Giulia Fausone
Approccio "cost optimal" per la riqualificazione energetica degli edifici : il caso di una villetta monofamiliare.
Rel. Stefano Paolo Corgnati, Marta Carla Bottero, Guido Callegari . Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2013
Abstract: |
In un territorio come quello italiano, densamente edificato, il maggiore potenziale di risparmio energetico non risiede nelle nuove costruzioni ma nel patrimonio edilizio esistente. La maggioranza delle abitazioni odierne, infatti, sono state costruite senza osservare leggi specifiche riguardanti il contenimento dei consumi energetici e sono dunque caratterizzate da elevati consumi. Nel complesso troviamo standard energetici molto bassi che hanno contribuito a collocare l'Italia ai primi posti tra i Paesi Europei per il consumo energetico specifico per unità di superficie e gradi giorno. Tali edifici si possono dunque classificare come non più sostenibili, né dal punto di vista economico per gli elevati costi di gestione né dal punto di vista ambientale per le considerevoli emissioni di C02. Tuttavia, sarebbe possibile ovviare a questa situazione grazie alle tecnologie attualmente disponibili, riducendo in maniera consistente il fabbisogno energetico dell'edificio con risparmi anche superiori all'80%. Risparmi che consistono innanzitutto in una riduzione del quantitativo di energia consumata, e che si traducono in un risparmio economico per gli occupanti grazie alla riduzione dei costi della bolletta. Ridurre il fabbisogno energetico comporta conseguenze importanti anche sotto l'aspetto ambientale: si riducono le emissioni di gas clima-alteranti e si attua spesso un risparmio di risorse non rinnovabili. Inoltre, nel caso in cui vengano utilizzate fonti rinnovabili, si instaurerà via via un processo che ci renderà sempre più indipendenti dai Paesi produttori di petrolio e dalle continue fluttuazioni del prezzo del carburante, destinato ad aumentare data la sempre maggiore domanda di energia e l'inevitabile esaurimento delle materie fossili. In ultimo, ma non meno importante, il risanamento di un edificio consente di adeguare la costruzione a nuove esigenze degli abitanti in termini di spazio e comfort. L'obiettivo da perseguire prevede dunque un'elaborazione del concetto di risanamento energetico su misura. Nonostante ogni edificio abbia infatti un suo carattere ed una sua storia, si colloca allo stesso tempo in un sistema più ampio funzione della tipologia e degli anni di costruzione. Questo permette di identificare misure di risanamento comuni a tutti gli edifici di una stessa categoria. Per questo è opportuno osservare i risultati che si potrebbero ottenere a livello macroscopico a partire proprio dallo studio e dall'analisi di un caso studio specifico. Il processo di risanamento comincia dall'analisi dell'edificio, utile per definire gli interventi necessari e focalizzare i punti critici e particolari dell'immobile in questione. E' necessario prendere in considerazione ed analizzare non solo tutti gli elementi costruttivi, ma anche il sistema impiantistico. In base ai dati raccolti saranno calcolati il fabbisogno termico per riscaldamento ed il fabbisogno di energia primaria dell'esistente. Sulla base di questa analisi, e tenendo conto delle aspettative del committente, si fisseranno gli obiettivi del risanamento e si potrà redigere un elenco di misure da realizzare. Per ogniuna di queste andranno chiariti anche i relativi risparmi energetici ottenibili. A partire dalle misure considerate, sarà possibile combinare queste ultime, realizzando più alternative di intervento, differenziate sulla base dei costi e dei consumi energetici. Una volta individuata la soluzione migliore sia sotto l'aspetto energetico che economico, obiettivo delle tesi che in questa sede si presentano, si immagina di poter sviluppare, in una fase successiva, un progetto esecutivo dettagliato che riporterà una stima più precisa dei costi di intervento. Ogni misura di miglioramento dell'efficienza energetica dell'esistente, per essere efficace, dovrà riguardare sia l'involucro che il sistema impiantistico. In un edificio non risanato, le perdite maggiori sono quelle per trasmissione attraverso tutti gli elementi non adeguatamente coibentali che delimitano l'involucro o l'impianto termico. Pertanto sarà necessario in primo luogo andare a ridurre al minimo queste dispersioni, applicando un isolamento termico il più possibile privo di interruzioni. Questo comporterà, nel caso dell'involucro, una maggior tenuta all'aria che implicherà vantaggi per il bilancio energetico dell'edificio, imponendo tuttavia un comportamento più attento da parte degli utenti. Anche agendo sul sistema impiantistico stesso, e non solo sulla coibentazione dei suoi componenti, si può ottenere una riduzione notevole del fabbisogno termico: primi tra tutti si evidenziano