Daniel Antonini, Alessia Terziano
Un progetto di trasformazione attraverso l'uso del vetro : le O.G.R. da officine a Science Center.
Rel. Roberto Mattone, Eugenia Monzeglio, Mario Sassone. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2002
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Abstract: |
Le implicazioni tecnologiche e costruttive legate all'uso del vetro in architettura, insieme alle potenzialità espressive di questo materiale, hanno rappresentato un tema di ricerca molto importante per tutta l'epoca moderna, dal punto di vista sia della pratica progettuale, sia della critica estetica. Un tema più che mai affascinante e attuale oggi, dal momento che, attraverso la trasparenza degli involucri architettonici, si esprime l'appartenenza ad una società cangiante, società della comunicazione e dell'informazione, per la quale gli edifici divengono installazioni trasmittenti sparse per la città. Il nostro progetto nasce, innanzitutto, dalla volontà di confrontarci direttamente con questo materiale e con le sue diverse possibilità di applicazione, sia per quanto riguarda gli aspetti di immagine e di effetto visivo, sia per gli aspetti tecnologici, di attenzioni specifiche legate alla realizzazione degli elementi vetrati. Abbiamo voluto che questo confronto avvenisse in un quadro di verosimiglianza e nel scegliere il contesto abbiamo guardato a Torino, città di pietra, per la quale la leggerezza e la trasparenza del vetro non sono così scontate. D'altra parte, interessarsi di attualità a Torino vuol dire confrontarsi con una situazione di trasformazione in atto. Le attività sulle quali fino a ieri si è basata la vita della città, da cui dipendeva la sua caratterizzazione come polo industriale, sempre più appaiono in crisi, incapaci di confermarsi come possibile scenario per il futuro. E' evidente che Torino deve darsi una nuova immagine e può farlo con riferimento ad altri settori, come la cultura, cercando di potenziare la sua rete museale e la sua attrattività turistica, ma, forse, la sua forza risiede nella possibilità di correlare queste attività di servizio con quelle storiche di produzione. L'esperienza accumulata nel tempo in campo industriale e tecnologico, che è diventata competenza diffusa sul territorio, costituisce il vero patrimonio da cui attingere per inventare qualcosa di nuovo: da una parte la ricerca tecnologica avanzata nel campo delle nanotecnologie, della tecnologia al plasma, delle telecomunicazioni, dall'altra la ricerca di una sensibilizzazione estetica diffusa per garantire le basi a una nuova produzione industriale, tecnologicamente perfetta ed esteticamente bella. Progettare il futuro vuoi dire, quindi, trasformare il passato, non rigettarlo. La materia che è stata fin qui accumulata può essere importante per modellare, con forze e intenti nuovi, un futuro possibile. Sulla base di queste considerazioni abbiamo deciso di non progettare un nuovo edificio, ma di mettere in gioco le potenzialità espressive delle strutture vetrate nel tentativo di cambiare l'immagine di un edificio industriale dismesso per trasformarlo in un edificio per il futuro. Siccome volevamo muoverci in un contesto il più possibile realistico, abbiamo cercato di collegarci a progetti effettivamente proposti per le aree dismesse di Torino. A questo punto è stato abbastanza immediato fare riferimento all'area delle ex Officine Ferroviarie, dove è in corso di realizzazione il raddoppio del Politecnico, e in particolare al cosiddetto Padiglione ad H, oggetto di dibattito in merito alla sua conservazione. La decisione finale di