Alice Vergano
Frassinetto tra conoscenza e progetto: dalla struttura storica di una borgata alpina e del suo territorio agli indirizzi per il recupero e la valorizzazione.
Rel. Monica Naretto, Chiara Devoti. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2012
Abstract: |
Introduzione Il grande spopolamento causato dall'industrializzazione ha provocato l'abbandono dei borghi montani, che stanno scivolando lentamente nell'oblio. L'obiettivo di questa ricerca è quello di mettere in luce il patrimonio architettonico presente a Frassinetto, insediamento montano del Canavese, patrimonio che è stato a lungo dimenticato e non ha mai ricevuto le dovute attenzioni, proprio a causa di una mancanza di indirizzi di riappropriazione. L'analisi svolta in questa tesi ha l'intento di sensibilizzare sulla dovuta importanza del patrimonio architettonico frassinettese, in un'ottica di salvaguardia del paesaggio e delle costruzioni, che, in primo luogo, è da intendersi come un progetto di conoscenza, indispensabile per una consapevole individuazione dei valori di "autenticità" e identità che questi manufatti edilizi possiedono. Il valore culturale delle permanenze architettoniche vernacolari risiede principalmente in elementi ancora individuabili, quali le tipologie architettoniche e i caratteri costruttivi (tra cui l'impiego della pietra come materiale da costruzione, la regola dell'arte nella messa in opera di tessiture murarie, le soluzioni per i cantonali e per le aperture, la tradizione della lavorazione delle lose con cave in disuso storicamente presenti sul territorio), la relazione tra le cellule dei nuclei (porte, passaggi coperti comuni voltati e a solai permettono il passaggio tra diversi nuclei pseudo-fortificati), la presenza di elementi isolati (quali le caseforti, i mulini, i forni da pane, le cappelle dei morti, le edicole votive) e la conservazione dei manufatti, sia nel loro insieme di relazioni urbanistiche, sia singolarmente, nell'autenticità degli elementi in opera (i caratteri identitari dei manufatti, noostante essi siano spesso affetti da patologie, risultano ancora ben apprezzabili e rappresentano una risorsa da valorizzare). Dopo aver analizzato le caratteristiche culturali, architettoniche e ambientali dei luoghi della comunità del Comune di Frassinetto nel corso dei periodi storici passati che ne hanno segnato lo sviluppo antropico e urbanistico, ci si è posti l'obiettivo di indirizzare le varie metodologie di recupero dei manufatti, allo scopo di rispettare e migliorare la qualità dell'ambiente di vita. L'analisi della sostanza materiale dell'edilizia storica, ha permesso di identificare le tecniche di recupero sulla base dei riferimenti culturali a cui essa è ispirata, e di ottenere un repertorio di possibili soluzioni a cui poter attingere nella pratica progettuale, con l'attenzione di non cadere nell' errore di salvare il passato sottraendolo all'uso del presente e per salvaguardare attraverso un linguaggio vivo, comprensibile e rispettoso le memorie architettoniche locali. L'obiettivo delle analisi svolte si concretizza quindi nella possibilità di comprendere la complessa realtà riscontrabile negli insediamenti montani, e in particolare a Frassinetto, caratterizzati dalla forte presenza di un passato affascinante e spesso dimenticato, e di nuove possibilità di sviluppo in corso di elaborazione e accettazione. Questo forte contrasto si materializza in aggregati costituiti da un lato da architetture di notevole valore storico e documentario, spesso abbandonate e degradate, e dall'altro da nuovi edifici, in rari casi progettati con sensibilità e attenzione, e quindi difficilmente compatibili e integrati con il resto dell'edificato. Si sente sempre più, oggi, la necessità di rimediare agli errori finora commessi, di riscoprire il ruolo più adatto agli insediamenti montani, al fine di progettare consapevolmente la loro rinascita per mezzo di interventi di recupero e nuova edificazione sul patrimonio architettonico, di progettazione e pianificazione dell'insediamento, visto come unicum, e, inscindibilmente, tramite lo sviluppo di una concezione condivisa e di una nuova visione economico-sociale. È a partire da queste basi che, in seguito all'individuazione di specifici interventi da attuare sui manufatti che compongono il patrimonio architettonico studiato, sulla base del loro stato di fatto, è stato realizzato un progetto di valorizzazione a scala urbana organizzato per grandi temi, recuperati dalla tradizione locale, destinato a riqualificare sia l'offerta turistica di Frassinetto che la ripresa della sua economia, per mezzo dello sviluppo di una rete culturale sul territorio, che agisca come una "struttura" che si estende sui cosiddetti "siti faro", per un'azione concreta di valorizzazione e qualificazione del patrimonio minore. |
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Relatori: | Monica Naretto, Chiara Devoti |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AP Rilievo architettonico G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte R Restauro > RD Tecniche del restauro |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2920 |
