Rigenerazione urbana in ambito europeo: dieci casi studio = Urban regeneration at the EU: ten case studies

Il percorso della tesi nasce riflettendo su alcune tematiche sempre più protagoniste nel settore edilizio, e non solo, cercando di dare una risposta confrontando lo scenario italiano con quello europeo. In Italia quasi la metà del nostro patrimonio immobiliare è stato edificato prima del 1960 e ad oggi si trova a non soddisfare più i requisiti di comfort ed energetici degli utenti che ci abitano. Inoltre siamo arrivati a un punto in cui non è possibile consumare ulteriore suolo e, secondo l’accordo di Parigi, ogni dieci anni dovremo dimezzare le nostre emissioni per lo più derivanti dal settore residenziale. E’ chiaro che davanti a uno scenario come questo, il nostro paese necessita di avviare un processo di riqualificazione residenziale. Ma come? In questo modo la tesi cercherà di analizzare diversi temi. Nella prima parte verranno approfondite le strategie politiche europee in risposta al fenomeno del cambiamento climatico come il Green Deal, che pone come obiettivo quello di avviare una transizione verde e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per quanto riguarda il patrimonio edilizio, i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero e alimentati da fonti rinnovabili già a partire dal 2027, mentre dal 2030 toccherà alle nuove costruzioni private. Scelta molto importante se si considerano i tempi, soprattutto in Italia. Per fare ciò, ogni stato membro dovrà adattare un piano di ristrutturazione con specifiche scadenza e obiettivi da raggiungere. Tema dunque fondamentale diventa l’efficiantamento energetico degli edifici. Ma come possiamo far fronte a tutte queste problematiche? Sicuramente la chiave sta nell’operare con un approccio totalmente differente rispetto al passato: se si vuole dare un futuro sostenibile al mondo delle costruzioni bisogna intervenire attraverso una programmata riqualificazione energetica di case, quartieri e arrivando fino alle periferie, o dove non vi è possibile pensare a demolizioni di edifici inutilizzati per creare nuovi spazi mantenendo un consumo suolo nullo. Abbiamo la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie, un tempo impensabili, che ci permettono di raggiungere un maggiore livello di qualità. Dai nuovi metodi di rilevazione con scanner 3d e droni, alla progettazione con tecnologia Bim e la stampa 3d, passando dalla produzione di componenti off-site. Tutte queste possibiltà possono dare un enorme contributo a un nuovo processo di riqualificazione, poiché rispetto al processo tradizionale permette una riduzione dei costi di costruzioni, può dare una maggiore certezza sui tempi di lavoro migliorando le prestazioni energetiche e sismiche, basando il tutto sul concetto di circolarità. Nella seconda parte si cercherà di capire quali possono essere le soluzioni in risposta a tutte queste problematiche dal punto di vista edilizio e quali possono essere i nuovi modelli su cui basare i futuri modelli. Rigenerare cosa vuol dire? Quanti modi esistono? Cosa significa? E decarbonizzare? Si analizzerà la seconda generazione di quartieri, basati su un approccio totalmente ecosostenibile e sull’utilizzo di fonti rinnovabili, cercando di comprendere quali sono i nuovi caratteri a scala di quartiere e sotto quale forma vanno oltre alla prima generazione. Il tutto verrà accompagnato dall’analisi di diversi casi studio nord europei ed italiani, i quali permetteranno un confronto anche in termini di processo edilizio.