Un nuovo polo per il territorio delle grange vercellesi: il Borgo di Leri Cavour Un percorso per la conoscenza dei luoghi cavouriani = A new attractive center for the grange territory of Vercelli: Il Borgo di Leri Cavour A way for the knowledge of the Cavourian places.

La pianura risicola vercellese, ricca di bellezze artistiche e naturali del paesaggio, ma anche di storia e tradizione, è un territorio particolarmente adatto per essere scoperto sia pedalando in sella alla bicicletta, lungo i numerosi itinerari cicloturistici, sia camminando lungo il tracciato della via Francigena, offrendo al visitatore la possibilità di immergersi in uno dei paesaggi più suggestivi, opera dell’uomo, quale il “mare a quadretti”: le risaie vercellesi. Al suo interno nasconde, nell’area delle Terre delle Grange, culla di importanti Parchi Naturali e di grange storiche, un piccolo e prezioso Borgo, chiamato Leri Cavour, le cui radici affondano in un passato molto lontano. Il diploma di Ottone III di Sassonia, datato 999, è infatti il primo documento che attesta, sotto il nome di Aleram, l’esistenza di Leri. Dopo essere divenuta, nel XII secolo, una delle primitive grange cistercensi dell’Abbazia di Lucedio, nei primi anni dell’Ottocento Leri entrò tra le proprietà della famiglia Benso dopo essere stata acquistata dal Marchese Michele, padre del noto Conte Camillo Benso di Cavour. Fu proprio qui che Camillo, subentrato al padre nella gestione della proprietà familiare, maturò il proprio interesse per l’agricoltura, trasformando la tenuta in un luogo di sperimentazione in campo agrario. Tra le altre due proprietà familiari piemontesi di Santena e di Grinzane Cavour, Leri fu da sempre il luogo da lui prediletto per ritirarsi dalla vita cittadina e proprio in suo onore oggi questo luogo porta il suo nome. Il lavoro di tesi si propone di promuovere la conoscenza del territorio vercellese con l’intento di far scoprire l’aspetto, meno noto, della figura di Camillo Cavour “agricoltore” che qui vi operò, sviluppando sia una proposta di progetto a scala territoriale di connessione dei luoghi cavouriani distribuiti sul territorio piemontese, sia una proposta di rivalorizzazione di un bene dalla valenza storica artistica culturale, quale è il Borgo e che ad oggi riversa in condizioni di profondo abbandono e degrado. Particolare attenzione è rivolta verso la tematica, sempre più attuale, della sostenibilità poiché entrambe le proposte progettuali guardano alla promozione del territorio e dei relativi prodotti locali incentivando lo sviluppo di un turismo sostenibile. La nostra proposta a scala territoriale vede infatti la realizzazione di un itinerario cicloturistico ad anello che, sfruttando tracciati ciclabili già esistenti, ha come finalità l’unificazione dei luoghi cari a Camillo e presso i quali operò anche come “agricoltore”: la tenuta vercellese di Leri Cavour, con il polo cavouriano cuneese di Grinzane Cavour e quello torinese di Santena. Accanto a questo progetto a vasta scala, la proposta di trasformazione di Leri in polo cavouriano, lo vede come nuovo polo attrattivo per il territorio delle grange vercellesi, incoraggiando in questo modo il turismo e lo sviluppo dell’economia locale, la ricerca e l’innovazione nel campo dell’agricoltura e delle energie rinnovabili.