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L'acqua in valle Maira e nel vallone di Elva: nais, mulini, insediamenti e reti. Indagini e letture tra conservazione e geomatica = Watering the Maira valley and the Elva valley: nais, mills, settlements and networks. Investigations and readings between conservation and geomatics

Mattia Giovanni Agu'

L'acqua in valle Maira e nel vallone di Elva: nais, mulini, insediamenti e reti. Indagini e letture tra conservazione e geomatica = Watering the Maira valley and the Elva valley: nais, mills, settlements and networks. Investigations and readings between conservation and geomatics.

Rel. Antonia Teresa Spano', Monica Naretto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2021

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Abstract:

Lo spopolamento della montagna ha caratterizzato l’intero arco Alpino. Il principale fattore si può ricercare nei poli industriali nascenti nella pianura. L’area oggetto di studio si focalizza sulla Valle Maira, situata in prossimità del capoluogo di provincia Cuneo, più precisamente sulla zona quasi interamente occupata dal comune di Elva, famoso per i “caviè” e per le pitture di Hans Clemer e chiamata per l’appunto Vallone d’Elva. Si tratta di un’area dalle forti pendenze dovute alla geomorfologia del territorio, ricca di numerosi manufatti architettonici, memoria di un tempo ormai lontano e per la maggior parte dimenticato. Durante lo stage svolto in ambito montano dal team Direct su Elva, che aveva come obbiettivo la mappatura dell’ambiente costruito in questa zona, sono state utilizzate le seguenti tecniche di rilievo: fotogrammetria UAV e terrestre e laser scanner terrestre, il tutto supportato da una rete d’inquadramento topografica. In questo elaborato andrò ad analizzare gli aspetti teorici e pratici di queste innovazioni applicandole alla borgata rilevata ed esaminerò le peculiarità architettoniche della parte produttiva, grazie all’elaborazione dei dati ricavati dalle scansioni laser terrestri (TSL). Grazie alla fotogrammetria è stato possibile effettuare i rilievi laddove gli altri strumenti non riuscivano a causa della complessità del sito, pertanto sono state utilizzate entrambe le metodologie al fine di garantire un quadro il più completo possibile. Nella tesi, è anche affrontata l’analisi di una specifica tipologia di elementi che caratterizzano l’arco alpino, e che data la loro diffusione verranno documentati tramite una metodologia speditiva già impiegata in altri ambiti. Tali elementi, ovvero i nais (cisterne interrate per la raccolta delle acque) e le canalizzazioni formavano un sistema che consentiva la coltivazione, la produzione e la lavorazione in alta montagna. Lo studio esamina gli statuti comunali dell’alta valle Maira nei quali sono trascritte leggi ed ordinamenti sulla salvaguardia delle canalizzazioni e delle macchine ad acqua, usufruendo della documentazione storica presente negli archivi comunali di Elva. Successivamente andrò ad approfondire lo “stato di fatto” dei Nais e delle canalizzazioni, servendomi di documentazione fotografica, rilievi eseguiti con il palmare GNSS e del GIS (sistema informativo territoriale), coniugando al meglio la disciplina del restauro con l’analisi materica e conoscitiva dei manufatti e con le nuove tecniche della geomatica

Relatori: Antonia Teresa Spano', Monica Naretto
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 157
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/17117
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