Federica Moine
A misura di bambino : una ludoteca per l'ospedale infantile Regina Margherita.
Rel. Andrea Bocco, Elena Rainò. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2012
Abstract: |
In questa premessa vorrei riuscire a spiegare i motivi che mi ha fatto scegliere il tema di questa tesi. L’interesse per l'architettura ospedaliera e per il mondo dei piccoli è legato sia a esperienze personali sia all'interesse per le problematiche relative al rapporto tra il piccolo paziente e l'ambiente ospedaliere nella convinzione che gli spazi e più in generale le componenti fisiche influenzino e determinino la qualità delle relazioni. Spesso accade che gli spazi siano considerati divisi e indipendenti dalle attività svolte e dai bisogni reali di chi li vive generando ambienti staccati che comportano malessere e insoddisfazione. Lo sviluppo e la presenza di macchine sempre più complesse e specializzate, seppure utili ai fini dell'analisi, della prevenzione e della cura, ha contribuito nel corso del tempo alla crescente trascuratezza dell'ambiente e della sua progettazione alla luce di quelli che sono i bisogni concreti e le preferenze degli utenti. Negli ultimi anni però si è fatta strada l'esigenza di un tipo di progettazione più concentrata sulle persone; questa necessità si poggia sul più ampio concetto di umanizzazione ospedaliera che si riferisce ad una moltitudine di aspetti che caratterizzano il luogo di cura. Oltre a concepire una struttura più funzionale, l'umanizzazione passa attraverso la creazione dell'ambiente e alle sue articolazioni spaziali che da un lato facilitano le relazioni dei pazienti tra loro, con il personale e con i visitatori, e dall'altro incrementano il grado di accoglienza della struttura. Tecniche altamente sofisticate e l'applicazione di nuove terapie hanno portato ad un miglioramento delle possibilità terapeutiche ma ciò non toglie l'importanza del prendersi cura del bambino anche dal punto di vista psicologico. Lavorando alla stesura di questo lavoro mi sono resa conto di quanto questa tematica fosse complessa, di come le minime trasformazioni sociali possano determinare un cambiamento continuo; soprattutto ho capito quanto sia stato importante mettere insieme l'approccio progettuale con quello medico affinché si potesse delineare un progetto organico che conciliasse il linguaggio architettonico con la conoscenza di chi vive quotidianamente l'ospedale. Ho considerato un metodo diverso di affrontare la progettazione, un metodo che ha coinvolto in prima persona gli utenti utilizzatori dell'ospedale, in base alla convinzione secondo la quale essi sono gli interlocutori più prepara per fornire delle risposte qualitative per intervenire in modo adeguato. Quello che ho cercato di far emergere in questo lavoro è l'esigenza che gli spazi ospedalieri per i bambini differiscano da quelli per gli adulti in termini architettonico - ambientali affinché sia rivolta loro una particolare attenzione in campi progettuale; una progettazione mirata a ottenere spazi adatti al gioco. In tal senso questa tesi è stata articolata in quattro parti. La prima dedicata allo studio della psicoanalisi infantile ho considerato la condizione del bambino in ospedale la normativa in merito ai diritti del bambino, al servizi! scolastico ed altre attività complementari, all'importarla che rivestono il gioco e il disegno. Nella seconda parte ho provato a definire il concetto di umanizzazione dell'ambito ospedaliero individuando alcuni criteri utili ai fini progettuali. Ho messo poi a confronta alcune