Andrea Alessio
Berlin Kuntindustrie: progetto di un nuovo edificio creativo.
Rel. Pierre Alain Croset, Finn Gipel. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2009
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Abstract: |
"The city is in a continuous dialectical process in which each statement is contradicted by a counterstatement. Thus Berlin today has no underlying uniformity but represents a collection of distinctive fragments [...] we propose a city determined by the coincidence of contradictions" (O. M. Ungers) Berlino, meglio di altre metropoli contemporanee, riunisce le contraddizioni della storia, esaltandole e contrapponendole in ogni sua parte. La frammentazione urbana è una caratteristica che parte dalla sua fondazione ed arriva fino a noi amplificata dagli eventi recenti. Questo ha permesso di mantenere una libertà di scelta tra i poli che si sono sviluppati in modo specifico e senza compromessi. Ogni realtà differisce dalle altre mantenendo però una mixité di elementi al suo interno. Ci si trova in una metropoli composta da entità indipendenti ma eterogenee. Al contrario di altre capitali mondiali è riuscita a fare delle sue problematiche un punto di visibilità, attirando persone da tutto il mondo alla ricerca di un'esperienza che solo una città Arm aber Sexy (povera ma sexy, slogan coniato dal sindaco Klaus Wowereit) può dare. A partire dai movimenti alternativi nati nella Kreuzberg degli anni Sessanta per poi dilagare in tutta la zona Est a seguito della caduta del Muro, la città ha visto un ampliarsi di occupazioni e progetti di riqualificazione dal basso. Da queste situazioni si è sviluppata quella che oggi viene definita creative class. L'immagine della metropoli è data, non da classi dirigenti o dal ruolo istituzionale che ricopre, come può succedere in altre capitali, vedi Parigi e Londra, ma dal suo stile di vita creativo ed billig, economico, con un'accezione lievemente negativa. Partendo da questi presupposti, il tema Big Space Low Budget, realizzato come quarta unità di progetto, è sembrato la continuità perfetta con la situazione della Berlino odierna. L'esperienza progettuale è stata sviluppata durante un periodo di studio alla Technische Universitat Berlin con il Professor Finn Geipel. L'edificio-prototipo che ne è derivato ha avuto come tema quello della creazione di grandi spazi abitativi flessibili e a basso costo. [...] Alla scala architettonica si è sviluppato un edificio che possa essere esemplificativo di uno sviluppo in grado di farsi "infrastruttura" per la classe creativa. Il progetto si basa sui principi già ricercati durante la quarta unità, adattandoli in primo luogo alla realtà economico sociale berlinese e secondariamente ad un sito specifico. Quest'ultimo, situato nel quartiere di Friedrichshain ad est della città, presenta ancora una struttura fortemente caratterizzata dalla tipica tipologia ad isolato chiuso delle Mietskasernen. La zona risulta essere al centro di un interesse sempre crescente, passaggio nodale in relazione agli spostamenti migratori interni compiuti dai creativi nella città. Il programma funzionale è pensato in modo flessibile per abitazione e lavoro con lo scopo di supportare una nuova microcomunità artistica. L'edifico si compone nel lotto proponendo una rivisitazione della struttura tipica a patio. Ruolo centrale è stato quindi dato agli aspetti di connessione tra le unità realizzando percorsi circolari a ballatoio che mettano in comunicazione i singoli utenti. I lati corti dell'Hof sono sfruttati per l'alloggiamento della scala e degli ascensori. Legati ai percorsi sono presenti degli spazi di pertinenza in modo da stabilire un passaggio graduale tra l'ambiente privato e quello pubblico. All'interno si sviluppano due tipologie da 55 mq e 110 mq circa, ampliabili grazie ad un'altezza utile di 4,5 metri ed alla presenza di un mezzanino