Diana Catalina Barrera Agudelo
CH'IXI subalternità e pratiche di divergenza nel territorio rurale andino = CH'IXI Subalternity and divergence practices in the Andean rural territory.
Rel. Antonio Di Campli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2023
Abstract: |
La tesi indaga i processi di fuga dove la colonialità del sapere europeo generano nuove narrazioni locali, esito di torsioni e ‘tradimenti’ di visioni, valori, e produzione spaziale dell’occidente. Si indaga sullo spazio rurale, che in contesti come la Colombia, rappresenta uno spazio doppiamente coloniale, luogo subalterno soggetto ad una società ed un territorio nazionale coloniale. Queste narrative fuggono dal costante dualismo bianco/nero, nord/sud, umano/animale, città/campagna, ecc. Quello che Silvia Rivera chiamerebbe Ch'ixi, un colore che è bianco e nero al tempo stesso: è un grigio che al suo interno conserva, nell’unità, la separazione degli opposti cha lo compongono, una epistemologia manchada “macchiata” o abigarrada (variopinta, eterogenea), una logica che non risponde al criterio della sintesi, perché non è interessata a risolvere la contraddizione, ma la assume in quanto tale. In tali processi si genera un pensiero di frontiera, un border thinking, direbbe Gloria Anzaldúa, che esprime al tempo stesso una rottura con l'idea di totalità e una messa in evidenza della condizione di interdipendenza tra soggetti, desideri, linguaggi, economie, pratiche dell'abitare e di produzione spaziale. Tale "pensiero di frontiera" o "gnosi di frontiera", costituisce una particolare declinazione del concetto di differenza coloniale (Quijano, Mignolo), intesa come luogo della coesistenza tra differenze basate non sulla convergenza verso presunti valori universali ma verso forme di scambio e relazione basate su pratiche di divergenza. Questo significa che, come afferma Mignolo, le persone e le comunità hanno il diritto di essere diverse proprio perché "noi" siamo tutti uguali. Questa tesi propone di riconcettualizzare la ruralità al di là dei valori produttivi tradizionali. Si tratta di evidenziare e collocare la ruralità e la conoscenza contadina al di fuori della loro condizione di subalternità. Nello specifico la ruralità colombiana, dove esistono dinamiche complesse di soggettivazione, di configurazione di forme di collettività e di movimenti interni. Per questo, i seguenti cinque questioni sono qui affrontati. 1. Ruralità al di là della condizione di produttività e l'agricoltura come economia di sussistenza. 2. La ruralità come condizione sociale, politica ed ecologica segnata da processi di interdipendenza complessi, e subalterna a visioni urbane che danno esito a politiche rurali spesso fallimentari. 3. La questione dei conflitti tra pratiche agricole e politiche di tutela degli spazi "da proteggere". 4. Le ferite coloniale dello spazio rurale e le pratiche di solidarietà, baratto, mandatos, commons, come contro-discorso alle logiche produttiviste. 5. La casa rurale come dispositivo complesso dove si annodano le economie e si mettono in discussione lo spazio e l’abitare. Queste ipotesi vengono articolate all'interno di 4 ecologie: Ecologie selvatiche, degli spazi protetti, estrattive e di sussistenza. Finalmente, si propone un progetto della coesistenza tra le varie ecologie rurali secondo pratiche generative, reversibile, di dispersione. Una logica che riflette le pratiche rurali, un'ecologia della temporalità. |
---|---|
Relatori: | Antonio Di Campli |
Anno accademico: | 2022/23 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 96 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25918 |
Modifica (riservato agli operatori) |