polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Il recupero della borgata di Cantoncello in Valchiusella: il cantiere didattico come strumento per la riattivazione dell’antica distilleria

Alessandro Ferro

Il recupero della borgata di Cantoncello in Valchiusella: il cantiere didattico come strumento per la riattivazione dell’antica distilleria.

Rel. Daniele Regis. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2018

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (147MB) | Preview
[img] Archive (ZIP) (Documenti_allegati) - Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (162MB)
Abstract:

Nelle vallate che compongono l’arco alpino sono presenti moltissimi nuclei rurali sparsi, indicatori di una precisa economia dedita all’agricoltura e alla pastorizia, che al giorno d’oggi vanno perdendo la loro principale finalità a causa del lento declino dell’attività agraria di montagna1.

Tuttavia la perdita della funzione originaria di questi insediamenti concede nuove opportunità per nuovi utilizzi nuove attività.

Lo scopo di questa tesi è la definizione di una proposta progettuale per il recupero di un nucleo rurale d’alta quota: il borgo di Cantoncello nell’alta Valchiusella. La borgata è in gravi condizioni di degrado e necessita di numerosi interventi di recupero e di consolidamento.

In particolare l’obiettivo principale del progetto è la riattivazione dell’antica distilleria di genziana,

attualmente in stato di rudere, attraverso la costituzione di un cantiere didattico.

Si è optato per questa scelta progettuale in quanto questo nuova tipologia di interventi permette non solo di approfondire le tecniche costruttive tradizionali, ma ricrea anche quel senso di comunità tipico che ha caratterizzato gli insediamenti rurali per secoli.

Prima di poter procedere con le operazioni di progetto, è stato fondamentale approfondire le diverse dinamiche e le caratteristiche morfologiche del contesto della valle: utilizzando risorse come il Piano Paesaggistico della Regione Piemonte, i dati messi a disposizione dal Geoportale

della Regione, ed utilizzando il software QGIS è stato possibile delineare tutti gli aspetti naturali

(bande altimetriche, uso del suolo, esposizione e pendenza dei versanti) che caratterizzano la vallata.

Successivamente si è passato ad esaminare in maniera più approfodita il patrimonio architettonico di Cantoncello: le analisi sulla borgata si sono incentrate sulla definzione delle diverse tipologie architettoniche e sulle diverse componenti dei vari fabbricati rurali.

Considerando poi le disposizioni indette dal “Piano di sviluppo locale -Gal Valli del Canavese”, che hanno come obiettivo la costruzione di nuove reti sentieristiche a tema incentrate sul recupero del patrimonio storico, si è deciso creare dei nuovi percorsi che puntassero sul miglioramento dei collegamenti tra Cantoncello ed il resto della valle. Utilizzando nuovamente QGIS, sono stati

definite due nuove vie escursionistiche che coinvolgono tre dei principali sentieri storci della valle (due dei quali ricchi di incisioni rupestri preistroriche) e che hanno in Cantoncello un punto di sosta e di passaggio strategico.

Nei capitoli finali della tesi vengono poi approfondite le dinamiche e le caratteristiche del cantiere didattico: dopo aver delineato un nuovo masterplan di progetto che prevede la realizzazione di diverse strutture per l’accoglienza all’interno della borgata, sono stati analizzati i diversi casi che sono stati applicati in passato in Italia.

In seguito è stato redatto un manuale di buone pratiche di recupero architettonico. In questo elaborato vengono approfondite le diverse tecniche costruttive da utilizzare durante il cantiere: in particolare sono state introdotte sia tecniche per il recupero dei fabbricati esistenti (che prevedono l’utilizzo di materiali tradizionali come il legno e la pietra) sia interventi volti alla costruzione di nuovi fabbricati, incentrati sull’utilizzo dei materiali edili derivati dalla canapa, materiale molto diffuso

anticamente nelle valle.

Nell’ultimo capitolo vengono infine descritte le diverse operazioni di cantiere finalizzate alla costruzione della nuova distilleria.

Questo progetto per un cantiere didattico all’interno di un borgo abbandonato permette di recuperare l’edifcato in modo unitario secondo precise direttive. Inoltre la riattivazione di un’attività storica come quella della distilleria utilizzando il legno e materiali innovativi (ma comunque di matrice locale come la canapa) permette di realizzare un’architettura che non contrasta con lo

spirito del luogo e del contesto alpino.

Per ulteriori informazioni contattare:

Alessandro Ferro, mail alessandro017312@gmail.com

Relatori: Daniele Regis
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 229
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione
A Architettura > AO Progettazione
A Architettura > AP Rilievo architettonico
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8320
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)