sopra il blocco bagno-cucina. L'altezza interna è stata allo stesso tempo pensata per la realizzazione di gradi opere. Le facciate esterne sono composte da un sistema di vetrate continue mentre la parte interna vede l'alternarsi di pareti opache e portelloni di tipo industriale con ante a soffietto, isolate e a tutta altezza. Questo elemento permette una maggiore flessibilità dello spazio garantendo allo stesso tempo un buon livello di isolamento. La dotazione di base delle unità prevede il blocco bagno-cucina prefabbricato e una scala in acciaio su ruote. Quest'ultimo elemento permette da un lato di sfruttare il mezzanino, anche ampliato, dall'altro di essere utilizzato come strumento di lavoro. Importante è risultata la fase di ricerca sulle soluzioni tecnologiche e strutturali puntando ad una economicità del sistema e velocità di realizzazione. Si è così arrivati a definire un metodo costruttivo prefabbricato che permetta di ottenere costi ridotti e massima flessibilità dello spazio. La maglia strutturale con luce di 5,8 metri di lato è derivata dalle dimensioni del lotto e permette di ottenere una buona ripetitività degli elementi. I pilastri sul lato interno proseguono di un ulteriore piano per permettere il successivo inserimento di coperture tese sul patio, carrucole o di un carroponte per il sollevamento di grandi carichi. Un'attenzione particolare è stata data infine all'inserimento di cavedi portaimpianti che permettano un all'acciamento facilitato dei servizi senza ostruire lo spazio interno. La struttura dei percorsi risulta invece in acciaio con mensole a sbalzo per i ballatoi ed una struttura con pilastri per scala ed ascensori. La definizione di un caso studio specifico è stata occasione per indagare sui numerosi aspetti che caratterizzano un edificio flessibile. Il progetto non vuole però essere un caso unico ma tornare nuovamente all'idea iniziale di prototipo. Vengono quindi proposte alcune situazioni con caratterstiche ed interessi specifici in cui l'edifcio si possa inserire, portando a nuovi adattamenti e soluzioni.
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Relatori: | Pierre Alain Croset, Finn Gipel |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | Technische Universität Berlin |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1634 |
Capitoli: | INTRODUZIONE BERLINO CITTA' STUDIO Big Space Low Budget Grand Paris BERLINO STORIA URBANA Introduzione La nascita della città e le cinte murarie La crescita urbana e l'AuBerstadt La città delle case d'affitto Le nuove Siedlungen II piano Speer e la distruzione della guerra La capitale moderna II Kollektivplan II Zehlendorfer Plan Le due capitali Nuovi grandi quartieri periferici L'IBA e la ricostruzione critica degli anni '80 La nuova capitale della Germania unita Potsdamer Platz progetto simbolo La ricostruzione di FriedrchstraBe Nuovi cluster - Media Spree BERLINO SVILUPPO CREATIVO Analisi dello stato attuale Casi studio Tacheles Kunstwerk Pfefferberg Radialsystem-V- Kulturbrauerei Sophiensaele Aqua-Carré Raw temple Arena Bethanien La Fabrik Theaterkapelle Atelierhaus Mengerzeile Haus Schwarzenberg KulturfabrikMoabit BBKBerlins Considerazioni finali BERLIN KUNSTINDUSTRIE La strategia urbana La proposta progettuale II quartiere L'edificio - Gàrtner Kunstindustrie La prefabbricazione II progetto come prototipo BIBLIOGRAFIA TAVOLE |