mantenere questa struttura non può essere disgiunta da ipotesi sulla sua rifunzionalizzazione. Negli anni scorsi si pensava di destinarlo a Museo Ferroviario, ma l'ultima proposta, quella di farne la sede dei nuovo Science Center di Torino, è senza dubbio più stimolante. Un centro della scienza preannuncia mondi nuovi, ma nello stesso tempo, per avere successo, deve radicarsi nel territorio in cui viene inserito dal momento che la scienza, oggi, non è più una legge universale che possa essere sovrapposta in modo indifferenziato a qualsiasi realtà. Vengono, quindi, a confluire le motivazioni iniziali: trasformare un edificio storico come il Padiglione ad H per ospitare uno Science Center impone non solo di caratterizzare lo stesso come appartenente al presente, ma anche di conferirgli un'immagine ad alta visibilità, che lo proietti verso il futuro. Questa necessità ci collega alle considerazioni fatte sulle potenzialità espressive dei vetro nel contesto della società contemporanea, che sono alla base del nostro percorso progettuale. A trasformazione avvenuta il Padiglione ad H si troverà metaforicamente immerso in un campo di energia, simboleggiato dal propagarsi di onde ellittiche concentriche. Queste sono materializzate da strutture in acciaio e vetro che intersecano l'edificio e rendono così possibili nuovi collegamenti tra i bracci dell'H, oltre a determinare la nuova distribuzione orizzontale e verticale tra le aree funzionali. Il centro attorno al quale gravitano le altre strutture si segnalerà come elemento trasparente e luminoso, attrattore dei flussi che percorrono il nuovo asse urbano. Il lotto, infatti, è aperto e il percorso pedonale che lo attraversa proietta Corso Stati Uniti fino all'ingresso della biblioteca civica progettata da Bellini. La trasparenza e la comunicatività degli ellissi rendono i passanti partecipi delle attività che si svolgono all'interno dello Science Center. In questo modo, la trasformazione si manifesta all'esterno e l'edificio acquista visibilità sia per chi segue l'asse longitudinale, sia per chi si avvicina lungo i percorsi tangenti (Corso Mediterraneo e via Borsellino).
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Relatori: | Roberto Mattone, Eugenia Monzeglio, Mario Sassone |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | O.G.R. officine - Science Center |
Soggetti: | A Architettura > AK Edifici e attrezzature per l'industria S Scienze e Scienze Applicate > SL Scienze |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/393 |
Capitoli: | INDICE PREMESSA PARTE I LE RADICI DEL PROGETTO 1 LE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI DI TORINO 1.1 Storia delle OGR e inserimento nell'area per servizi 1.2 Descrizione dell'edificio e rilievo 2 UNO SCIENCE CENTER PER TORINO 2.1 Che cosa sono gli science centers 2.2 Gli science centers oggi: implicazioni per la progettazione 2.3 Ipotesi per uno science center a Torino 3 IL VETRO NELLE REALIZZAZIONI CONTEMPORANEE 3.1 Potenzialità espressive e tecnologiche per l'uso del vetro 3.2 Applicazioni e trasmissione di significati nelle realizzazioni contemporanee 4 IL VETRO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE: VINCOLI E POTENZIALITA' 4.1 Il materiale vetro 4.1.1 Composizione e fabbricazione 4.1.2 Formatura e lavorazione delle lastre 4.1.3 Proprietà e funzioni Caratteristiche fisiche e meccaniche Il vetro e la radiazione solare Il vetro e l'isolamento acustico Il vetro e la sicurezza Il vetro e la protezione antincendio 4.2 La messa in opera 4.2.1 Vetro al piombo 4.2.2 Scanalatura con cordoncino di stucco 4.2.3 