l'intervento di sostituzione del generatore di calore e un ripensamento del sistema di produzione dell'acqua calda sanitaria. Chi si orienta verso un risanamento energetico del proprio edificio ne trarrà dunque vantaggi sotto molti aspetti. Nel progetto presentato da questo articolo non è stato considerato, tra i benefici derivanti l'aumento del valore immobiliare: tale valore, tuttavia, sarà sempre più determinato dai costi energetici necessari per la gestione dell'edificio. L'introduzione dell'obbligatorietà del certificato energetico risulta infatti un'ulteriore incentivo per il perseguimento di una maggiore efficienza nel costruito. D'altra parte, a sfavore del risanamento, si argomenta spesso che gli interventi sono troppo dispendiosi ed economicamente non convenienti. Queste osservazioni non considerano il fatto che l'aumento dei costi dell'energia non può essere frenato e, pertanto, per quasi tutti gli interventi di risanamento energetico l'investimento sarà ammortizzabile in pochi anni, grazie al risparmio concreto sui costi delle lette. In ultimo, questi investimenti sono ad oggi agevolati dagli incentivi attualmente disponibili sia a livello nazionale che locale. In ogni caso si auspica che ulteriori sforzi vengano compiuti per incentivare nuove politiche di risanamento del patrimonio edilizio esistenze. |
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Relatori: | Stefano Paolo Corgnati, Marta Carla Bottero, Guido Callegari |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GH Scienze Ambientali O Opere generali > OF Normativa |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3172 |
Capitoli: | Ringraziamenti Summary - Sommario 1. Introduzione 1.1 Background 1.2 La filosofia e gli obiettivi del progetto di tesi 1.3 Strategia del progetto PARTE 1 2. Il panorama europeo e i risvolti nazionali 2.1 Il quadro normativo europeo 2.1.1 Dalla EPBD alla EPBD recast 2.1.2 La EPBD recast 2.2 Edifici a Energia zero 2.2.1 Edifici stand-alone 2.2.2 Edifici grid-connected 2.2.3 Progettare su larga scala: gli Zero-Energy Districts 2.3 Il quadro normativo nazionale 2.3.1 Dal D.Lgs. 192/2005 alle Linee guida nazionali 2.3.2 Il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009 2.3.3 La norma UNI TS 11300 2.4 L'Ecobonus 2.5 Il quadro normativo piemontese 2.5.1 Il recepimento regionale delle direttive nazionali ed europee 2.5.2 I provvedimenti attuativi della L.R. 13/2008 2.6 Gli indici di prestazione energetica 2.6.1 Indici di prestazione energetica a confronto 3. Energy retrofit 3.1 La riqualificazione energetica 3.1.1 Gli obiettivi del retrofit energetico 3.1.2 Il processo diagnostico 3.1.3 Lo sviluppo della diagnosi 3.2 Tipologie di indagine e incertezze 3.2.1 Metodi e tipologie di indagine 3.3 Il progetto TABULA 3.4 Cost opti mal PARTE 2 4. Un caso studio : riqualificazione di una villetta monofamiliare 4.1 Stato di fatto 4.1.1 Rilievo fotografico 4.1.2 Rilievo geometrico 4.1.3 Dati relativi al sistema edificio-impianto 4.2 Building Pathologies 4.2.1 Analisi di misure 4.2.2 Docet, uno strumento di indagine 4.2.3 Applicazione di misure al Reference Building 4.2.4 Stima del costo di investimento 4.2.5 Calcolo dei costi di esercizio 4.2.6 Calcolo del costo globale 4.2.7 Misure a confronto 4.3 Cura dell'edificio 4.3.1 L’importanza dei pacchetti di misure 4.3.2 I pacchetti di misure 4.3.3 Calcolo del costo globale dei pacchetti 4.3.4 Analisi dei pacchetti 4.3.5 La curva di cost opti mal 4.3.6 Analisi di payback period 4.4 Analisi di sensitività 4.4.1 Analisi dei costi energetici 4.4.2 Analisi del tasso di sconto 4.4.3 Analisi dell’Ecobonus 5. Applicazione regionale 5.1 Il patrimonio edilizio regionale 5.2 Il risparmio ottenibile 5.2.1 Osservazioni sui dati ottenuti 6. Conclusioni 6.1 Investire nel futuro 6.2 Ipotesi di sviluppo Riferimenti bibliografici Allegati Paper |
Bibliografia: | Monica Lavagna, Marcella Bonanomi, Claudia de Flumeri, "Edifici a consumo energetico zero. Orientamenti normativi, criteri progettuali ed esempi di Zero Energy e Zero Emission Buildings", Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2012 Paolo Rava, "Tecniche costruttive per l'efficienza energetica e la sostenibilità", Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2011 Stefano Paolo Corgnati, "La procedura di certificazione energetica degli edifici in Piemonte, Guida Pratica", Celid, Torino, febbraio 2010 Lattanzi Vincenzo, "Certificazione energetica edifici, progettazione e guida all' applicazione della legislazione e della normativa tecnica", Legislazione Tecnica, ottobre 2010 Carlo Ponzini, "L'edificio energeticamente sostenibile: materiali contemporanei per il risparmio energetico", Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN) 2009; Manuela Grecchi, Laura Elisabetta Malighetti, "Ripensare il costruito. 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