Jacopo Banchio
Insediamenti produttivi e paesaggio: progettazione di interventi di riqualificazione paesaggistica e ambientale nel comune di Lagnasco.
Rel. Mario Grosso, Marco Devecchi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio, 2011
Abstract: |
Il paesaggio italiano è un patrimonio collettivo, testimone della nostra identità culturale e protetto dalla Costituzione. È un bene complesso e dinamico, formato da fattori naturali costantemente interrelazionati e in evoluzione, con cui l'uomo si rapporta nel definire una propria immagine sul territorio e nell'ambiente. In tal senso quindi il paesaggio si connota come bene ambientale e culturale che rispecchia sempre una modalità d'essere antropologicamente rilevante. Attraverso lo studio storico delle diverse normative sul paesaggio in cui il legislatore ha calato una differente aspettativa sociale, si può approfondire la conoscenza di un valore fondamentale per l'essere umano; il paesaggio, infatti, è il risultato di un rapporto, che si specifica come processo di identificazione dell'uomo su un territorio che egli stesso contribuisce a definire. Il paesaggio di un territorio è il prodotto dell'interazione dei fattori naturali e antropici che concorrono a dar forma al territorio stesso. Questi fattori sono funzione diretta delle caratteristiche ambientali del territorio e hanno un'incidenza diversa nelle diverse parti del pianeta , generando una forte variabilità delle dinamiche di modellamento e quindi delle forme del paesaggio. In Italia i fattori che hanno un ruolo di primo piano nella formazione del paesaggio sono la struttura geologica che influenza le forme del paesaggio con le sue catene montuose morfologicamente diverse per la loro disposizione spaziale, la quantità, la diversità strutturale tra dorsale alpino, Appennino e montagne a sommità tabulare tipiche delle regioni centrali. Il più diffuso fattore di modellamento delle forme del territorio italiano è il regime idrico. La sua azione si esplica soprattutto con la formazione dei corsi d'acqua. Nelle zone di pianura i fiumi assolvono soprattutto alla funzione di trasporto e di deposito del materiale eroso, formando con le loro alluvioni il substrato su cui scorrono. Le caratteristiche del flusso idrico possono portare i corsi d'acqua a disegnare anse fino alla formazione di meandri. In presenza di depressioni morfologiche si possono avere ristagni d'acqua, zone paludose e formazione di aree lacustri. Anche il clima contribuisce a plasmare il paesaggio ad esempio il variare dell'altitudine e latitudine influenza grandemente la temperatura, le precipitazioni e di conseguenza la vegetazione e il regime idrico. La presenza della vegetazione nel paesaggio italiano è praticamente una costante che assume spesso caratteri dominanti oltre che nei territori non antropizzati anche nelle aree a forte sviluppo agricolo. Uno dei principali fattori di modellamento del territorio in Italia è storicamente l'attività umana. Le modifiche apportate nel corso di oltre duemila anni di storia all'originario assetto territoriale sono così estese e profonde da aver condizionato in maniera determinante l'attuale impianto paesaggistico del nostro Paese. Il paesaggio, così come oggi concepito dalle popolazioni, rappresenta il risultato finale delle interrelazioni tra componenti climatiche, fisiche, naturali ed antropiche che nel corso di secoli e secoli di storia, di cultura, di agricoltura hanno segnato il territorio. Dove la cultura delle persone ha consentito uno sviluppo armonico, il paesaggio è divenuto un concreto valore economico spendibile nelle attività presenti nel territorio stesso (agricoltura, turismo, artigianato, ecc). Nei tempi passati le attività agricole e forestali, nella loro strutturazione sociale, erano le principali artefici della connotazione paesaggistica. Nel territorio italiano, le bellezze paesaggistiche sono strettamente correlate all'azione dell'uomo che, spesso in lotta con la natura stessa, ha coltivato, terrazzato, bonificato, piantato e gestito boschi con il risultato di avere oggi patrimoni quali, a titolo di esempio, la Toscana, l'Umbria, la Liguria, il Trentino. La maggior parte dei paesaggi che ritroviamo sul territorio nazionale è infatti strettamente correlata con l'attività dell'uomo, che li ha modificati ed adattati alle proprie esigenze, facendoli evolvere in quello che troviamo oggi. Nell'antichità le condizioni per lo sviluppo urbano erano spesso dettate da caratteristiche naturali del territorio. Gli insediamenti potevano sorgere in rapporto a favorevoli condizioni geomorfologiche, idriche e climatiche, ad esempio in corrispondenza di un fiume, alla base di rilievo che riparava dai venti. Spesso le posizione di un insediamento dipendeva dalle esigenze strategiche di difesa, come nel caso dei borghi nati in posizioni elevate per la necessità di controllare il territorio circostante e difendersi dagli attacchi esterni. La struttura urbana più diffusa nel territorio italiano è quella che discende dalla tipologia del borgo, con una relazione leggibile tra centro storico ed espansioni successive attorno al nucleo originario. Alcuni centri urbani, anche di grandi dimensioni, hanno conservato tali caratteristiche e si mostrano attualmente come unità riconoscibile all'interno del paesaggio. In altri casi, dalla conformazione originaria si è sviluppata un'espansione del tessuto insediativo che ha generato frange urbane di periferia prive di una struttura leggibile. In mancanza di ostacoli fisici quale rilievi, mare n zone umide, tali insediamenti si sono dilatati sul territorio, a volte fondendosi tra loro o rendendo difficile l'identificazione di poli e gerarchie. È il caso di alcune zone urbane della pianura padana. Per quanto riguarda il paesaggio industriale, mentre in una prima fase dello sviluppo urbano le attività produttive (in genere artigianali) si integravano nel tessuto insediativo, con l'incremento di attività più complesse legate al cambiamento dei processi di produzione, vi è stata una tendenza a realizzare dei distretti monofunzionali di tipo industriale all'esterno di uno o più nuclei insediativi. Questo processo di evoluzione e ricollocazione delle attività produttive, iniziato in genere nel primo dopoguerra e durato fino agli anni 70 (con un culmine massimo negli anni cinquanta e sessanta), ha generato una pressione su porzioni territoriali gradualmente sempre più vaste, trasformando radicalmente il paesaggio preesistente, spesso di carattere rurale. Nella maggior parte dei casi le zone industriali non si integrano con la morfologia del territorio, ma esercitano un forte impatto ambientale; inoltre, specie per ciò che attiene ai distretti locali, presentano qualità architettoniche e schemi organizzativi simili, contribuendo alla omologazione percettiva delle periferie urbane. Un tessuto di piccole imprese, che occupano aree geografiche ristrette, è ormai distribuito a macchia di leopardo sull'intero territorio nazionale. Vi sono poi grandi poli industriali che hanno influenzato lo sviluppo e l'immagine di vaste aree del territorio, alternandone del tutto la fisionomia e gli equilibri precedenti. Attualmente, in seguito al parziale superamento del modello industriale, molti di questi siti industriali sono protagonisti di ampie operazioni di