strutture pediatriche, presenti in Italia e in altri paesi d'Europa, che hanno attuato un intenso lavoro di umanizzazione sia per quanto riguarda i servizi assistenziali che per gli spazi architettonici, individuando in essi elementi innovativi e utili nella composizione del progetto. La terza area affronta il caso dell'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che sarà oggetto di studio e di analisi. Si collocherà in questa parte il processo di comprensione e rilievo delle varie zone contenute all'interno dell'organismo e di quelle strutture ad esso collegate. Nella parte finale affronterò la proposta progettuale,; cercherò di spiegare quello che è stato l'iter metodologico affrontato nella stesura del progetto della nuova ludoteca, il concept generale, l'area di progetto, i collegamenti con l'organismo ospedaliero, lo studio funzionale delle attività e degli spazi sia esterni che interni e l'uso del linguaggio cromatico e materico e dei suoi effetti nello spazio. L'obiettivo di questa tesi è stato quello di provare a progettare uno spazio a misura di bambino, una struttura capace di aiutare i bambini e ragazzi, che purtroppo malati devono affrontare quotidianamente un percorso difficile e faticoso. Il progetto prevede un ambiente pensato per affrontare le giornate, attraverso l'uso di attività ludiche specifiche. |
---|---|
Relatori: | Andrea Bocco, Elena Rainò |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AG Edifici e attrezzature per la sanità e l'assistenza U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2701 |
Capitoli: | Indice Introduzione Parte 1 Il bambino ospedalizzato 1.1 Il bambino in ospedale 1.2 Le carte dei diritti dei bambini 1.3 La normativa italiana; la scuola in ospedale e attività complementari 1.4 Come è nata la terapia del sorriso? 1.5 Ridere e i suoi benefici 1.6 Il gioco e il suo significato 1.7 L'importanza dei gioco per il bambino in ospedale 1.8 Il disegno Parte 2 L'ospedale "umano" 2.1 Verso l'umanizzazione dell'ospedale: 2.2 Esperienze di accoglienza e percorsi mirati al sostegno terapeutico. 2.2.1 Casi studio italiani - L'Ospedale dei Bambini Meyer a Firenze - Istituto Giannina Gaslini a Genova - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Roma - Ospedale dei bambini Vittore Buzzi a Milano - Azienda ospedaliere dì Padova - Ospedale Santa Chiara a Pisa - Ospedale Maurizio Bufalini Cesena 2.2.2 Casi studio europei - Ospedale per bambini Evelina a Londra in Inghilterra - Clinica pediatrica ad Aschau in Germania - Ospedale Necker-Enfants Malades di Parigi in Francia - Ospedale pediatrico Astrid Lindgren a Stoccolma in Svezia Parte 3 Analisi e studi per la proposta progettuale 3.1 Ospedale infantile Regina Margherita 3.2 Strutture di sostegno esterne all'ospedale 3.2.1 Casa Oz 3.2.2 Casa Ugi Parte 4 La proposta progettuale: a misura di bambino 4.1 Premessa 4.2 Iter metodologico e metaprogettuale 4.2.1 Valutazione delle aree di progetto 4.2.2 Concept progettuale 4.2.3 II progetto 4.2.4 Studio funzionale delle attività e degli spazi Conclusione Appendice - L’Architettura raccontata dai bambini: intervista ad alcuni bambini dell'ospedale Infantile Regina Margherita. - Commenti Indice delle figure Bibliografia Allegati |
