Il paesaggio fortificato delle Alpi occidentali: Un progetto di riuso delle caserme del Gran Serin = The Fortified Landscape of the Western Alps: A Reuse Project of the Gran Serin Barracks.

La tesi affronta l’analisi e la valorizzare del patrimonio architettonico militare delle Alpi occidentali, focalizzandosi in particolare sul territorio piemontese. Ha come obiettivo la riqualificazione funzionale, strutturale ed energetica delle caserme del Gran Serin nel comune di Usseaux (TO); edifici situati nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand a quota 2540 metri sul crinale delle montagne che separano la Valle di Susa e la Val Chisone. La prima fase dello studio si concentra sull’analisi dello sviluppo storico dell’architettura militare nelle Alpi, ponendo l’attenzione sulle caratteristiche progettuali e costruttive delle fortificazioni realizzate dalla fine del XVIII secolo fino al secondo dopoguerra. Vengono approfondite l’importanza strategica di queste opere nel contesto territoriale dell’epoca e le tecniche costruttive utilizzate considerando l’adattamento necessario alle difficili condizioni climatiche e geografiche che caratterizzano l’ambiente alpino. In seguito si analizza il contesto territoriale, un’importante area di frontiera che ha svolto un ruolo cruciale nella difesa della regione piemontese, successivamente specifico dell’area d’intervento, approfondendo l’accessibilità della zona e analizzando lo stato di fatto dei manufatti esistenti, con uno studio dettagliato delle caserme del Gran Serin. Vengono esaminati i materiali e le tecniche costruttive utilizzate, lo stato di conservazione delle strutture e le principali problematiche legate al loro recupero. Questa sezione costituisce il punto di partenza per individuare le opportunità di riuso. Prima della progettazione si analizzano le più attuali concezioni di laboratori scientifici d’alta quota e la loro evoluzione nel tempo, le tipologie edilizie e le tecnologie più innovative, guardando agli esempi di architetture montane odierne di particolare interesse. Si discute l’importanza dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica in alta quota, con particolare riferimento alle tecniche di costruzione e ai materiali utilizzati per gli edifici in alta montagna. Infine, il progetto di riuso delle caserme, proponendo strategie per la loro valorizzazione come spazi destinati alla ricerca scientifica, per attività culturali e di formazione. Si sottolinea l’importanza di integrare la storia militare con nuove funzioni, promuovendo un approccio differente rispetto alle più classiche funzioni turistiche e museali. La metodologia di ricerca impiegata si basa sull’utilizzo di documenti e mappe storiche accessibili presso gli archivi militari e comunali, attraverso analisi sul campo in seguito a rilievi architettonici e fotografici e infine confrontando e comparando gli edifici interessati con altre strutture simili nelle Alpi e in altre zone montane d’Europa. Con questa ricerca si intende offrire un contributo alla riflessione sul riuso del patrimonio militare delle Alpi occidentali, proponendo un modello di valorizzazione che sia rispettoso della memoria storica e, al contempo, capace di generare nuove opportunità per il territorio, promuovendo una nuova visione del paesaggio fortificato come risorsa culturale e territoriale.