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Il lago di Pergusa, Raptus Proserpinae, a Enna : la trasformazione paesaggistica del lago attraverso l'analisi documentaria, cartografica e iconografica

Antonio Aveni

Il lago di Pergusa, Raptus Proserpinae, a Enna : la trasformazione paesaggistica del lago attraverso l'analisi documentaria, cartografica e iconografica.

Rel. Laura Antonietta Guardamagna. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio, 2009

Abstract:

Tra i luoghi della Sicilia ve ne sono parecchi di grande bellezza e tra questi credo di poter dire che il Lago di Pergusa rappresenta, se non altro per il mito che lo identifica e per tutte le vicissitudini antiche e recenti che lo hanno interessato, un sito particolarmente affascinante da un punto di vista paesaggistico.

Naturalmente il fatto di lavorare alla Provincia di Erma ed in particolare nell'Ufficio di Pianificazione territoriale e gestione delle Riserve naturali, mi pone in una condizione privilegiata rispetto a tutti gli aspetti tematici inerenti sia al paesaggio che in particolare alla Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa, di cui siamo l'ente gestore. Devo dire che inizialmente seppure cercassi di individuare un argomento di tesi, capace di unire le competenze del mio lavoro con quelle degli studi universitari sul paesaggio, nonostante vari tentativi, non riuscivo a focalizzare l'attenzione su un argomento in grado di coniugare le due parti in modo da rappresentare un excursus convincente, qualcosa di originale e nel contempo proponibile.

E' stato solo dopo una visita all'archivio di stato di Erma, per altre ricerche, che casualmente - anche se nella filosofia orientale il caso non esiste - ho trovato lo stimolo iniziale. La strada da percorrere. Una sezione del catasto borbonico riferita alle contrade del lago di Pergusa, riportava quale tipologia colturale prevalentemente descritta la voce "vigneto ordinario". A quel punto pensai che quel paesaggio, a me molto noto, doveva aver fatto notevoli cambiamenti nei secoli: non riuscivo infatti ad individuare alcun vigneto, in atto coltivato, in tutto il bacino geografico della conca pergusina. Fu esattamente in quel momento che mi resi conto di poter riunire materiali diversi nella qualità (atti, catasti, cartografie etc.) e nel tempo (comprendenti un arco temporale che va dal XVII secolo in poi) lì individuati, e non solo, con la mole di studi, ricerche e quant'altro in possesso presso l'ufficio, in modo tale che, confrontandoli e stratificandone i contenuti, ne uscisse fuori l'aspetto dello studio del paesaggio che mi ha da sempre affascinato più di ogni altro, ossia l'analisi storica dei luoghi. L'idea di capire com'era questo sito e soprattutto attraverso quali vicende si è trasformato il suo paesaggio, inteso nell'accezione più comune del termine e comprendente sia gli aspetti fisico naturali, che quelli antropici, sociali e storici, costituiva la spinta propulsiva verso l'acquisizione di sempre maggiori informazioni.

Attraverso la comprensione di rutti questi documenti è ragionevolmente possibile ricostruire una sorta di memoria della continua trasformazione di questo paesaggio. I documenti storici, infatti, sia cartografici che archivistici, conservano tutte le notizie circa la quantità e la qualità dei segni lasciati dall'uomo sul territorio, e ciò costituisce patrimonio imprescindibile per la comprensione attuale dei luoghi e per la pianificazione futura degli spazi in essi stessi contenuti.

Cominciò in questo modo la ricerca di tutto ciò che attenesse alle vicende del lago di Pergusa, di tutti i materiali e le fonti in cui si sarebbe potuto reperire anche la più piccola informazione utile a descriverne il paesaggio ed infine, last but not least come dicono gli inglesi, la ricerca di qualcosa di sconosciuto, più remoto possibile, mai prima d'ora descritto.

Il resto viene da sé. Man mano che andavo avanti mi si aprivano nuovo orizzonti e mi si materializzava, con un "ordine" assolutamente imprevedibile, come vuole la scienza per le cose del mondo, un intreccio di dati che si riferivano ad un preciso evento legato allo spazio (il luogo di riferimento) e al tempo (il periodo storico in cui si inseriva). La tesi si sviluppa attraverso quattro fasi.