Bibliografia: | Riviste - Alessandro Ciampi, Ospedale Pediatrico Meyer Firenze CSPE, Arca 240, Ottobre 2008, pagine 42-49 - Paul Finch, Light Touch: a new addition to St Thomas's Hospital, The Evelina Children's Hospital exploits space, light and co/our, Architectural Review 217-1299 maggio 2005, pagine 46-47 - Stefan Mueller Naumann, Pediatrie Clinic, Aschau, Germany, Industria delle Costruzioni, 42, Luglio 2008, pagine 68-70. - CSPE, Alessandro Ciampi, Pietro Savorelli, Polo pediatrico Meyer Firenze, Industria delle Costruzioni, 42, Luglio 2008, pagine 46-55 Libri - Fiorella Spinelli, Eva Bellini, Paola Bocci, Raffaella Fossati, Lo spazio terapeutico. Un metodo per il progetto di umanizzazione degli spazi ospedalieri, Firenze, Alinea editrice 1994. - Alfonso Stocchetti, Fabrizio Rossi Prodi, L'architettura dell'ospedale, Firenze, Alinea Editrice, 1990. - Loredano Matteo Lorenzetti, Il corpo - gioco. Pragmatica del rapporto educazione/ riabilitazione, Milano, Franco Angeli, 1984. - Edoardo Malaggi (a cura di), Benessere a scuola: Luoghi fisici e innovazione didattica, Monfalcone, Edicom Edizioni, 1999. - Jean Piaget, Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1967. - Catherine Garvey, Il gioco, Roma, Armando Armando Editore, 1979. - Comitato Italiano per il gioco infantile (a cura di), II gioco in ospedale, Torino, 1970. - Rotraut Binswanger, Erica Kuster-Nef, Lily de Paoli, Giocattoli per il bambino motuleso, Zurigo, Pro Juventute, 1970 - Antonio Canevaro, I bambini che si perdono nel bosco. Identità e linguaggi nell'infanzia, Firenze, La Nuova Italia, 1976 - Michele Capurso (a cura di), Gioco e studio in ospedale. Creare e gestire un servizio ludico-educativo in un reparto pediatrico, Trento, Erickson, 2001. - Pietro. Rutelli (a cura di), A misura di Bambino. Organizzazione, persona e ambiente, Milano, Franco Angeli, 2010 - G. Filippazzi, Un ospedale a misura di bambino, Milano, Franco Angeli, 1997 - Heinrich Lhotzky, L'anima del fanciullo, Bari, Laterza, 1913. - E. Bilotta, Il gioco nell'etologia e nell'Intelligenza Artificiale, Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Centro Interdipartimentale della Comunicazione, Università della Calabria, 1997. - Franco Frabboni e Flavio Montanari (a cura di), La città educativa e i bambini, Milano, Franco Angeli, 2006 - Anita L. S. Donna Bianco, Umanizzazione degli ospedali, questione di metodo, Tesi di Laurea, Facoltà di Architettura II, Politecnico di Torino, rel. A. Marotta, corr. F. De Mitri, a.a. 2007-2008. - Amilcare Acerbi, Massimo Giuliani, Daniela Martein, Spazi ludici 30 progetti per aree gioco in interni e all'aperto. Manuale per la progettazione e la gestione, Rimini, Maggioli Editore, 1997 - Anthony Cox, Philip Groves, Ospedali e strutture sanitarie: una guida per il progetto e sviluppo, Palermo, Flaccovio, 1995. - Ines Rommiti, Spazi gioco per i bambini, attrezzatura e sicurezza, Quaderno 5-2003 Le tecniche del giardino contemporaneo, Firenze, Alinea, 2003. - J. Evrard Fiquemont, Giardini d'infanzia e maestre giardiniere, Firenze, Bemporad Marzocco, 1973. - Marino Bonaiuto, Elena Bilotta, Ferdinando Fornara, Che cos'è la psicologia architettonica?, Roma, Carocci, 2004. - Carlo Faelli, L'uomo e l'ambiente, Roma, Istituto di medicina sociale, 1955. - Maria Rosa Baroni, Psicologia ambientale, Bologna, Il Mulino, 2008. - Brunella Antomarini, Le tattiche dei sensi, Roma, Manifestolibri, 2000. - Maristella Gussoni, Oronzo Parlangeli, Francesca Tosi, Ergonomia e progetto qualità sensoriale, Milano, Angeli, 2008. - Donald W. Winnicott, Gioco e realtà, Roma, Armando Editore, 1993. - Franco Borgogno, Massimo Vigna Tagliami (a cura di), L'analista in gioco. Quaderni di Psicoterapia infantile, Roma, Edizioni Borla, 2007 - Antonino Ferro, La tecnica della psicoanalisi infantile, il bambino e l'analista: dalla relazione al campo