Fermavetro 4.2.4 Facciata continua strutturale: il sistema VEC 4.2.5 Fissaggio per punti Senza perforazione delle lastre Con perforazione delle lastre 4.3 La struttura di supporto 4.3.1 Tipologie di strutture portanti per vetrate Strutture portanti sollecitate a flessione Strutture portanti ad arco Strutture portanti a guscio Membrane e reti 4.3.2 Elementi portanti in vetro 4.4 La progettazione di elementi in vetro e di superfici vetrate 4.4.1 Principi generali per la progettazione 4.4.2 Travi e pilastri in vetro 4.4.3 Superfici vetrate a montanti e traversi 4.4.4 Superfici vetrate a lastre appese 4.5 I metodi di calcolo e dimensionamento 4.5.1 Calcolo alle tensione ammesse 4.5.2 Calcolo alle tensioni limite 4.5.3 Calcolo agli stati limite ultimi 4.5.4 La normativa PARTE II IL PROGETTO: TRASFORMAZIONE DELLE OGR IN SCIENCE CENTER 5 IL LOTTO 6 L'EDIFICIO 7 LA NUOVA FUNZIONE 8 IDEA PROGETTUALE 9 I VINCOLI NORMATIVI 10 LE STRUTTURE 11 TAVOLE DI PROGETTO CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | 1 LE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI DI TORINO ENRICO ENZO BERTOLETTI, CRISTINA REVELLO, li Politecnico di Torino e le Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato: un progetto di riuso, (Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura, Tesi di laurea), rel. Elena Tamagno, Roberto Gambino, febbraio 1993
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Centro commerciale Europark, Salisburgo, Progetto: Massimiliano Fuksas, in «Abitare», n°373 1998, p. 174 Giardino di vetro. Progetto: Andrei Cao, in «Abitare», n°375, 1998, p.72 Museo di scienze naturali a Rotterdam, Progetto: Erick Van Egeraat, in «Abitare», n°377, 1988, p. 164 Imperial College Library, Londra, Progetto: John Msaslan,in «Abitare» ,n°377, 1998, p.174
Banca Popolare di Lodi, Progetto: Renzo Piano Building Workshop, in «Abitare», n°394, 2000 Centro informazioni turistiche nell'ex mercato coperto di Ortigia, Progetto: Emanuele Fidone, in «Abitare», n° 400, 2000, p.164 Cubo Ceretto, Progetto: Luca e Marina De Abate, in «Abitare», n° 401, 2000, p.160 Rifunzionalizzazione Zuccherificio Eridania. Pprogetto: Renzo Piano Building Workshop, in «Abitare», n°414, 2001, p.83 Ecole Supérieure d'ingénieurs en Systèmes Industriels Avancés, Valence, Progetto: Lipsky et Rollet, in «l'Arca», n°129, 1988, p.82 Hypo Vereinsbank, Monaco. Progetto: Walther + Bea Betz, Eberhard Mehner, in «l'Arca», n°135, 1999, p 52 BFI London IMAX Cinema, Londra. Progetto: Avery Associates, in «l'Arca», n° 141, 1999, p. 18 Café Bravo, Berlino. Progetto: Nalach+Nalbach con Dan Graham, in «l'Arca», n°141, 1999, p.42 Ampliamento del Museo Nazionale della Fotografia, Film, Televisione, Bradford. Progetto: Austin Smith, in «l'Arca» n°141, 1999, p. 60
American Bible Society, New York. Progetto: Fox & Fowle, in «l'Arca», n° 148, 2000, p.60
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Scandinavian Embassies, Berlino. Progetto: in «l'Arca», n°150, 2000, p.12 Fondazione Cartier, Parigi. Progetto: Jean Nouvel, in «l'Arca», n°150, 2000,p.58
Courtyard Center for the Arts, Hereford. Progetto: Glenn Howells Architects, Dewhurst Macfarlane & Partners, in «l'Arca», n°151, 2000, p.48
Spencer Theater. Progetto: Antoine Predock, in «A. Record», 05.98, p.159 Biblioteca civica. Landau, Germania. Progetto: Lamott Architekten BDA, in «A. Record», 02.99, p.114 Pagani Restaurant, Los Angeles. Progetto: Hagy belzberg Architectsm, in «A.Record», 02.99, p.143