Bibliografia: | PUBBLICAZIONI: Balfour, A.; Berlin: The Politics of Order 1737-1989; Rizzoli International Publications; New York; 1990 Balfour, A.; World city Berlin, London Academy; London; 1995 Burdett, R.; The endless city: the urban age project by the London School of economics and Deutsche Bank's Alfred Herrhausen Society; Phaidon; London; 2007 Burg, Annegret; Berlin Mitte: die Entstehung einer urbanen Architektur - Downtown Berlin: Building the Metropolitan Mix; Birkhauser; Berlin; 1995 Caja M., Malcovati S.; Berlino 1990-2010, La ricerca sull'isolato e sul quartiere; Il libracccio; Milano; 2009 Capezzuto R.; Berlino: la nuova ricostruzione 1979 -1987; CLUP; Milano; 1988 Cipollini L., Kossel E.; Città e memoria: Beirut, Berlino, Sarajevo; Mondadori; Milano; 2006 Clelland D.; Post-War Berlin; Architectural Design Profile; London; 1982 Diefendorf J. M.; In the Wake of War: The Reconstruction of German Cities after World War II; Oxford University Press; 1997 Hegemann W.; La Berlino di pietra: storia della più grande città di caserme d'affitto; Mazzotta; Milano; 1975 Huyssen A.; The Voids of Berlin; in Critical Inquiry; Vol. 24/No. 1 ; The University of Chicago Press; 1997 Kleihues J.P., Magnago Lampugnani V.; Berlino (-ovest) e l' IBA ''84; Venezia 1984 Kleihues J.P.; Sudliche Friedrichstadt: Rudimente der Geschichte: Ort des Widerspruchs: kritische Rekostrktion; Stuttgart; 1987 Koolhaas R., Mau B.; S, M, L, XL: Office for Metropolitan Architecture; The Monacelli press; New York; 1998 Oswald, P.; Berlin Stadt ohne Form, Strategien einer anderen Architektur; Prestel; 2000 Pedrazzini L.; Sotto il cielo di Berlino: piani, progetti, strategie per lo sviluppo sostenibile; Angeli; Milano; 1999 Rossi A., Vitale D., a cura di; L'architettura della città; CLUP; Milano; 1987 Spagnoli L., a cura di; Berlino: la costruzione di una città capitale; CittàStudi; Milano; 1993 Stimmann H., a cura di; Berlino-Berlin: 1940-1953-1989-2000-2010: Physiognomie einer GroBstadt, fisionomia di una grande città, physiognomy of a metropolis; Skira; Milano; 2000 Ungers O.M., Vieths S.; La città dialettica; Skira; Milano; 1997 Zucconi G.; La città dell'Ottocento; Laterza; Bari; 2001 AA.VV.;IBA 1897; Projekt Report; Berlin; 1991 AA.VV.;Children of Berlin: Cultural developments 1989-1999; catalogo mostra P.S. 1 ; New York; 2000 RIVISTE: Vittorio Gregotti; Berlino domani; "Casabella"; n.578; Aprile 1991 Berlino: una capitale irrisolta; "Casabella"; n.595; Novembre 1992 Oswaid Mathias Ungers; Berlino: quale piano?; "Domus"; n.756; Gennaio 1994 Ludovica Scarpa; Paradossi berlinesi; "Lotus"; n.80; Aprile 1994 Berlino: i nuovi sviluppi urbanistici e architettonici; "Abitare"; n.336; Gennaio 1995 Aldo Rossi; La diversità di Berlino; "Casabella"; n.632; Marzo 1996 Berlino; "Domus"; n.793; Maggio 1997 Gerwin Zohlen; La ricostruzione di Potsdamer Platz; Berlino; "Domus"; n.815; Maggio 1999 Lernen von O.M. Ungers; "Arch+"; n. 181/182; Dicembre 2006 PUBBLICAZIONI DEL SENATO DELLA CITTÀ DI BERLINO: Spreeraum Friedrichshain-Kreuzberg; 2001 Berliner Plane 1862-1994; 2002 Kunst im Stadtraum; 2002 Stadtentwicklungsplan Verkehr Berlin; 2003 Berlin schafft Frei-Raume; 2004 Wohnen in der Berliner Innenstadt; 2006 Kreativraume in der Stadt; 2006 BERLIN. Orte der INTERNATIONALITÀT; 2006 Berliner Mietspiegel 2007; 2007 Sudliche Friedrichstadt; 2007 BERLIN CALLING, Exhibitions of Contemporary Arts; 2007 IBB Wohnungsmarktbericht 2008; 2008 Kulturwirtschaft in Berlin; 2008 BIBLIOGRAFIA INTERNET: http://www.bbk-kulturwerk.de/cms/site/cat45.html http://www.modersohn-magazin.de/2009/02/24/natur-als-kunst-tuffstein-in-der-oberbaum-city/ http://www.kunstamtkreuzberg.de/k_kulturamt/index.html http://www.qype.co.uk/de300-berlin-friedrichshain/tag/kunst?page=3 http://www.carpeberlin.com/deutsch/web/news-single/article/friedrichshain-kunst-und-kultur/ http://www.lafabrik.de/html/homepage.htm http://kulturbrauerei-berlin.de/79.html?&L=1&cHash=ad9f30dae6 http://www.sophiensaele.com/ http://www.arena-berlin.de/ http://www.theaterkapelle.de/ http://www.aqua-carre-berlin.de/werk/index.php http://www.haus-schwarzenberg.org/republik/index.php http://www.kunstfabrik.org/ http://www.milchhof-berlin.de/news.htm http://www.bethanien.de/kb/index/trans/de/page/news http://www.atelierhaus-mengerzeile.de/ http://www.ms-versenken.org/ |
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