Autocostruzione per l'edilizia sociale: proposta di un sistema per l'autocostruzione di case evolutive in legno = Self-build for social housing: proposal of a system for self-build of evolving wooden houses

Il disagio abitativo è un fenomeno diffuso in tutto il mondo e riconducibile principalmente a due cause: la carenza di abitazioni adeguate all’uso e le difficoltà economiche nell’accesso alle stesse. In entrambi i casi si tratta di condizioni croniche e strutturali che non possono essere fronteggiate con soluzioni provvisorie. Spesso, però, le amministrazioni locali faticano a promuovere strategie in grado di rispondere le esigenze delle fasce più colpite della popolazione, oppure non sono in grado di soddisfarne quantitativamente il fabbisogno. Una risposta efficace può essere ricercata nell’autocostruzione come strumento di supporto alle politiche sociali che preveda il coinvolgimento della comunità nel processo edilizio, al fine di garantire abitazioni di qualità adeguata a costi accessibili e di promuovere un modo di abitare fondato sul mutualismo e la cooperazione. Nell’ambito di questa tesi si intende dunque proporre un sistema edilizio progettato secondo principi che rendano possibile l’autocostruzione e il risparmio di risorse, in particolar modo attraverso la semplificazione dei processi di produzione, di trasporto e di montaggio. Un’ulteriore attenzione è stata posta nei confronti della sostenibilità ambientale, sia nell’utilizzo del legno come materiale predominante, sia nell’adozione di soluzioni tecnologiche volte alla flessibilità del sistema edilizio. La flessibilità è stata ricercata da un lato nella possibilità di smontaggio e di riutilizzo dei componenti edilizi, dall’altro nel concetto di “casa evolutiva”, il cui volume si modifica nel tempo a seconda delle necessità e delle disponibilità economiche di chi ci abita.