La prima fase è quella di inquadramento generale del sito, inteso sia dal punto di vista territoriale che paesaggistico, ivi compresi gli aspetti naturali, antropici e insediativi: ne vengono individuate le origini e le vicende che lo hanno caratterizzato, intrecciando fonti scientifiche e conoscenze bibliografiche di riferimento, in grado di delinearne la storia fino ai nostri giorni. Si inserisce all'interno di questo capitolo l'introduzione relativa alle fonti letterarie, peraltro di grande qualità, dedicando, ovviamente, largo spazio al mito di Proserpina/Persefone (o Cerere/Kore), molto noto alle popolazioni locali, ma forse poco utilizzato come alcuni vorrebbero fosse all'esterno dei confini geografici di riferimento.

Secondariamente il percorso della tesi si sviluppa nella direzione della ricerca storica. Vengono infatti analizzate tutte le fonti all'interno delle quali risultano essere contenute informazioni relative al lago di Pergusa, alla sua storia e alla sua trasformazione nello spazio (trasformazioni morfologiche e comprensoriali) e nel tempo (vicende naturali e antropiche succedutesi). Grande rilievo assume, in particolare, la ricerca effettuata attraverso il raffronto di tutte le rappresentazioni cartografiche del sito, desunte dalla cartografia siciliana di riferimento, nonché l'individuazione delle iconografie rappresentanti alcune vedute del lago in diverse epoche.

Quindi, attraverso un minuzioso sforzo di lettura della bibliografia esistente, è stata effettuata una ricerca relativa alla descrizione del sito attraverso le parole dei viaggiatori del passato, riportando per ciascuno di essi, in modo assolutamente fedele, la trascrizione di quanto riferito.

A ciò si aggiungono lo studio e l'interpretazione delle fonti catastali conosciute e rispettivamente rappresentate dal Catasto Borbonico, risalente all'anno 1844 e al primo impianto del Catasto moderno, datato 1930; in questi documenti infatti sono contenute preziose informazioni sugli aspetti colturali e insediativi dei secoli XIX e XX che, come vedremo, forniscono il motivo per un'interpretazione che permette di recuperare alcuni frammenti del paesaggio antico.

Grazie ad alcune ricerche presso l'archivio di stato, inoltre, è stato possibile reperire atti privati, anch'essi ricchi di informazioni, la cui lettura è risultata appassionante, se non altro per lo sforzo interpretativo dei documenti, a volte scritti in modo promiscuo utilizzando la lingua italiana, quella latina, oltre ad alcune locuzioni locali. Infine nella terza parte della tesi vengono effettuate le considerazioni che scaturiscono dal confronto critico del materiale analizzato, accompagnando il lettore verso una ricostruzione paesaggistica, atta a delineare le trasformazioni diacroniche del territorio interessato. In particolare sono qui individuati tre periodi di tempo che hanno caratterizzato le trasformazioni del lago di Pergusa e precisamente quello che arriva fino all'inizio del XX secolo, quello della bonifica risalente agli anni '30 ed infine le vicende recenti, legate alla comparsa dell'autodromo e quindi alle azioni antropiche e alle vicende esogene che costituiscono, per qualità e quantità, la parte più pregnante della trasformazione territoriale.

Segue un'appendice rappresentata dall'indice delle figure inserite all'interno della tesi, una ricca bibliografia consultata a livello locale, e non solo, ed ancora le tavole grafiche realizzate a supporto del lavoro svolto e finalizzate alla comprensione dello studio paesaggistico effettuato.

Relatori: Laura Antonietta Guardamagna
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GC Cartografia, topografia
U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1364
Capitoli:

Premessa 5

PARTE PRIMA

1.1 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE

1.1.1 - Elementi amministrativi e geografici 8

1.1.2- Descrizione del comprensorio 9

1.1.3 - Aspetti meteo climatici 10

1.1.4 - Aspetti demografici e folcloristici 14

1.2 - IL MITO E LA LETTERATURA CLASSICA DI RIFERIMENTO

1.2.1 - Il Lago di Pergusa e il mito di Proserpina 15

1.2.2 - Pergusa nelle fonti letterarie 17

1.3 - ORIGINE E STORIA DEL LAGO DI PERGUSA

1.3.1 - Origine del lago 21

1.3.2 - La storia recente 22

1.4 - INQUADRAMENTO PAESAGGISTICO ATTUALE DEL SITO

1.4.1 - Premessa 26

1.4.2 - Regime vincolistico 26

1.4.2 - Assetto idro - geologico 27

1.4.3 - Descrizione agro - forestale 28

1.4.4 - Inquadramento fioro - faunistico 29

1.4.5 - Descrizione dei valori archeologici, architettonici e culturali 31

1.4.6 - Descrizione del paesaggio attraverso l'uso del suolo 33

PARTE SECONDA

2.1 - IL LAGO DI PERGUSA NELLA CARTOGRAFIA STORICA DELLA SICILIA 35

2.2 - FONTI ARCHIVISTICHE NOTARILI 41

2.3 - IL CATASTO BORBONICO 47

2.4 - ICONOGRAFIE E IMMAGINI DEI VIAGGIATORI DEL PASSATO ... 64

2.5 - TESTIMONIANZE DESCRITTIVE DEI VIAGGIATORI DEL PASSATO

2.5.1 - I viaggiatori e il Grand Tour 73

2.5.2 - Il Seicento e il Settecento 74

2.5.3-L'Ottocento 75

2.5.4 - Il Novecento 78

2.6 - FONTI DI SCRITTORI E STORICI LOCALI 79

PARTE TERZA

3.1 - SULLA PROPRIETÀ' DEL LAGO DI PERGUSA

3.1.1 - Le vicende storiche della proprietà 83

3.2 TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO AGRARIO E NATURALE

3.2.1 - Premessa metodologica 84

3.2.2 - Modificazioni del paesaggio agrario e naturale 84

3.2.3 - La coltivazione antica della vite in Sicilia 88

3.2.4 - La coltivazione del lino e della canapa 89

3.3 TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO ANTROPICO

3.3.1 - Premessa metodologica 91

3.3.2- La bonifica del lago 91

3.3.3 - L'Autodromo 95

3.3.4 - Trasformazioni infrastnitturali e insediative 97

CONCLUSIONI 103

PARTE QUARTA

BIBLIOGRAFIA 105

INDICE DELLE FIGURE 108

Bibliografia:

PARTE PRIMA

� Rocco Lombardo, Maria Serrafiore a cura di, Da Castrogiovanni a Enna -Viaggiando tra brani d'autore e cartoline d'epoca, Comune di Enna, 1996;

� Laura Sadori, The Postglacial record of environmental history from Lago di Pergusa, Sicily, in workshop meeting of the Holocene Commission held during the XV INQUA Congress at Durban, South Africa, in August 1999 Turpin, Letchworth 2001, voi. 11, n° 6(135 p.) (1 p.1/2);

� Carmelo G. Severino, Enna la Città al centro, Gangemi Editore, Roma 1996;

� Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Enna, Henna tra storia e arte, Ila Palma 1985;

� Paolo Vetri, Storia di Enna, Editrice Ila Palma, Palermo, Sao Paolo 1978;

� Vincenzo Littara, Storia di Enna, introduzione, trascrizione e traduzione a cura di Valentina Vigiano, Edizioni Lussografica, Caltanissetta 2002;

� Paolo Militello, L'isola delle carte (Cartografie della Sicilia in età moderna), Franco Angeli Editore, Milano 2004;

� Geografia della Sicilia (alla' fine del XIX sec), La Provincia di Enna, ristampa di una pubblicazione del 1893 ritrovata recentemente, Edizioni Aesse, Santa Maria di Licodia (CT) 2000.

PARTE SECONDA

Paragrafo 2.1 - La cartografia storica della Sicilia

� Eliana Dufour, Antonio La Gumina, Imago Siciliae: Cartografìa storica della

Sicilia 1420/1860, Domenico Sanfilippo Editore, Catania 1998.

Paragrafo 2.3 - Catasto borbonico

� Enrico Caruso, Alessandra Nobili (a cura di), Le Mappe del Catasto Borbonico di

Sicilia, Regione Siciliana Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Ambientali e

della Pubblica Istruzione, Palermo 2001.

Paragrafo 2.4 - Immagini dei viaggiatori del passato

� Jean Claude Richard de Saint Non, Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile, Impr. Clousier, Paris, 1782, ristampa anastatica, Edizioni Scientifiche italiane, Napoli 1981;

� Jean Houel, Settecento siciliano. Immagine e immagini nel viaggio, Editore Lussografica, Caltanissetta 2002;

� Russel Gorge, A tour through Sicily, in theyear 1815, Sherwood, Neely and Jones, London, 1819;

� Ormonde John d'Ossay, An autumn in Sicily, Hodges and Smith, Grafton, Dublin 1850;

� Gastone Vuillier, La Sicilia impressioni del presente e del passato, Edizioni Grifo, Palermo 1995.