bonifica e riconversione, che, anche se non riescono a ripristinare le condizioni precedenti, mirano a ridurre le ricadute sull'ambiente e a volte trasformano queste grandi aree vicine ai centri urbani in parchi o altri spazi a vocazione turistica. Questa tesi di laurea specialistica ha come obiettivo finale la presentazione di un progetto di mitigazione dell'impatto visivo ed ambientale di un'area industriale -artigianale del comune di Lagnasco. Per poter realizzare il progetto si è cercato di sviluppare in modo esauriente i principali fattori che contribuiscono alla formazione del paesaggio di un territorio, dai suoi elementi naturali all'intervento dell'uomo. Partendo da un'indagine sul consumo di suolo in Italia da parte del segmento produttivo si è proceduto ad evidenziare le problematiche ambientali generate dagli insediamenti produttivi come ad esempio l'inquinamento nelle sue principali forme. Si è passati quindi alla parte vitale del paesaggio quella del verde, dell'utilizzo e delle funzioni della vegetazione. elemento indispensabile per mitigare gli impatti visivi e ambientali. Anche nel territorio cuneese si riscontrano molti siti che necessitano di opere di mitigazione paesaggistica, ed è sulla base di questo concetto che si è proceduto alla stesura del progetto dell'area lagnaschese. |
---|---|
Relatori: | Mario Grosso, Marco Devecchi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AK Edifici e attrezzature per l'industria U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio U Urbanistica > UK Pianificazione urbana U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2289 |
Capitoli: | Introduzione 1. Insediamenti e consumo del suolo in Italia da parte del segmento produttivo 1.1 Il consumo di suolo nel segmento produttivo 2. Il suolo: caratteristiche e importanza 2.1 Funzioni del suolo 2.2 Degradazione e problematiche del suolo 3. Il paesaggio: importanza, valore e ruolo 3.1 Definizione giuridica e organizzazione amministrativa 3.2 Cultura ed etica della tutela del paesaggio 4. Problematiche ambientali da parte di insediamenti produttivi sul territorio 4.1 Impatto ambientale 4.2 Inquinanti e pressioni ambientali 4.2.1 Inquinamento atmosferico 4.2.2 Inquinamento idrico 4.2.3 Inquinamento del suolo 4.3 Geostabilità: dissesto idrogeologico e impermeabilizzazione del suolo 5. Alterazione del paesaggio da parte di insediamenti produttivi sul territorio 5.1 Inquinamento visivo 5.2 Inquinamento acustico 6. Metodi di intervento per la mitigazione dell'impatto degli insediamenti produttivi 6.1 La vegetazione: aspetti 6.1.1 Importanza della vegetazione 6.1.2 Funzioni della vegetazione 6.1.3 Utilizzo vegetazione 6.2 Inserimenti, integrazione e mitigazioni paesaggistiche 6.2.1 Componenti percettive, antropico-culturali e naturali del paesaggio per un corretto inserimento paesaggistico 6.3 Mitigazioni degli impatti ambientali 6.3.1 Qualità dell'aria 6.3.2 Qualità dell'acqua 6.3.2.1 De-impermeabilizzazione del suolo 6.3.3 Qualità del suolo 6.3.4 Mantenimento e salvaguardia della biodiversità 6.3.5 Controllo dell'impatto acustico 6.3.6 Conservazione e tutela della memoria storica e della percezione visiva del paesaggio 7. Esempi di diffusione di insediamenti produttivi nel territorio cuneese 8. Caso studio: opere di mitigazione paesaggistica e ambientale nell'area industriale-artigianale del Comune di Lagnasco (CN) 8.1 Inquadramento territoriale e storico 8.2 Analisi del sito 8.3 Elaborati progettuali ed intervento proposto 8.3.1 Interventi diretti sulle strutture 8.3.2 Analisi delle ombre estive:area ovest dell'insediamento produttivo 8.4 Schede tecniche della vegetazione utilizzata 