COMPORTAMENTO A FATICA DI CONGLOMERATI BITUMINOSI CONTENENTI FIBRE DI RICICLO DA CORDE DA TENNIS ESAUSTE = FATIGUE BEHAVIOR OF BITUMINOUS CONGLOMERATES WITH RECYCLED FIBERS FROM EXHAUSTED TENNIS STRINGS

Lo smaltimento dei rifiuti plastici rappresenta, ormai, una problematica ambientale globale ad elevata criticità che richiede interventi mirati urgenti. Una delle sfide che i recenti anni hanno posto in essere è rappresentata dal possibile recupero di tali rifiuti all’interno dei materiali da costruzione. Tra i rifiuti di origine plastica più comuni, i sottoprodotti delle attrezzature sportive ne rappresentano un volume non trascurabile. In particolare, le corde da tennis esauste vengono accumulate notevolmente poiché, nel mondo, vi sono approssimativamente 87 milioni di tennisti che, regolarmente, cambiano le loro corde giunte a fine vita a causa della perdita graduale di tensione e flessibilità, con una conseguente perdita di prestazioni. Tali corde possono essere di diverso materiale, a seconda delle caratteristiche desiderate, tra cui nylon, poliestere, budello naturale, kevlar o una combinazione di questi. Le incordature hanno una lunghezza di circa 15 m e diametro variabile tra 1.10 e 1.30 mm. In linea con le attuali indicazioni della Circular Economy, l’indagine sperimentale oggetto della presente tesi si colloca all’interno di questo contesto, focalizzandosi sul possibile contributo che le corde da tennis esauste possono apportare sul comportamento a fatica e sulle proprietà di propagazione della fessura nei conglomerati bituminosi. Lo studio sperimentale ha previsto una prima fase di mix-design, per definire le caratteristiche compositive delle miscele bituminose oggetto della sperimentazione e il dosaggio ottimale delle fibre derivanti dalle corde da tennis esauste. Sono stati analizzati 3 quantitativi di fibre, 1.0%, 0.5% e 0.3% rispetto alla massa degli aggregati. Le miscele così ottenute sono state sottoposte a prove sperimentali per la determinazione della rigidezza (EN 12697-26 - Annex C), della resistenza a fatica (EN 12697-24) e della resistenza alla propagazione della fessura in configurazione SCB (EN 12697-44). Le prove per la determinazione della rigidezza sono state condotte a 10°C, 20°C e 30°C mentre le prove di fatica e SCB sono state effettuate a 10 °C. I risultati ottenuti sembrano confermare che l’utilizzo delle corde esauste da tennis come fibre all’interno dei conglomerati bituminosi possano effettivamente contribuire in maniera non trascurabile al miglioramento del comportamento a fatica e di resistenza alla propagazione della fessura.