Paragrafo 2.5 - Testimonianze descrittive dei viaggiatori del passato

� Cristiane Garnero Morena a cura di, 77 paesaggio siciliano nei documenti dei voyageurs, Edizioni Grifo, Palermo 1997;

� Jacques Philippe d'Orville, Sicula quibus Siciliae veteris rudera, additìs antiquitatum tabulis, Amsterdam, 1769;

� Abba Giuseppe Cesare, Da quarto a Volturno - Noterelle d'uno dei Mille, Edi/Cigno Roma 1982;

� Gustavo Chiesi, La Sicilia illustrata nella storia nell'arte nei paesi, Edoardo Sonzogno Edizioni Milano, 1892;

� Gastone Vuillier, La Sicilia impressioni del presente e del passato, Edizioni Grifo, Palermo 1995;

� Gustavo Strafforello, La Patria, Geografìa dell'Italia, Sicilia, Torino 1893;

� Simond Daniel, Sicilia, Edizioni Salvatore Sciacca, Caltanissetta Roma, 1956.

� Salvo Di Matteo, Salvo Di Matteo, Viaggiatori stranieri in Sicilia, ISSPE Istituto siciliano di studi politici ed economici, Palermo, 1999

Paragrafo 2.6 - Fonti e scrittori storici locali

� Frate Vincenzo Lo Menzo, Descrizione storico topografica della regia città di Castrogiovanni, originale manoscritto, Biblioteca Comunale di Enna;

� Vito Amico, Dizionario tipografico della Sicilia, Pietro Morbillo, Palermo 1855;

� Can. Giuseppe Alessi, Descrizione fisico mineralogica di Enna, ora detta Castrogiovanni, Catania 1824;

� Lauria Francesco Potenza, Sul lago Pergusa di Catsrogiovanni, Officio tipografico Lo Bianco, Palermo 1858;

� Paolo Vetri, Storia di Enna, Volumi I e II, Editrice Ila/palma, Palermo 1978;

� Francesco Lanza, Storie e terre di Sicilia e altri scritti inediti e rari, Salvatore Sciacca Editore Palermo 1953;

� Alfredo De Agostino, Studi sulla topografia di Henna, Firenze, 1942;

� Paolo Orsi, Studi preliminari sulla topografia dell'antica Enna, in atti della Reale Accademia dei Lincei capitolo Vili del volume VII, ristampa anastatica a cura dell'Archeoclub d'Italia sede di Enna.

PARTE TERZA

� Lionella Scazzosi, Leggere il paesaggio, Gangemi Editore, Roma 2002;

� Giuseppe Losito, Strumenti di base per lo studio delle trasformazioni territoriali: le fonti cartografiche e le informazioni storiche, Politecnico di Bari 2005;

� Boriani, Bortolotto, Palo, Sangiorgio, Scazzosi, La cartografia storica per le analisi paesistico - territoriali, Politecnico di Milano 2004;

� Picchiotti A. et al., (2002), Cartografìa storica per lo studio dell'evoluzione dei caratteri fisici ed antropici del territorio rurale, Atti della VI Conferenza Nazionale ASITA, Perugia, 5-8 novembre 2002, Volume 2.

� Corna, De Waelw, Di Grgorio, Ferrucci, Pala, Trasformazione del paesaggio nella

piana costiera di Pula (Sardegna SW) nell 'ultimo secolo, Dipartimento di Scienze

della Terra Università di Cagliari, anno 2003;

� Corticelli S., Campiani E., Sperimentazione per l'aggiornamento della carta

dell'uso del suolo, Atti della V Conferenza nazionale ASITA, Rimini 9-12 ottobre

2001;

� Castiglioni Benedetta, Ferrarese Francesco, L'evoluzione del paesaggio antropico: gli insediamenti e l'uso del suolo, estratto da Montello a cura di Benedetta Castiglioni, Museo di Storia Naturale e Archeologia, Montebelluna, 2005.

Tavole:

Tavola N. 1 - Inquadramento territoriale e paesaggistico

Tavola N. 2 - Cartografia storica e documentazione

Tavola N. 3 - Trasformazione del paesaggio rurale e antropico

Tavola N. 4 - La Riserva naturale

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