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Integrazione dei valori scenici-percettivi, storico-identitari e naturalistici del paesaggio : un metodo per l'individuazione e il recupero delle aree aperte di versante nel Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino

Elisa Dell'Orfano

Integrazione dei valori scenici-percettivi, storico-identitari e naturalistici del paesaggio : un metodo per l'individuazione e il recupero delle aree aperte di versante nel Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino.

Rel. Bianca Seardo, Claudia Cassatella. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2016

Abstract:

INTRODUZIONE

Il presente lavoro è nato a seguito dell'attività di tirocinio personalmente svolta presso l'ente parco di Paneveggio-Pale di San Martino, sito in alta montagna nel Trentino orientale, ai confini con la provincia di Belluno. L'area protetta estende sulle parti più elevate dei bacini dei torrenti Travignolo, Vanoi, Cismon e Canali e comprende il massiccio dolomitico delle Pale di San Martino (Patrimonio UNESCO). Una parte consistente del territorio è coperta da boschi, di particolare rilievo è senza dubbio la Foresta di Paneveggio, inoltre sono ancora estesi i pascoli dove si conserva la tradizione dell'alpeggio in malga. Il Parco è stato individuato come area protetta nel 1967 dal Piano Urbanistico della Provincia autonoma di Trento (L.P. 12 settembre 1967) ed è stato istituito come Ente nel 1990 sulla base della legge relativa all'ordinamento dei parchi naturali (L.P. n. 18 del 6 maggio 1988).

Leggi a parte, di cui si parlerà per comprendere il quadro normativo che regola la pianificazione delle aree protette naturali; ciò che ha guidato la mia ricerca sono le aree aperte di versante, o più generalmente le aree a pascolo e a prato che caratterizzano il paesaggio della comunità di primiero ma che ad oggi sono soggette a degrado a seguito dell'abbandono da parte di agricoltori e allevatori e al naturale rimboschimento con importanti conseguenze legate all'ambiente. Tutto è partito dalla proposta ricevuta dal personale responsabile dell'ufficio tecnico dell'ente Parco che, in previsione di una revisione del Piano del Parco scaturita dalla proposta da parte della Provincia Autonoma di Trento di riqualificare alcune aree aperte secondo canoni e valori naturalistici, ha voluto approfondire il tema paesaggio legato a queste aree. Il mio compito è stato ricercare quei valori di stampo storico, identitario ma anche legati alla percezione e al valore scenico del paesaggio montano, con il fine di individuare quelle aree aperte di versante che potrebbero essere incluse all'interno delle opere di recupero previste dal PUP di Trento. La metodologia ha seguito inizialmente quella utilizzata dalla Provincia:

Analisi orto fotografica dei versanti,

Individuazione delle aree a bosco di neoformazione,

Considerazione delle caratteristiche fisiche e naturali delle aree individuate.

Il risultato è l'individuazione di alcune aree di piccole dimensioni lungo i versanti più vicini ai centri abitati, dove esistono ancora opere antropiche (malghe, muretti a secco, terrazzamenti e stalle) in buone condizioni e dove il bosco non ha ancora iniziato una vera e propria riappropriazione. Diversamente da quanto pensato dalla Provincia, queste aree posseggono valori che vanno oltre a quelli di tipo naturalistico e per questo necessitano di valorizzazione e salvaguardia. In quest'ottica le fasi successive hanno seguito una strada differente:

Mappatura delle aree aperte visibili a colpo d'occhio,

Analisi scenica dei territori individuati,

Sovrapposizione degli elementi storico-culturali e paesaggistici (riconosciuti come aventi tutela dalla L.P. 5/08) alle aree individuate ai punti precedenti,

Individuazione aree aperte di versante in base ai valori storici presenti sul territorio e alla caratterizzazione scenica,

Delineazione dei possibili attori coinvolti, delle azioni e delle criticità che intervengono sul territorio.

Il lavoro di integrazione fra valori scenico-percettivi, storico-identitari e naturalistici legati al paesaggio delle aree aperte, ha portato a risultati sorprendenti e inaspettati sia dalla sottoscritta che dai responsabili dell'ente parco. In breve, è emerso che considerare valori differenti porta ad individuare aree diverse nel territorio del Parco, questo aspetto va a convalidare la necessità di mantenere una visione multidisciplinare quando si parla di paesaggio.

