Martina Nata
A Blueprint for Ingria’s Revival. Home working as a strategy to face the depopulation of internal areas.
Rel. Anna Osello, Laura Fiorino. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2024
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- Tesi
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Abstract: |
Strumenti e metodi per l'home working nella progettazione sostenibileLa pandemia di Covid-19 ha avuto un profondo impatto non solo sul mondo del lavoro, ma anche e soprattutto sui rapporti tra vita lavorativa e vita privata. Inoltre, il sovrappopolamento e la carenza di aree verdi hanno messo in discussione la qualità e lo stile di vita delle città, che fino al 2020 sembravano essere intoccabili. Per questi motivi, per quasi un secolo, le aree interne di tutti i Paesi hanno assistito a un ininterrotto spopolamento a favore dei centri urbani. Questo incessante flusso migratorio ha comportato ovviamente da un lato città sempre più grandi e sempre più inquinate, e dall’altro, allo stesso tempo, località interne che perdono i loro patrimoni architettonici, storici e culturali. Si sono persi perciò, e continuano tutt’ora a perdersi, non solo tessuti sociali, economie locali e tradizioni, ma anche tutte le infrastrutture che un insediamento abitativo richiede. Grazie all’avanzamento delle tecnologie e internet, alla diffusione del lavoro da remoto e al ripensamento della vita cittadina, quelle aree interne sono state riscoperte, dimostrando di possedere un capitale umano e territoriale completamente sottovalutato, in modo particolare all’indomani della pandemia. Lavorare da remoto, e quindi non necessariamente in ufficio, ha permesso infatti ai lavoratori di riscoprire e rafforzare il rapporto con la natura, di migliorare la propria qualità di vita e di dare una seconda possibilità a località ormai considerate senza speranza, allontanandosi così dalla frenesia della città e dal suo ambiente sempre più insalubre. Con il sostegno dei fondi del progetto NODES, questa tesi vuole fornire un esempio di come il lavoro da remoto possa essere un’ottima strategia per fronteggiare lo spopolamento di questi territori. Il lavoro si concentra nello specifico su un edificio abbandonato nel cuore di Ingria, uno dei comuni della Valle di Soana in provincia di Torino e che più di tutti ha sofferto il declino demografico e il conseguente declino economico. Il riuso di una struttura vernacolare esistente pone una serie di ragionamenti, sfide e opportunità che sono sempre più centrali in un contesto di architettura sostenibile. Sono i comuni e i lavoratori preparati per questo nuovo mondo del lavoro? Sono le tecnologie moderne pronte a dialogare con le soluzioni e strategie tradizionali? |
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Relatori: | Anna Osello, Laura Fiorino |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 255 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/34129 |
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