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USO DEL FORMATO OMX PER LA CODIFICA E LA MANIPOLAZIONE DI MATRICI ORIGINE/DESTINAZIONE = USE OF THE OMX FORMAT TO CODE AND TO WORK ON ORIGIN/DESTINATION MATRICES

Michela Corradin

USO DEL FORMATO OMX PER LA CODIFICA E LA MANIPOLAZIONE DI MATRICI ORIGINE/DESTINAZIONE = USE OF THE OMX FORMAT TO CODE AND TO WORK ON ORIGIN/DESTINATION MATRICES.

Rel. Marco Diana, Francesco Paolo Deflorio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2018

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Abstract:

Nel 2013 un gruppo di professionisti attivi nel settore dei trasporti, creò un nuovo formato libero per l’archiviazione di dati di tipo matriciale con il nome Open Matrix (OMX). Questa specifica, che riprende molto delle caratteristiche del già affermato formato HDF5, permette di memorizzare, attraverso una struttura definita “ad albero”, più matrici in unico file, a patto che abbiano tutte la stessa dimensione, accompagnate dai relativi metadati e da una “mappa dell’indice”, per l’associazione dei codici di zona alle righe/colonne. La sua implementazione è risultata utile, agli occhi dei suoi sviluppatori, in quanto i formati sino a quel momento esistenti presentavano tutti delle grosse carenze quando utilizzati per il salvataggio delle matrici di trasporto. Ai file OMX è possibile accedere attraverso alcuni software di pianificazione dei trasporti, che ne supportano il formato, oppure grazie ai più comuni linguaggi di programmazione. Esiste, inoltre, un pratico visualizzatore, dal nome “OMX Viewer”, che permette di aprire i file OMX e di esplorarne il contenuto. Il presente lavoro ha, quindi, l’obiettivo di analizzare questo formato libero, valutarne gli aspetti positivi e negativi a confronto con un formato dalle opposte caratteristiche come il MAT, formato proprietario di MATLAB. Questo sia per quanto riguarda il salvataggio dei dati, determinando lo spazio di memoria occupato nel calcolatore, sia per quanto riguarda l’accessibilità e la manipolazione dei dati immagazzinati, valutando l’onere computazionale e i tempi di esecuzione dei listati di comando. I risultati pubblicati sul sito dell’Agenzia della Mobilità Piemontese (AMP), riguardanti l’Indagine sulla Mobilità delle persone e sulla Qualità dei trasporti (IMQ) effettuata sul territorio piemontese nel 2013, hanno permesso di avere a disposizione una quantità abbastanza rilevante di informazioni da memorizzare e manipolare. Mentre, tra i diversi linguaggi di programmazione supportati da OMX, si è scelto di utilizzare Python per le elaborazioni proposte. Attraverso degli script Python sono, quindi, stati creati i file OMX per le matrici origine/destinazione dell’indagine IMQ. In particolare, essendo redatte sulla base di due diverse zonizzazioni (una per le 208 zone campionarie più una zona definita “esterno” e una per 5 macro-aree), necessariamente i file OMX prodotti sono risultati due: il primo contenente le matrici 5x5; il secondo quelle 209x209. Analogamente, con un due listati MATLAB, si sono creati i corrispondenti file MAT di confronto. Le successive manipolazioni hanno interessato solamente i due file con la suddivisione per zone campionarie, poiché di maggiori dimensioni. Nello specifico, le elaborazioni proposte hanno riguardato: la determinazione del flusso tra una coppia di zone; il calcolo del flusso totale prodotto/attratto da una zona; l’estrazione di parte della matrice; l’aggregazione dei risultati sulla base di un attributo territoriale; l’ottenimento di informazioni di sintesi, come la percentuale di scelta del mezzo pubblico. Il software QGIS è stato impiegato come interfaccia per la visualizzazione grafica di alcuni risultati ottenuti.

Relatori: Marco Diana, Francesco Paolo Deflorio
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 203
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8538
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