8.5 Calcolo dell'assorbimento di CO2 da parte della vegetazione e di produzione di CO2 da parte di nuovi edifici previsti 8.6 Calcolo per il recupero delle acque meteoriche 8.7 Computo metrico estimativo Conclusioni e considerazioni finali Bibliografìa e sitografia Allegati: tavole progettuali - tavola 1 : inquadramento territoriale, urbanistico e analisi storica; - tavola 2: analisi area di intervento; - tavola 3: percorso fotografico dell'area di intervento; - tavola 4: stato di fatto; - tavola 5: intervento progettuale; - tavola 6: fotomontaggi e vegetazione utilizzata; - tavola 7: interventi diretti sulle strutture e analisi delle ombre estive. |
Bibliografia: | AGOSTINI Franco, MARINONI Carlo Maria, Manuale di progettazione di spazi verdi, Zanichelli, Bologna 1987. BOTTA Giorgio, Cultura del viaggio. Ricostruzione storico-geografica del territorio, Unicopli, Milano 1989. WORLD BANK, Environmental Assessment Sourcebook, Vol. III: Guidelines far Environmental Assessment of Energy and Industry Projects, World Bank Technical Paper No. 154, Washington D.C., United States, 1991. BIANUCCI Giovanni, RIBALDONE Esther, Il trattamento delle acque inquinate, Hoepli, Milano 1992. PEDDLE M.T., Planned Industriai and Commerciai Developments in the United States: A review of the history, literature, and empirical evidence regarding industriai parks and research parks, in: «Economie Development Quarterly», 1993, Voi. 7(1), pp. 10-24. CHIESA Guido, Inquinamento delle acque sotterranee, Hoepli, Milano 1994. PICCAROLO Pietro, Spazi verdi pubblici e privati, Hoepli, Milano 1995. BOVO Gabriele {et alii), Manuale per tecnici del verde urbano, Assessorato per l'Ambiente e lo Sviluppo sostenibile, Torino 1996. MILANO Valente, Acquedotti, Hoepli, Milano 1996. PAOLETTI Alessandro, Sistemi di fognatura e di drenaggio urbano, CUSL, Milano 1996. RIGHETTO Gabriele, BAZZOCCHI Frida, L'ecosistema urbano. Sviluppo razionale ed utilizzo delle aree dismesse, Piccin, Padova 1996. FABBRI Pompeo, Natura e cultura del paesaggio agrario: indirizzi per la tutela e la progettazione, Città Studi, Milano 1997. CORRAZZON Paolo, RONCHI Ausonio, Scienze della terra, Alpha Test Editore, Milano 1999. CORAZZON Paolo, BERTOCCHI Stefano, Fisica 2, Alpha Test Editore, Milano 1999. CUPERUS R., CANTERS K.J., UDO DE HAES H.A., FRIEDMAN D.S., Biological conservation, Elsevier, Amsterdam 1999. GISOTTI Giuseppe, BENEDINI Marcello, Il dissesto idrogeologico. Previsione, prevenzione e mitigazione del rischio, Carocci Editore, Roma 2000. BELL Fred, Geologia ambientale, Zanichelli, Bologna 2001. NOBILE Pierluigi, MONTE Michele, VITILLO Piergiorgio, Lombardia: politiche e regole per il territorio. Esperienze in movimento, Alinea, Firenze 2001. PLANO Fabio, Ricerche storico giuridiche sugli Statuti dì Lagnasco, Università degli Studi, Torino, 2001. RADAELLI Luciano, CALAMAI Luca, Chimica del terreno, Piccin, Padova 2001. REGIONE PIEMONTE, Criteri e indirizzi per la tutela del paesaggio, Assessorato ai beni ambientali, Torino 2002. CAVALLI Silvano, CARDELLICCHIO Nicola, 77 monitoraggio ambientale. Vol. 7, Tecniche nuove, Milano 2003. FABBRI Fabrizio, L'atmosfera intorno a noi, Jaca Book, Milano 2003. SCUDO Gianni, OCHOA DE LA TORRE Josè, Spazi verdi urbani. La vegetazione come strumento di progetto per il comfort ambientale negli spazi abitati, Sistemi editoriali, Napoli 2003. ZONTA Fabio, MASOTTI Paola, Inquinamento atmosferico e cicli ambientali, UNI Service, Trento 2003. ANTONIELLO Donato, Acqua, Jaca Book, Milano 2004. GIARDINI Luigi, Agronomia generale ambientale e aziendale, Patron Editore, Bologna 2004. NOE' Gaetano, L'inquinamento acustico, Halley