Implementazione degli impianti di captazione di aria contenente solventi = Implementation of air containing solvents capturing systems

In Europa, l'industria costituisce una delle maggiori fonti di inquinamento, generando una rilevante porzione delle emissioni in atmosfera e negli ecosistemi acquatici, producendo ingenti quantitativi di rifiuti, esaurendo le risorse a disposizione e provocando notevoli rischi anche alla salute umana. Nel 2023, in Italia, le sole emissioni di composti organici volatili provenienti dal settore industriale ammontavano a circa 867,96 kt, secondo il Centro EMEP Centre for Emission Inventories and Projection. Di queste, il solo settore manifatturiero contribuiva con 9 kt. Per i motivi sopra esposti, l’impatto dell’industria sull’ambiente è stato oggetto di legislazione europea. Il principale motore normativo che l’UE ha individuato per il miglioramento delle prestazioni industriali è l’entrata in vigore di un sistema di autorizzazioni ambientali. Per quanto riguarda lo stato italiano, il Decreto Legislativo 152/06 è la più importante legge in materia ambientale; applica gli standard europei e disciplina le licenze, tra cui l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Alla luce delle richieste della normativa europea ed italiana, l’elaborato in questione delinea un'analisi dettagliata e concreta delle azioni intraprese per la miglioria del Piano di Gestione Solventi (P.G.S.), presso lo stabilimento EssilorLuxottica a Lauriano, in provincia di Torino. Il progetto di tesi è stato sviluppato seguendo le richieste del Piano Gestione Solventi, lo strumento in uso per il computo dei Composti Organici Volatili emessi in atmosfera, normato dall’Autorizzazione Unica Ambientale, ed intervenendo sui diversi fattori che lo compongono. Il P.G.S. consta, infatti, di due macro-sezioni, una riguardante gli input nel ciclo produttivo e una riguardante i relativi output di prodotti contenenti solventi. Pertanto, il lavoro è stato incentrato su due principali obbiettivi: la ricerca di soluzioni per diminuire l’uso di composti organici volatili (C.O.V.) immessi nel processo di produzione e l’incremento della portata dell’impianto di trattamento dell’aria in uscita dal sito produttivo, in modo da captare, convogliare e trattare al suo interno quanta più aria contenente C.O.V. possibile, prima dell’immissione in atmosfera. Questo è stato possibile mediante un’analisi dettagliata dello stato di fatto dello stabilimento, mirata ad individuare i processi responsabili della maggiore produzione di C.O.V. e le loro criticità. Successivamente, una stretta collaborazione con ditte esterne ha permesso di avviare progetti di miglioramento, volti ad ottenere una riduzione delle emissioni in atmosfera e delle emissioni diffuse: la sostituzione di prodotti contenenti C.O.V. con prodotti privi di solventi, l’aggiunta di condotti verso l’impianto del rotoconcentratore a zeoliti e l’installazione di macchinari per ridurre il contatto degli operatori con prodotti chimici contenenti solventi. Lo scopo ultimo è stato quello di ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative del personale, riducendo le emissioni diffuse in ambiente di lavoro, dimostrando l’efficacia dell’impianto di trattamento dell’aria e i benefici apportati nel bilancio del P.G.S. grazie agli interventi effettuati nello stabilimento.