Paola Becchio
Piemonte e innovazione tecnologica: le strategie di sviluppo territoriale alla luce di Europa 2020.
Rel. Cristiana Rossignolo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale, 2011
Abstract: |
Le città sono diventate attori della scena internazionale, in grado di agire con una certa autonomia, competere e collaborare con altre città, di strutturarsi come nodi di reti complesse. Oggi Torino insieme all'area metropolitana sta affrontando il complicato passaggio del suo cambiamento, nel momento cruciale della grande opera di trasformazione iniziata con la fine degli anni Novanta. La città ha affrontato il problema del ridimensionamento dell'industria manifatturiera, il più potente motore di sviluppo di tutto il Novecento: ciò ha rappresentato la sfida più grande, non soltanto sotto il profilo economico, ma anche sotto quello sociale e culturale. Il presente lavoro di tesi, articolandosi in tre parti, analizza il ruolo della ricerca ed innovazione che si è svolto in passato per poi formulare, per il futuro prossimo, degli indirizzi pianificatori indispensabili per il territorio piemontese nel potenziamento di questo settore. Nella prima parte si analizza la documentazione elaborata dall'Unione Europea in merito al livello di conoscenza ed innovazione. Quindi iniziando dal documento cardine, la cosiddetta strategia di Lisbona che si fondava su tre pilastri (economico, sociale ed ambientale, in particolare è bene sottolineare come, quest'ultimo pilastro venne introdotto in occasione del Consiglio europeo di Gòteborg nel giugno 2001, in quanto, si pose l'attenzione sul fatto che la crescita economica andasse separata dall'utilizzo delle risorse naturali) emanata nel 2005, si è analizzata l'evoluzione, a livello europeo, della società della conoscenza per giungere all'attuale nuova strategia. Infatti la Commissione Europea, nel mese di marzo 2010, ha redatto un nuovo documento, Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, per il prossimo decennio, per consentire all'Unione Europea di uscire più forte dalla crisi e di far progredire la sua economia verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Europa 2020 tra le tre priorità che propone (una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza, coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa ed un'economia competitiva, interconnessa e più verde), pone l'attenzione sulla crescita intelligente ovvero sviluppare un'economia basata sulla ricerca e sull'innovazione; [...]. In questa prima parte rientra anche l'argomento inerente i fondi strutturali attraverso la dotazione finanziaria di risorse previste da questi strumenti, e l'attuazione delle politiche europee e regionali.[...] Infine nella terza parte del presente lavoro si è entrati nel merito del discorso della tesi, ponendo l'attenzione sulla tradizione manifatturiera torinese ed i poli tecnologici regionali d'innovazione come elementi strategici indispensabili per lo sviluppo futuro della società della conoscenza, dell'innovazione tecnologica. Inoltre per comprendere meglio la situazione presente e futura sono stati intervistati degli esperti, appartenenti a diversi settori, per comprendere meglio le reali dinamiche ed le possibili direzioni di rotta. |
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Relatori: | Cristiana Rossignolo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AK Edifici e attrezzature per l'industria U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Ambientale |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2042 |
