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IL PARTERRE NEI GIARDINI DEI SECOLI XVII E XVIII FRA TRATTATISTICA FRANCESE E ARCHIVI TORINESI. Dieci casi di studio nella Torino tardobarocca. = THE PARTERRE IN THE GARDENS OF THE 17TH AND 18TH CENTURIES BETWEEN FRENCH TREATISES AND TURIN ARCHIVES. Ten case studies in late Baroque Turin.

Federica Destino

IL PARTERRE NEI GIARDINI DEI SECOLI XVII E XVIII FRA TRATTATISTICA FRANCESE E ARCHIVI TORINESI. Dieci casi di studio nella Torino tardobarocca. = THE PARTERRE IN THE GARDENS OF THE 17TH AND 18TH CENTURIES BETWEEN FRENCH TREATISES AND TURIN ARCHIVES. Ten case studies in late Baroque Turin.

Rel. Paolo Cornaglia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2024

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Abstract:

Con il Rinascimento, in Italia, il giardino si diffonde come vera e propria forma d’arte e si avvia una nuova concezione della natura: non più qualcosa di ostile da cui difendersi, ma una natura da pensare e rappresentare. Nel ‘600, in Francia, il giardino si evolve grazie ad architetti e giardinieri che lavorano su committenza dei sovrani. Apportando modifiche e trasformazioni all’impianto del giardino “all’italiana”, gli artisti francesi fanno sì che nasca una nuova tipologia di giardino in ambito francese, definito appunto: il giardino “alla francese”. La tesi si pone l’obiettivo di analizzare, attraverso la trattatistica del Seicento e del Settecento, i documenti appartenenti all’Archivio di Stato di Torino e più specificatamente nelle sezioni dell’archivio di corte e dei prìncipi di Carignano quali Racconigi, Rivoli, Agliè, Moncalieri, Venaria Reale e Stupinigi ed attraverso le vedute del Theatrum Sabaudiae, il concetto di «parterre» dall’origine del termine ed indagare la sua diffusione nel contesto europeo, in particolare in Francia e in Italia con Andrè Le Nôtre, il quale rappresenta una delle figure più geniali nella progettazione di giardini francesi del Grand Siècle. Nel dettaglio l’elaborato è diviso in due parti, la prima di inquadramento generale sul tema del giardino tra Seicento e Settecento con un focus più specifico, nel secondo capitolo, sull’argomento parterre nella trattatistica tra XVII e XVIII secolo. Per quanto concerne la seconda parte, l’intenzione è quella di documentare il tema del parterre nel contesto culturale piemontese attraverso la stesura di un Atlante dei Parterre, utilizzando la documentazione archivistica, i trattati e altre cartografie per comprendere il contesto in cui inquadrare i parterre dei palazzi torinesi analizzati nei capitoli successivi come caso studio specifico. Per sviluppare questa ricerca, si è partiti dalla Copia della Carta dell’interiore della città di Torino che comprende ancora il Borgo di Po, datata 1762, documento conservato nell’Archivio di Stato di Torino. La particolarità della cartografia sta nel fatto che in esso è evidenziata la configurazione architettonica degli edifici più significativi della città, chiese e palazzi, la presenza di portici e cortili, ed è riportato fedelmente il disegno dei giardini delle principali residenze dell’epoca. Successivamente allo studio di questo documento, e dopo aver individuato i dieci parterre più significativi, si è andati ad analizzarli in rapporto ai modelli precedentemente affrontati nell’Atlante.

Relatori: Paolo Cornaglia
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 286
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/33682
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