EX CONVENTO SAN GABRIELLO DI CAPUA, SIMBOLO DI CAMBIAMENTO. IERI, OGGI E DOMANI. = EX CONVENT ST. GABRIELLO IN CAPUA, A SYMBOL OF CHANGE. YESTERDAY, TODAY AND TOMORROW.

La valorizzazione è da sempre stata uno tra i maggiori temi nel mondo della progettazione. Permette di innescare processi di rifunzionalizzazione, incrementando la qualità della vita e degli spazi. Valorizzare e rifunzionalizzare richiedono un’attenta capacità di lettura ed interpretazione delle identità socio territoriali. La qui presente tesi nasce con l’intento di approfondire i temi citati, avendo come finalità il recupero e la salvaguardia del patrimonio architettonico, che in molti casi oggi vive svuotato delle proprie funzioni e lasciato all’abbandono ed al degrado. Il piano straordinario di dismissioni degli immobili dello Stato, 2019 – 2021, programma avviato dall’Agenzia del Demanio e previsto dalla Legge di Bilancio 2019, è stato il punto di partenza. Esso prevede la vendita, a soggetti privati o enti pubblici, di beni Statali attraverso bandi Nazionali e bandi Regionali. I primi sono costituiti da beni di valore come immobili ad uso residenziale, industriale e direzionale, ex caserme, terreni, immobili storici, immobili commerciali, ex conventi ed ex carceri. I secondi invece sono composti da beni minori quali ruderi, terreni, depositi, posti auto e locali industriali e residenziali , messi in vendita con l’obbiettivo di ripulire il portafoglio Statale. La lettura dei bandi e la classificazione dei beni, ha evidenziato la presenza di immobili sottoposti a provvedimenti di tutela e vincoli di interesse culturale e paesaggistico. Alcuni riconosciuti come patrimonio UNESCO, altri regolati dal Ministero per i Beni Culturali. E’ in questa categoria che si colloca il caso studio scelto. L’ Ex Convento San Gabriello, localizzato nella città di Capua, provincia di Caserta, riconosciuto dal Ministero per i Beni Culturali di particolare interesse artistico e culturale, essendo uno dei più ricchi esemplari di stile barocco introdotto a Capua nel ‘700. Sono state sviluppate analisi ed indagini utili allo sviluppo progettuale ed all’individuazione di quegli elementi traducibili in risorse. E’ stata sviluppata un’analisi di carattere territoriale a diversa scala, regionale, provinciale, comunale fino ad arrivare al bene, alla sua storia ed alla sua consistenza. In aggiunta c’è stato un approccio verso il tema dello Slow Tourism, il quale, in linea con le ultime tendenze di piani strategici promossi da enti Statali ed indagando sull’esigenza del turista di oggi e del futuro, può essere un’opportunità di sviluppo territoriale a corto ed ampio raggio. L’elaborazione dell’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di un ostello, che sposi l’ideologia del turismo lento e sostenibile, aderendo ad una rete dedicata nella quale sono rintracciabili solo strutture certificate “slow”. Esso offre al viaggiatore servizi legati alla scoperta del territorio, della cultura e della storia del posto. E’ stato anche immaginato l’introduzione di uno spazio espositivo legato al convento e l’Urban Lab. Un laboratorio urbano che si concentri sullo studio della città di Capua, presente passata e futura. Funzione che abbia all’interno del convento una sede operativa di lavoro, ed una espositiva. La tesi si conclude con la traduzione in termini di fattibilità economica, dello scenario di progetto. E’ stato costruito un piano nel quale, individuati gli attori, il promotore ed altri soggetti, sono stati stabiliti i ruoli ad essi annessi e contabilizzate le entrate e le uscite. Ne sono il risultato bilanci economici, sulla base dei quali è deducibile la fattibilità dell’intervento.