Capitoli: | INTRODUZIONE PARTE I:UNO SGUARDO AL LIVELLO EUROPEO CON I DOCUMENTI E DOTAZIONI FINANZIARIE 1.L'EUROPA IN MOVIMENTO VERSO IL 2020 OCCUPAZIONE, CRESCITA ED UNA STRATEGIA PER UN FUTURO SOSTENIBILE 1.1.La strategia di Lisbona e la società della conoscenza 1.1.1.Realizzare la società della conoscenza 1.1.2.Attirare e trattenere i ricercatori di livello mondiale 1.1.3.Conferire alla Ricerca e Sviluppo (R&S) una priorità assoluta 1.1.4.Sfruttare il potenziale delle TIC 1.1.5.Tutelare la proprietà intellettuale per promuovere l'innovazione 1.2.II rilancio della strategia di Lisbona: crescita ed occupazione 1.2.1.Un nuovo programma d'azione di Lisbona 1.2.2 Aumentare e migliorare gli investimenti destinati alla R&S 1.2.3 Facilitare l'innovazione, l'adozione delle TIC e l'uso sostenibile delle risorse 1.2.4 Contribuire ad una solida base industriale europea 1.3.Lisbona e le sfide nazionali 1.3.1.Potenziare gli investimenti destinati alla conoscenza ed all'innovazione 1.4.Lisbona dieci anni dopo 1.5.Un'economia intelligente, sostenibile ed inclusiva 2.L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE EUROPEE E REGIONALI ATTRAVERSO I FONDI STRUTTURALI 2.1.La politica regionale europea 2.1.1 Rapporti di coesione economica e territoriale: alternative per il futuro della politica di coesione 2.1.2 Programmazione 2000-2006 2.1.3 Programmazione 2007-2013 2.1.4 I nuovi Regolamenti sui Fondi Strutturali 2.2.Contesto nazionale italiano 2.3.Regione Piemonte: DOCUP 2000-2006 2.3.1.L'evoluzione delle strategie rispetto ai mutamenti recenti nel contesto di policy comunitaria 2.3.2.L'individuazione delle linee strategiche 2.3.3.L'individuazione degli obiettivi globali e degli assi prioritari 2.3.4.Definizione degli obiettivi strategici per ogni asse 2.4.Regione Piemonte: Politica di Coesione Regionale 2007-2013 2.4.1 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2.5.Una rotta incerta per le regioni dell'obiettivo "Competitivita e occupazii nella formulazione della nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020 2.6.L'innovazione in Italia 2.7.L'aggregazione delle imprese: un passo obbligato 2.7.1.Dal distretto industriale al polo d'innovazione 2.7.2 Distretti e Cluster tecnologici 2.7.3 Parchi tecnologici scientifici 2.8.II Polo Tecnologico d'innovazione: una chiave per la competitività dei territori 2.8.1.Le principali caratteristiche di un polo tecnologico d'innovazione/ 2.8.2.I componenti del polo d'innovazione / 2.8.3 II posizionamento 2.9.II caso studio della Regione Piemonte PARTE II:LA VOLONTÀ' STRATEGICA CHE UNISCE LA PIANIFICAZIONE REGIONAL ED IL 2° PIANO STRATEGICO AL LIVELLO EUROPEO 3.IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR): LA DIMENSIONE TERRITORIALE ED IL RAPPORTO CON LA RICERCA E INNOVAZIONE 3.1.Uno sguardo agli elementi di che connotano il nuovo PTR 3.2.II PTR e la dimensione sovraregionale 3.3.I requisiti strutturali del territorio indispensabili per la programmazione strategica regionale 3.4.II sistema delle strategie e degli obiettivi generali del PTR 3.5.Gli obiettivi specifici della strategia "Ricerca, innovazione e transizione economico-produttiva" 3.6.L'individuazione delle cinque tematiche settoriali territoriali 3.7.II sistema delle reti 3.7.1.Le reti tecniche 3.7.2.Le reti funzionali 3.8.Le politiche regionali 3.8.1.Lo sviluppo sostentile 3.8.2.Ricerca e innovazione tecnologica 3.8.3.Le infrastrutture 3.9.La Regione Piemonte è un centro di R&S soprattutto privata 3.10.La Regione Piemonte sta cercando di ricostruire il proprio sistema di innovazione 3.11.Le principali attività di ricerca non sono notevolmente locali e perciò rischiano di non produrre benefici per la Regione 3.12.L'innovazione ed il rinnovamento sono centrali nell'intesa di governo della Regione Piemonte 3.13.II Programma dipende fortemente da nuove imprese hi-tech