Niigata Performing Arts Center, Giappone. Progetto: Itsuko Hasegawa Atelier, in «A. Record », 05.99, p 52 Nuova cupola del Reichstag, Berlino. Progetto: Norman Foster, in «A. Record», 07.99, p. 103 Technical School Library, Eberswalde, Germania. Progetto: Herzog & De Meuron, in «A. Record», 08.99, p83
Rossetti Hospital Pharmacy, Basilea. Progetto: Herzog & De Meuron, in «A. Record», 08.99, p89 Kursaal Auditorium e Centro Congressi, San Sebastian, Spagna. Progetto: Rafael Moneo, in «A. Record», 05.00, p.215
Ristrutturazione e ampliamento del Museo Lille, Francia, Progetto: Jean-Marc Ibos e Myrto Vitari, in «A. Record», 05.00, p. 220
Mediateca e centro culturale. Progetto: Toyo lto, in «A. Record» 05.00, p.233 Condé Nast Cafeteria, Progetto: Frank 'O Ghery, in «A. Record», 06.00, p.116 Kunsthalle - Padiglione per esposizioni temporanee a Karlsplatz, Vienna Progetto: Adolf Krischanitz, in «Casabella», n° 665, marzo 1999, p.60 Vano Finestra, in Costruie, n°221, 2000 Vetrate strutturali orizzontali, in «Costruire», n° 223, 2001 Una vela per facciata, in «Costruire», n° 226, 2002 Non c'è solo la trasparenza, in «Costruire», n° 227, 2002 Banca, Parigi. Progetto: Riccardo Boffil, in «Materia», n°25, 1997, p.52 4 IL VETRO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE : VINCOLI E POTENZIALITÀ CARLO AMERIO, GIOVANNI CANAVESIO, Materiali per l'edilizia, SEI, Torino, 1995 GIORGIO PROVERA, Il vetro in edilizia, , (Politecnico di Torino - Facoltà di architettura,Tesi di laurea), rel. Alfredo Negro, dic. 1988 PETER RICE, HUGH DUTTON, Il vetro strutturale, ed. italiana a cura di Marco Albini, Milano, Tecniche Nuove, 1991 SAINT - GOBAIN GLASS (a cura di ), Manuale del vetro, edito a cura della Saint - Gobain Italia, Milano, 2000 CHRISTIAN SCHITTICH (et al.), Atlante del vetro, UTET, Torino, 1999 MARIA SCARONE, L'evoluzione storico tecnologica e d'impiego del vetro, attraverso i tempi, , (Politecnico di Torino - Facoltà di architettura,Tesi di laurea), rel. Michele Armando Rosa, apr. 1986 TECNOMEDIA (a cura di), Facciate continue. Una monogafia, edito a cura della Tecnomedia s.r.l., Milano, 1990
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Articoli tratti dal periodico pubblicato dall'istituto di ricerca francese CSTB GERARD FLEURY ET .JOSÉ FONTAN, Un élément structurel nouveau: le verre, in «CSTB Magazine», n°44, 1991
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JEAN VILLEGER, Vec: Les italiennes à l'épreuve de l'enduro, in «CSTB Magazine», n°62, 1993
Des poutres de verre au musée du Louvre, in «CSTB Magazine», n°62, 1993 Poutre en verre: transparence et sécurité, in «CSTB Magazine», n°85, 1995
BRIGITTE MouACI, Extension de l'aéroport de Bordeaux: 145 tonnes de verre suspendus au toit, in «CSTB Magazine», n°90, 1995
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Le verre dans le bâtiment, in «CSTB Magazine», n°115, 1998
Vitrages extérieurs collés: les règles évoluont, in «CSTB Magazine», n°124, 1999 MENAD CHENAF, E'léments verriers: assemblage ductile pour matériau fragile, in «CSTB Magazine», n'126,1999
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BRIGITTE BIZE,, Coeur Défense: une cité inscrite dans le temps, in «CSTB Magazine», n°128, 2000
Vitrages isolant à stores intégrés, in «CSTB Magazine», n°128, 2000 |
Tavole: | Tav 1. Inquadramento generale Tav 2. Rilievo Tav 3. Presentazione del progetto Tav 4. Funzioni e percorsi Tav 5. Pianta a quota + 0.00 Tav 6. Pianta a quota + 3.80 Tav 7. Pianta a quota + 7.70 Tav 8. Prospetti e sezioni Tav 9. Ellisse centrale Tav 10. Spazio per lo Science Center Tav 11. Taglio dello spazio espositivo Tav 12. Spazi per funzioni complementari Tav 13. Passerella |
Modifica (riservato agli operatori) |