emotivo, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1992 - Carlo Brutti (a cura di), Trattato di psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza 2, Roma, edizioni Borla, 1990. - Livia Di Cagno, Roberto Rigardetto, Marina Gandione (a cura di), Atti, il disagio emozionale, Torino, Edizioni Minerva Medica, 1992. - Elio Tesio (a cura di), L'uovo fuori dal cesto. Dinamiche affettive con i disabili e le loro famiglie, Torino, Stampatre, 2000 - Marcello Balzani, Federica Maietti (a cura di), Colore e materia, fisiologia, percezione, tecniche, restauro, diagnostica, decorazione, nanotecnologie, conservazione, interni, paesaggio urbano, facciate calde, design, architettura, Santarcangelo di Romagna Maggioli editori, 2010 - Giuseppe Antonio Pugno, Colore funzionale ed architettura, Torino, Edizione quaderni di studio, 1967. - Guido Callegari, Roberto Zanuttini, (a cura di), Boislab : il legno per un'architettura sostenibile, Firenze, Alinea, 2010. - Cristina Benedetti, Costruire in legno: edifici a basso consumo energetico, Bolzano University, 2009 - Claudio Stroppa, Creare una ludoteca, Milano, Angeli, 1997. - Roberto Farnè (a cura di), Le case dei giochi, ludoteca, ludobus e modelli fomativi, Milano, Guerini studio, 1999. - Università di Pisa, Facoltà di Ingegneria, L'espressività dell'architettura: materia superficie, colore, Pisa ETS, 2007. - Gianluca Pozzi, I sensi della casa: prospettive per abitare il benessere, Milano, Urra-Apogeo, 2007. - Marcello Balzani (a cura di), il progetto del colore: vademecum operativo per la gestione cromatica delle superfici architettoniche, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2011, Siti • www.penoyre-prasad.net • www.caretoys.it • www.gianninagaslinigenova.it • www.ospedalebambinogesu.it • www.ospedaledeibambini.it • www.guysandstthomas.nhs.uk • www.hopital-necker.aphp.fr • www.meyer.it • www.lionsgenova.it • www.juxiproject.com • www.europaconcorsi.com • www.sanita.padova.it • www.unipd.it • www.pediatria.unipd.it www.tonellizorzi.eu www.coopilprogetto.it www.antaoprogetti.com www.pediatriaamisuradibambino.org www.karolinska.se www.psicolab.net/bambini-in-ospedale. www.edicolaweb.net www.oirmsantanna.piemonte.it www.comune.torino.it/giocospedale www.guidabimbi.it www.avotorino.ideasolidale.org www.forasmile.org www.casaoz.org www.testatadangolo.it www.ugi-torino.it www.unifi.it Filmografia PatchAdams, USA, Universal, 1998 Normativa - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003, Problemi bioetici relativi all'impiego di animali in attività correlate alla salute e al benessere umani. - Circolare del Ministero della Pubblica Istruzione del 2 dicembre 1986 Scuole elementari statali funzionanti presso i presidi sanitari. - Legge n. 104 del 5 febbraio 1992, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale i diritti delle persone handicappate. - Circolare Ministeriale del 7 agosto 1998 n. 353, Servizio scolastico nelle strutture ospedaliere. - Circolare Ministeriale del 26 febbraio 2001 n.43,Tutela dei diritti alla salute, all'istruzione, al gioco e al mantenimento delle relazioni affettive ed amie dei cittadini di minore età malati. - Circolare Ministeriale del 4 luglio 2003 n.56, La scuola in ospedale e il servizio di istruzione domiciliare. - Legge Regionale (Veneto) del 3 gennaio 2005 n. 3, Disposizioni sulle terapie complementari (pet therapy, terapia del sorriso). - Regione Toscana. Delibera della Giunta Regione del 21 marzo 2005 n. 459, Decreto Dirigenziale del 12 novembre 2007 n. 5403 Clown in corsia. |
Modifica (riservato agli operatori) |