però l'attenzione sul sostegno all'imprenditorialità è debole 3.14.II Piemonte ha intrapreso un esperimento audace nell'innovazione regionale PARTE IV:LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELL'AREA METROPOLITANA DI TORINO E L'ECONOMIA DELLA CONOSCENZA 4.1.L'importante ruolo svolto da "Torino Internazionale" 4.2.Guardando al futuro di Torino si formulano tre possibili visioni 4.3.L'articolazione del Piano: linee strategiche, obiettivi e azioni 4.4.Cambiamenti ed innovazioni del 2° Piano Strategico 4.5.Torino e l'economia della conoscenza 4.6.La struttura del Piano Strategico dell'area metropolitana di Torino 4.6.1.La Formazione: Politiche per l'efficienza energetica, Politecnico: Piano strategico e Cittadella, Università metropolitana, Asse del Po, Politiche per i grandi eventi, Politiche per l'attrazione dei talenti 4.6.2.La Trasformazione: Politiche per l'efficienza energetica, Distretto aerospaziale, Piattaforma per l'infomobilità, Trasformazione dell'area Mirafiori, Politecnico:Piano strategico e Cittadella, Politiche per l'attrazione dei talenti. PARTE V:IL TERRITORIO PIEMONTESE ED IL POTENZIAMENTO DELLA CONOSCENZA E DEI POLI DI INNOVAZIONE 5.POLITICHE NAZIONALI E STRATEGIE REGIONALI PER PROMUOVERE LA R&S E L'INNOVAZIONE 5.1.L'importanza della dimensione spaziale dell'innovazione e lo sviluppo di politiche coerenti per promuovere l'innovazione nelle regioni 5.2.La situazione critica dell'Italia nel processo di decentramento per fare della politica regionale per l'innovazione una realtà 5.3.Le politiche nazionali a sostegno dell'innovazione nelle regioni 5.3.1.L'innovazione è un caposaldo del Programma Nazionale di Ricerca (PNR) italiano, ma le risorse statali destinate all'innovazione nelle imprese sono poche 5.3.2.Dal 1998 al 2001 le regioni italiane hanno realizzato iniziative per lo sviluppi regionale opportunistiche 5.4.Le strategie regionali 5.4.1.II governo regionale è stato coerente nel passaggio dalla visione del piano all'attuazione pratica 5.4.2.II governo regionale ha adottato un approccio da stakeholder 5.4.3.Individuazione da parte del governo regionale di una serie di progetti di successo 5.4.4.II Programma della Ricerca e la sua immagine pubblica non chiara in merito ad attività di grande risonanza e visibilità 6.LA TRADIZIONE MANIFATTURIERA TORINESE ED I PROTOSISTEMI REGIONALI STRATEGICI 6.1.II tessuto produttivo piemontese ed i protosistemi 6.2.I protosistemi strategici: beni strumentali, mezzi di trasporto, design e progettazione 6.2.1 Beni strumentali 6.2.2 Mezzi di trasporto 6.2.3 Design e progettazione 6.3.ICT ed elettrotecnica 6.4.La tradizione manifatturiera torinese si compone di importanti sottosistemi 6.5.Torino e la manifattura CONCLUSIONI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI |
Bibliografia: | •Associazione Torino Internazionale (2000), II Piano strategico della città. •Associazione Torino Internazionale (2004), Piano strategico dell'area metropolitana di Torino, direzioni e obiettivi. •Barella D., Buran P., Zeppetella P. (2010), Il Piemonte sud-occidentale come territorio di progetto, in S. Conti (a cura di), Nord regione globale. Il Piemonte, Bruno Mondadori, Milano, pp. 237-53. •Barella D., Zeppetella P. (2008), I quadranti del territorio piemontese: le prospettive del Sud-Ovest, IRES Piemonte,Torino, anche in http://213.254.4.222/cataloghi/pdfìres/709.pdf. •Barlassina A. (2009), Nasce il polo della chimica sostenibile, Tribuna Novarese, Luglio, pag. 14. •Becattini G. (2000), Il distretto industriale. Un nuovo modo di interpretare il cambiamento economico, Rosenberg & Sellier, Torino. •Canegallo C. (2008), Polo tecnologico. 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