Rating dei ponti stradali - Proposta di rating con approccio prestazionale = Road bridge rating - Performance based rating proposal

Gran parte del patrimonio infrastrutturale italiano ha superato i 50 anni d’età, che corrisponde alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato per il quale sono state progettate e costruite. Attualmente, i gestori delle opere stradali organizzano la manutenzione dei ponti su base difettologica; il rilievo dei difetti si esegue tramite ispezioni visive, le quali sono suscettibili si soggettività e rischiano di trascurare importanti effetti sia di natura fragile, che per loro natura non manifestano segni premonitori, sia di natura storica, che riguardano carichi aumentati nel tempo, normative di progetto non adeguate alle attuali sollecitazioni, tecnologie costruttive obsolete e possibili errori progettuali. La sfida che ci si è posti è quella di trovare una metodologia che integrasse gli attuali metodi abbracciando anche gli aspetti sopracitati. In questo documento si sono analizzati diversi impalcati da ponte, di diversa luce, anno di costruzione, tecnologia costruttiva e normativa di riferimento abbracciando la maggior parte della casistica infrastrutturale presente nel territorio della sezione di ANAS spa in cui si è svolto il tirocinio del sottoscritto. Si sono presentati casi in cui si disponeva dei progetti originali e casi in cui si aveva a disposizione solo il rilievo geometrico dell’opera, per i quali è stato simulato attraverso documenti d’archivio e normative dell’epoca. Si sono quindi determinate le sollecitazioni a cui il ponte è attualmente sottoposto in accordo alle indicazioni delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni e, infine, stimate le risorse statiche dell’impalcato. Infine si è proposta una formula che consentisse di attribuire al ponte una valutazione da 1 a 10 e una tabella di interpretazione dei risultati.