polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Slow Strain Rate Testing of advanced metal alloys in liquid lead doped with tellurium

Federico Mencarelli

Slow Strain Rate Testing of advanced metal alloys in liquid lead doped with tellurium.

Rel. Monica Ferraris. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare, 2025

[img] PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (51MB)
Abstract:

Con l’avanzare dello sviluppo dei reattori veloci raffreddati a piombo di Generazione IV (LFR), garantire l’integrità meccanica dei materiali strutturali in ambienti severi è essenziale, soprattutto in scenari incidentali con rilascio di prodotti di fissione. Una problematica rilevante è l’infragilimento da metallo liquido (LME), fenomeno in cui un metallo liquido induce una transizione da comportamento duttile a fragile nelle leghe strutturali. Questa tesi analizza la suscettibilità della lega ferritica formante allumina Fe10Cr4Al (10-4) all’infragilimento da metallo liquido, esposta a piombo fuso contaminato con tellurio (Te), un prodotto di fissione critico. Sono stati condotti test a bassa velocità di deformazione (SSRT) su provini 10-4 in un intervallo di temperature, velocità e concentrazioni di Te, utilizzando campioni intagliati e non. A scopo comparativo, anche l’acciaio inossidabile 316L è stato testato in condizioni simili. Le analisi SEM/EDS sui campioni 10-4 mostrano che l’infragilimento è più marcato nei provini intagliati, dove la concentrazione di tensione danneggia l’ossido protettivo superficiale, favorendo il contatto tra fase liquida e solida. L’infragilimento maggiore si osserva a concentrazioni intermedie di Te (circa 0.3~wt%), dove prevalgono fratture fragili. La duttilità si recupera alla concentrazione più alta (1.2~wt%) grazie alla formazione di una soluzione sovrasatura e di composti ricchi in Te, che riducono la bagnabilità o l’interazione tra le fasi. Inoltre, non si osservano effetti di infragilimento nei provini non intagliati a basse velocità, suggerendo che una deformazione più lenta preservi l’integrità dell’ossido e favorisca la formazione di precipitati protettivi contro la penetrazione del metallo liquido.

Relatori: Monica Ferraris
Anno accademico: 2025/26
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 77
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-30 - INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE
Ente in cotutela: KUNGLIGA TEKNISKA HOGSKOLAN (ROYAL INSTITUTE OF TECHNOLOGY) - SCI (SVEZIA)
Aziende collaboratrici: KTH Royal Institute of Technology
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/37330
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)