Modellazione Parametrica tra il Big Data e Form Finding Ambientale. Il caso di un padiglione per esterni, in Torino = Parametric Modelling between Big Data and Environmental Form Finding. The case of an outdoor pavillion, in Turin

L'idea di questa tesi è derivata dalla volontà di esplorare e delimitare un modello di progettazione interdisciplinare e progressivo, utilizzando strumenti parametrici come Grasshopper e alcuni linguaggi di programmazione, con l'obiettivo finale di progettare un padiglione per esterni che migliori le condizioni sociali e microclimatiche di un contesto. A tal proposito, la struttura della presente tesi è tripartita in macroargomenti che trattano le diverse scale del progetto, partendo dalla scelta analitica del luogo più adatto sul territorio urbano di Torino, continuando con l'ottimizzazione genetica della morfologia schermante, e concludendo il percorso tramite la descrizione dei caratteri produttivi e costruttivi del padiglione. Gli spazi esterni di una città contemporanea sono caratterizzati da un'eterogeneità e complessità difficilmente comprensibile senza l'utilizzo dei numerosi strumenti che i recenti avanzamenti digitali hanno messo a disposizione dei progettisti. Questi strumenti innovativi, basati principalmente sull'implementazione della Data Science, permettono di comprendere i problemi, i vantaggi e le opportunità di un determinato spazio. Usando il Big Data della piattaforma Instagram è stato possibile rilevare le tendenze sociali di utilizzo per 51 luoghi esterni di Torino, e di confrontarle con le possibilità offerte dalla costruzione del padiglione, attuando di fatto un sistema di progettazione e-partecipata, che permette di operare un intervento in maniera mirata per le necessità della popolazione. Al contempo, l'utilizzo degli spazi esterni non dipende esclusivamente dagli aspetti sociali, ma anche dalle condizioni microclimatiche che influiscono in maniera primaria sul comfort. Di conseguenza, si è proceduto ad analizzare i suddetti luoghi anche dal punto di vista di alcuni aspetti fisico-tecnici; incrociando le suddette informazioni è stato infine possibile valutare oggettivamente quanto un luogo è più adatto alla costruzione del padiglione. Una volta scelto il contesto su cui operare, si è passato alla definizione della forma del padiglione, continuando ad esplorare i metodi della progettazione ambientale tramite lo sviluppio di un workflow di Form-Finding Ambientale. L'approccio proposto in questa istanza, integra le esperienze di Frei Otto con le ricerche di Gerber e Pantazis, risultando in un metodo che attraverso l'utilizzo dei sistemi particellari multiagenti (MAS) e di alcuni elementi climatici come il sole e il vento, ha generato una serie di involucri a forme libere ottimizzate dal punto di vista ambientale. Nell'ultima sezione della tesi si è proceduto a razionalizzare la geometria globale, utilizzando due tipi di moduli discreti, intervincolati e autoportanti. Per garantire il comfort di fruizione, essi sono stati posizionati sulla geometria globale seguendo le indicazioni climatiche sviluppate fino a questo punto. A conclusione di questa fase, sono state proposte alcune soluzioni tecnologiche relative alle fase di produzione e costruzione, principalmente per limitare l'impatto ambientale derivato dalla struttura, e facilitare la costruzione. In conclusione, anche se il processo parametrico definito in fase di ricerca è stato applicato al caso studio di Torino, in realtà la stessa metodologia tripartita può essere applicata automaticamente in altri contesti, risultando quindi in uno strumento di supporto automatizzato per numerose figure che si occupano della progettazione degli spazi esterni.