Capitoli: | 1.Introduzione 2. Elementi per una collocazione territoriale e storico-culturale 2.1 Frassinetto e il contesto canavesano 2.2 Etimologia del nome 2.3 Memoria e tradizione del territorio 3. Introduzione alla struttura storica del borgo montano 3.1 Comprensione delle trasformazioni dell'architettura mediante l'indagine storica 3.1.1. Periodizzazione storica 3.1.2 L'origine di Frassinetto 3.1.3. La conoscenza del borgo attraverso la cartografia e le fonti storiche 3.1.4. Gli strumenti cartografici contemporanei di conoscenza del territorio 3.2 Lettura dei beni paesaggistici e architettonici presenti sul territorio 3.2.1. Gli strumenti di tutela del territorio 3.2.2. Individuazione dei beni architettonici e culturali sul territorio di Frassinetto 3.3 Analisi urbana del patrimonio architettonico-ambientale 3.3.1. Morfologia e caratteristiche di Frassinetto nella diacronia dell'edificato 3.3.2.1 nuclei principali di Frassinetto 3.3.3. Materializzazione delle necessità sociali in poli architettonici 3.4 Analisi del sistema infrastnitturale 3.4.1. Elementi caratterizzanti il tessuto connettivo di Frassinetto 3.4.2. Lettura storica dei percorsi di collegamento 3.4.3. Le vie di comunicazione, un patrimonio da recuperare e valorizzare 4. L'architettura di Frassinetto 4.1. Memorie e trasformazioni architettoniche 4.2.1 materiali della tradizione costruttiva 4.3. La casa alpina a Frassinetto 4.4. Sistemi costruttivi identitari 4.4.1. Le strutture verticali 4.4.2. Le volte 4.4.3. Isolai 4.4.4. Le coperture 4.4.5. Le aperture 4.4.6. Gli intonaci e le coloriture 4.5. Lettura critica delle alterazioni degli elementi costruttivi e suggerimenti per la conservazione 4.5.1. Le strutture verticali 4.5.2. Le volte 4.5.3.1 solai 4.5.4. Le coperture 4.5.5. Le aperture 4.5.6. Gli intonaci e le coloriture 4.6. Lo stato di conservazione del patrimonio architettonico 4.6.1 Definizione dell'area di analisi 4.6.2. Lo stato di fatto degli edifici 4.6.3.1 risultati dell'indagine 4.6.4. Comparti identitari del paesaggio storico urbano 5. Ipotesi di conservazione integrata 5.1. Finalità, obiettivi e criteri 5.2. Nuovo modello di sviluppo 5.2.1. Perché la montagna 5.2.2. Riportare attività produttive in montagna 5.2.3. Servizi comuni 5.2.4. Conservazione e valorizzazione dei percorsi storico-paesaggistici 5.3. Linee guida per la conservazione integrata dell'insediamento 5.3.1. La logica degli interventi 5.3.2. Principi per gli interventi di consolidamento 5.3.3. La scelta dei materiali 5.3.4. Accenni di sostenibilità 5.4. Prescrizioni di tipologia di intervento 5.4.1. Interventi sul costruito 5.4.2. Interventi sull'insediamento 5.5. La reinterpretazione della tradizione per la rivitalizzazione di Frassinetto |
Bibliografia: | Bibliografia BÀTZING, Werner, Le Alpi. Una regione unica al centro dell'Europa, Bollati Boringhieri, Torino 2005. BENVENUTI, Giovanni, Storia dell'antica città di Ivrea, R. Enrico Editore, Ivrea 1976. BERTOLOTTI, Antonino, Passeggiate nel Canavese, Tipografia F.L. Curbis, Ivrea 1869. BERTOTTI, Mario, Documenti di storia canavesana, R. Enrico Editore, Ivrea 1979. BOCCO, Andrea, CAVAGLIÀ, Gianfranco, Flessibile come di pietra. Tattiche di sopravvivenza e pratiche di costruzione nei villaggi montani, "Arch&tipi", Celid, Torino 2008. BOLLARINO, Federico, Cento sguardi su Frassinetto, s.c, s.l., s.d. [post 1977]. BOSIA, Daniela (a cura di), Guida al recupero dell'architettura rurale del G.A.L. Langhe Roero Leader, Blu Edizioni, Bra 2006 BOSIA Daniela, FRANCO Giovanna, MARCHIANO Roberto, MUSSO Stefano F., Guida al recupero degli elementi caratterizzanti l'architettura del territorio del G.A.L. Mongioie, Edizioni Tipoarte, Bologna 2004. CASALIS, Goffredo, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Cassone Marzorati Vercellotti tipografi, Torino 1837. CAVAGLIÀ, Gianfranco, BOCCO, Andrea, BATTAGLIO, Nadia, Lìnee guida per il recupero e la rivitalizzazione dei villaggi montani, in PALUDI, Giovanni, ZEPPETELLA, Paolo, Valorizzare le risorse della montagna. L'esperienza del progetto CAPACities, L'Artistica Editrice, Savigliano 2011. CAVALLARI MURAT, Augusto, Tra Serra d'Ivrea, Orco e Po, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino 1976. CHABOD, Danilo, Il sistema culturale delle case/orti nelle valli Orco e Soana: conservazione e valorizzazione, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, II Facoltà di architettura, aa. 2011, rel. Monica Naretto. ClNOTTI, Giuseppe, Briciole di storia pontes e, Ferrerò editore, Romano Canavese 1977. Comunità Montana Valli Orco e Soana (a cura di), La Strada del Gran Paradiso. Itinerari culturali nelle Valli Orco e Soana, Marcograf, Venaria Reale 2012. CORRADO, Federica, PORCELLANA, Valentina (a cura di), Alpi e ricerca. Proposte e progetti per i territori alpini, FrancoAngeli, Milano 2010. DALLA COSTA, Mario, Il progetto di restauro per la conservazione del costruito, Celid, Torino 2000.
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