

4.5.4 II primo piano: gli ambienti interni e i mobili

4.5.5 I metalli lavorati

4.5.6 I vetri, le vetrate e le lampade

4.5.7 I tessuti e le carte da parato

4.5.8 La ceramica, le suppellettili

4.6 Rilievo di Villa Gilli

4.7 Documentazione fotografica delle carte storiche raffiguranti il progetto originale dell'ingegnere Antonio Vandone e dell'architetto Denegri

4.8 Conclusioni

Bibliografia:

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