Claudia Ianau
L’architettura dei serbatoi pensili Il caso dello stabilimento Lancia di Chivasso = Architecture of suspended tanks The case of Lancia Factory in Chivasso.
Rel. Marika Mangosio, Ilaria Butera. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2022
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- Tesi
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Abstract: |
Autostrade, ferrovie, ponti, dighe, impianti fognari e reti acquedottistiche (fra cui anche i serbatoi pensili) sono grandi opere estremamente utili alla collettività, che, con la loro presenza sul territorio, hanno inevitabilmente modificato il paesaggio nel quale si inseriscono. La costruzione di grandi opere infrastrutturali induce necessariamente una trasformazione del territorio e del suo skyline, sia che si tratti di una vasta distesa pianeggiante o di un centro urbano, e spesso il confine fra “inserimento” e “imposizione” di un nuovo elemento nel paesaggio è molto sottile. I serbatoi pensili delle reti acquedottistiche, a livello strutturale e dimensionale, sono fra le opere di ingegneria idraulica architettonicamente più rilevanti, oltre che uno degli elementi di maggior impatto visivo nella rete di un acquedotto. Dato lo sviluppo dimensionale dei serbatoi pensili, la componente estetica acquista una valenza essenziale per trasformare tale manufatto in un vero e proprio landmark, in grado di connotare il territorio in cui si inserisce in qualità di “valore aggiunto”. A partire dall’inquadramento del tema tecnico sullo sfondo della storia della costruzione del secondo Novecento in Italia, nella tesi si intrecciano differenti piani di lettura e livelli di indagine, alla ricerca della chiave progettuale in grado di combinare funzionalità e forma nella concezione formale, strutturale e tecnica degli esempi più significativi di serbatoi pensili. Come approfondimento di ricerca, la scelta è ricaduta su un caso studio particolarmente significativo nel torinese: il serbatoio pensile dello stabilimento Lancia di Chivasso. Situato nei pressi dell’autostrada A4, il serbatoio della Lancia è un chiaro e distinguibile simbolo di riconoscimento della società automobilistica lungo il tratto della Torino-Milano, due fra i principali poli industriali del nord Italia negli anni Sessanta. Progettato dall’ingegner Silvano Zorzi in cemento armato, l’opera si è da subito rivelata particolarmente interessante per la sua forma e struttura, indice di una qualità progettuale più ricercata e attenta; il serbatoio, composto da un fusto a base esagonale, è costituito da un invaso sagomato a sei facce concave, coronato da un interessante punto di osservazione. In seguito alla sua dismissione, l’opera ha perso la sua funzione originale ed oggi, come molti altri serbatoi pensili, funge da solo supporto per le antenne di ricezione. A conclusione della tesi, si propongono alcuni possibili scenari di riuso del manufatto, opera appartenente ad un patrimonio industriale ingiustamente dimenticato. |
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Relatori: | Marika Mangosio, Ilaria Butera |
Anno accademico: | 2022/23 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 92 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25295 |
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