Utilizzo di malta bicomponente per le applicazioni di backfilling in scavi meccanizzati con TBM scudata.

Lo studio in esame si articola in tre fasi principali: macchine da scavo e tecniche di backfilling con focus sull’utilizzo della malta bicomponente; casi studio nei quali è stata adottata la tecnologia ; infine studio sperimentale di alcuni mix design di malta bicomponente approfondendone la caratterizzazione meccanica. Il sistema di backfilling con bicomponente è diventato il metodo più utilizzato per colmare il gap che si crea durante l’avanzamento della macchina da scavo. Esso si basa sul mix di due fluidi, una malta a base di cemento (componente A) e un accelerante (componente B), che fluiscono attraverso separate condotte dalla stazione di dosaggio alla coda della macchina dove sono miscelate pochi centimetri prima degli ugelli. La turbolenza indotta consente di ottenere il giusto mix che gelifica in pochi secondi. Premesso il basso livello di standardizzazione nel campo delle prove sulla bicomponente, le procedure largamente utilizzate ed accettate dai committenti devono garantire che la componente A risulti facilmente pompabile, stabile e preservi la sua lavorabilità e che la bicomponente (componente A+B) in pochi istanti acquisisca una resistenza sufficiente. Prove di densità, viscosità, bleeding, gel time, prove penetrometrche, prove con pressa e prove di taglio sono state eseguite. Il variare di certi parametri, come la quantità di polimero o la percentuale di accelerante all’interno del mix oppure la procedura di miscelazione influenzano le performance del prodotto finale.