Relatori: Bianca Seardo, Claudia Cassatella
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio
U Urbanistica > UF Parchi
U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4568
Capitoli:

Introduzione

1. LA PIANIFICAZIONE DEI PARCHI

1.1 Gli orientamenti delle politiche intemazionali sulle aree protette

1.2 Il sistema di categorie IUCN

1.3 La Convenzione Europea del Paesaggio

2. LA PIANIFICAZIONE DEI PARCHI IN ITALIA E NELLA PROVINCIA DI TRENTO

2.1 Il quadro di riferimento istituzionale nazionale e comunitario per la protezione della natura

2. 2 La Legge Quadro per le Aree Protette

2.3 Il Piano del Parco secondo la Legge Nazionale 394/91

2.4 I parchi del trentino

2.5 Temi centrali all'interno del piano urbanistico provinciale

3. LA LEGISLAZIONE IN TEMA DI PAESAGGIO E AREE NATURALI PROTETTE

3.1 La pianificazione paesaggistica in Provincia di Trento

3.2 La carta del paesaggio

3.3 Il paesaggio nei processi di pianificazione locale della Provincia Autonoma di Trento

3.4 Considerazioni sull'efficacia del "sistema trentino" nella tutela del paesaggio

3.5 I parchi naturali: Legge 11/2007

3.6 Le aree agricole di pregio

4. I VALORI AMBIENTALI E VALORI CULTURALI DEL PAESAGGIO: ORIENTAMENTI PER LA PIANIFICAZIONE

4.1 Gli orientamenti nella letteratura

4.1.1 I valori del paesaggio

4.1.2 Tutelare il paesaggio: percezione e interpretazione del paesaggio testimone dell'identità locale

4.1.3 I valori scenico-percettivi del paesaggio: approfondimento

4.2 Gli orientamenti normativi

5. I CASI STUDIO

5.1 Yosemite National Park

5.2 Parco Nazionale Val Grande

6. IL PARCO NATURALE DI PANEVEGGIO-PALE DI SAN MARTINO

6.1 Inquadramento territoriale e pianificatorio

6.2 Forma e contenuti del piano

6.3 La zonizzazione

6.4 Le aree a pascolo e le aree a prato

7. AREE AGRICOLE DI VERSANTE IN PROVINCIA DI TRENTO: I VALORI DI PAESAGGIO

7.1 Paesaggio agrario: bene culturale, ambientale, produttivo

7.2 I valori delle aree agricole di versante

7.3 L'abbandono delle aree agricole di versante

8. IL PAESAGGIO DI PRIMIERO NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE VIGENTI

8.1 Lineamenti geomorfologici e idrografici

8.2 Lineamenti ecologici e ambientali

8.3 Lineamenti insediativi e vegetazionali

8.4 Tutele paesistiche

8.5 Sistemi di paesaggio e pregi ambientali

9. LE ANALISI NATURALISTICHE E VEGETAZIONALI PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE APERTE

9.1 Storia della copertura forestale nel Parco di Paneveggio-Pale di San Martino

9.2 Individuazione delle aree da ripristinare secondo criteri naturalistici

10. I VALORI SCENICI DEL PAESAGGIO PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE APERTE DI VERSANTE ..

10.1 Analisi dei paesaggi del Parco

10.2 Che cos'è il paesaggio visivo e come viene interpretato dal piano di parco: le modalità di visione

11. I VALORI STORI CO-CULTURALI E IDENTITAR1 PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE APERTE DA RECUPERARE

12. LA LETTURA INTEGRATA DEI VALORI DEL PAESAGGIO E LE PROPOSTE OPERATIVE

12.1 La metodologia

12.2 I risultati

12.3 Gli indirizzi per la pianificazione

12.4 Le proposte operative

12.5 Obiettivi, attori coinvolti, azioni e criticità

12.6 Difficoltà della gestione delle aree da ripristinare

Conclusioni

Allegati

Cartografia del PUP e del PdiP

Cartografia produzione propria

Inserto fotografico

Bibliografia

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