Editrice, Matelica (MC) 2004. PIRANI Alberto, Il verde in città. La progettazione del verde negli spazi urbani, Edagricole, Bologna 2004. FRANCO Manuela, I parchi eco-industriali. Verso una simbiosi tra architettura, produzione e ambiente, Franco Angeli, Milano 2005. FULIGNI Paolo, ROGNINI Paolo, Manuale di Ecologia urbana e sociale, Franco Angeli, Milano 2005. LORENZINI Giacomo, NALI Cristina, Le piante e l'inquinamento dell 'aria, Springer Verlag, Milano 2005. MASOTTI Luigi, VERLICCHI Paola, Depurazione delle acque di piccole comunità. Tecniche naturali e tecniche impiantistiche, Hoepli, Milano 2005. PANIZZA Mario, Manuale di geomorfologìa applicata, Franco Angeli, Milano 2005. BUCH Miquel, RUBERT Mia, BOSCH Josep Maria, Guida di integrazione paesaggistica - Poligoni industriali, i settori di attività economica - (ES) I Catalogna, Departament de Politica Territorial i Obres Pùbliques. Generalitat de Catalunya. ERCOLINI Michele, Dalle esigenze alle opportunità. La difesa idraulica fluviale occasione per un progetto di "paesaggio terzo", tesi di dottorato, Facoltà di Architettura di Firenze, Firenze university press, 2006. FONTI Luciano, Parchi, reti ecologiche e riqualificazione urbana, Alinea, Firenze 2006. TURRI Eugenio, 77 paesaggio come teatro, dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, Venezia 2006. VALENTE Renata, La riqualificazione delle aree dismesse. Conversazioni sull'ecosistema urbano, Liguori, Napoli 2006. AMADEI Giorgio, SEGRE' Andrea, Il libro nero dell'agricoltura italiana. Cinque anni dì politica agraria italiana, europea e internazionale, Franco Angeli, Milano 2007. BOSCH Josep Maria, BUCH Miquel, RUPERT Mia, MALLEU Anna, Per una corretta gestione del paesaggio. Linee guida, Departament de Politica Territorial i Obres Pùbliques Direcció General d'Arquitectura i Paisatge, Barcellona, 2007. CAMPBELL Neil, REECE Jane, SIMON Eric, Essential Biology, Benjamin Cummings, Redwood 2007. GIARDI Dario, TRAPANESE Valeria, Dizionario dell'ambiente, Alinea, Firenze 2007. GIBELLI Maddalena, Energia, informazione e paesaggio in «Ecosistema, paesaggio e territorio: tre prospettive complementari nel rapporto uomo ambiente», Società Geografica Italiana, Roma 2007. LEONE Ugo, Sicurezza ambientale, Guida, Napoli 2007. SINGH Shree, TRIPATHI Rubra, Environmental bioremediation technologies, Springer, Berlin 2007. CAMPURRA Gabriele, ROTELLA Andrea, 77 rischio rumore negli ambienti di lavoro, Ipsoa, Milano 2008. INGEGNERE - edilizia ambiente territorio, i Suoli urbani - IL ruolo della componente ambientale suolo nella città, Gruppo Mancosu Editore Roma, n.21-22 /2008. ROGNINI Paolo, (a cura di), La vista offesa. Inquinamento visivo e qualità della vita in Italia, Franco Angeli, Milano 2008. REGIONE PIEMONTE, Linee guida per le aree produttive ecologicamente attrezzate, Assessorato politiche territoriali, Torino 2009. CONTICELLI Elisa, TONDELLI Simona, La pianificazione delle aree produttive per lo sviluppo sostenibile del territorio, Alinea, Firenze 2009. PALUDI Giovanni, QUARTA Maria (a cura di), Lìnee guida per le aree produttive ecologicamente attrezzate, Regione Piemonte, Assessorato politiche territoriali, Torino 2009. TODARO Vincenzo, Reti ecologiche e governo del territorio, Franco Angeli, Milano 2010. SITOGRAFIA www.arpa.piemonte.it www.comune.lagnasco.cn.it www.convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it www.eea.europa.eu www.envipark.com www.fao.org www.isprambiente.gov.it www.istat.it www.legambiente.it www.minambiente.it www.provincia.cuneo.it www.publicpower.org/treeben/calculate.asp www.regione.piemonte.it www.unesco.it |
Modifica (riservato agli operatori) |