GROWING IN GHIA: Progettare utilizzando i principi del Green Deal = GROWING IN GHIA: Designing using the principles of the Green Deal

Il problema del cambiamento climatico, e delle questioni ad esso legate, è ormai riconosciuto come uno dei più importanti problemi su scala globale. Le conseguenze di questi cambiamenti si possono osservare giornalmente, e ancor di più si andranno ad accentuare negli anni futuri. Le città sono i luoghi dove gran parte della popolazione mondiale vive e, sia a causa dei problemi climatici che del nostro sistema economico, secondo le stime continueranno a crescere esponenzialmente, e con loro la domanda di cibo. Questa ulteriore necessità rischia di andare a discapito di foreste e habitat naturali, aumentando ulteriormente l’impatto della crisi ambientale già in atto. Ciò ci porta necessariamente a ripensare il modello di vita dell’uomo e il sistema città. L’Europa, tramite il Green Deal Europeo, si è posta come guida per quanto riguarda gli obiettivi di transizione sostenibile, proponendosi, anche grazie alla propria capacità economica come esempio di quello che sia possibile ottenere attraverso una transizione verso uno stile di vita maggiormente sostenibile. Per questo analizzeremo le nuove misure prese a livello Italiano, in particolare il PNRR che utilizzerà il 40% dei fondi stanziati dall’Europa in obiettivi sostenibili, come richiesto dall’unione stessa. Questa analisi verrà utilizzata in seguito per ipotizzarne un’applicazione a livello progettuale. Una volta presa visione dei vari strumenti economici e obiettivi disponibili, l’analisi andrà a concentrarsi sullo stato dell’arte degli orti urbani a Torino. La città ad oggi presenta una buona varietà di sperimentazioni a livello di agricoltura urbana e un numero abbastanza consistente di orti presenti sul territorio. Andremo qui ad analizzare approfonditamente la condizione degli orti urbani all’interno della città, con particolare attenzione alle varie tipologie presenti. Una volta presa visione della situazione Torinese, la ricerca si allarga con l’obiettivo di analizzare la situazione e le soluzioni adottate in giro per il globo. Si è scelto di concentrarsi su quattro città: Berlino, Parigi, Tokyo, New York, che si sono contraddistinte per l’attenzione al tema con differenti modus operandi. Una volta comprese le diverse strategie presenti all’interno delle città, il lavoro si concentra sulla scelta del luogo adatto per effettuare un esercizio applicativo su queste tematiche. Incrociando la mappa relativa ai vuoti lasciati dagli orti urbani e quella degli edifici in disuso è subito saltata all’occhio l’area dell’Ex-Ghia. Questa è risultata ideale grazie alle sue caratteristiche: è un’area identificata come spazio di trasformazione secondo il PRGC, il quale permette qualsiasi tipo di intervento e proposta di rifunzionalizzazione, vasta circa 10.000 mq e totalmente libera da ingombri lungo il perimetro. Questo esercizio progettuale si ripropone di sfruttare il potenziale dell’agricoltura urbana e declinarlo in una delle sue possibili risoluzioni. Inoltre il progetto andrà a concentrarsi sulla creazione di un’intera area di socialità, multifunzionale, caratterizzata dalla presenza di bar, spazi commerciali, serre coperte e uno studentato, di modo da sfruttare appieno le potenzialità dell’area, dove l’utilizzo del verde e l’agricoltura urbana avranno ruolo da protagonista, avvicinandola ulteriormente alla popolazione e rendendo la stessa maggiormente sensibile all’argomento e alla miriade di tecnologie disponibili per la coltivazione interna alla città.