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Il forte di Fenestrelle come questione di architettura. La ricostruzione del forte Mutin.

Alessandro La Porta

Il forte di Fenestrelle come questione di architettura. La ricostruzione del forte Mutin.

Rel. Marco Trisciuoglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2009

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Introduzione

Questo lavoro è la quarta parte di cinque tesi di laurea dedicate al forte di Fenestrelle come questione di architettura. Il tema per questo gruppo di tesisti è stato suggerito dall'annuncio (fatto dal giornalista Alessandro Mondo in un articolo de La Stampa pubblicato nel settembre del 2007) di un concorso internazionale di architettura da celebrarsi in occasione del congresso mondiale degli architetti che, com'è noto, ha avuto luogo nella nostra città nello scorso luglio.

Il gruppo ha lavorato insieme per nove mesi senza conoscere il bando, ma scoprendo poco a poco il sito, compiendo rilievi, numerosi sopralluoghi e dedicandosi a ricerche bibliografiche e indagini d'archivio, dalle quali nel novembre del 2007 è scaturito un piccolo momento seminariale in cui sono stati presentati, ad alcuni docenti e ricercatori interessati, il lavoro che si andava facendo sulla conoscenza dell'oggetto e le potenzialità che esso stesso offriva. Quest'ultimo lavoro si fondava sull'individuazione di tre diverse tematiche legate all'oggetto stesso e la sua tipologia costruttiva, una rivolta ai caratteri compositivi dell'architettura delle fortificazioni e l'altra al quadro delle fortificazioni alpine.

Dopo una prima visita al Forte di Fenestrelle, nel maggio dello scorso anno, abbiamo proceduto con la stesura di un rilievo congetturale sul quale è stato possibile iniziare con largo anticipo a fare i primi ragionamenti e le prime ipotesi progettuali in vista del concorso. Il materiale utilizzato per la realizzazione delle tavole è stato ricavato in gran parte dai disegni forniti dal Genio Militare oltre che dai libri sulla Piazzaforte presenti nella nostra Biblioteca Centrale di Architettura.

Tutto questo è avvenuto nell'attesa che venisse pubblicato il bando del Concorso, il cui ente banditore e stato la Provincia di Torino coadiuvata nella redazione del bando da una commissione concorsi dell'Ordine degli Architetti di Torino. La pubblicazione del bando avvenne nel giugno scorso con una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino. Successivamente il concorso venne presentato anche al Congresso Mondiale degli Architetti di Torino (29 giugno - 3 luglio) durante il quale furono dichiarati gli obbiettivi principali: individuare delle strategie di intervento su tutto il Forte, immaginare una possibile destinazione d'uso agli immensi spazi di cui la fortezza dispone ed ipotizzare il recupero e la valorizzazione della ridotta Carlo Alberto costruita nel 1836 e situata nel fondovalle, sulle rive del torrente Chisone, trasformandola nella porta di accesso al Forte.

Per la definizione degli obiettivi del concorso era stato istituito un comitato scientifico composto da cinque esperti di beni culturali: l'architetto Andrea Bruno, l'architetto Carla Di Francesco, Marta Francocci docente di Storia dell'Arte e marketing dei Beni Culturali, l'architetto svizzero Aurelio Galfetti e l'architetto maltese David Pace.

Soltanto tre dei cinque studenti hanno poi deciso di partecipare al concorso, mentre gli altri due hanno deciso di svolgere sul medesimo tema gli approfondimenti relativi ad argomenti che il concorso stesso ha invece scelto di tralasciare e che tuttavia avevamo ritenuto importanti.

La pubblicazione del bando fece intendere da subito che il tema principale sarebbe stato la Ridotta Carlo Alberto. In effetti resta il primo segno evidente della presenza del Forte lungo la via d'accesso che in passato era chiamata statale di Francia. Il manufatto è situato nel fondovalle, tra le rive del torrente Chisone e la statale SS23. L'edificio, costruito nel 1 836, fu l'ultima costruzione eseguita per il completamento del Forte, il cui cantiere durò circa 120 anni. Un tempo la Ridotta era dotata di una porta per sbarrare il passaggio verso Fenestrelle e la strada per la Francia.

Nel 1944 fu parzialmente distrutta dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La Provincia ha recentemente acquistato ciò che rimane dell'edificio, con l'intento di farlo diventare una vera e propria porta d'accesso turistica al Forte.

Tuttavia una lettura attenta della strettoia orografica (una vera e propria gola) nella quale è collocato il Forte di Fenestrelle suggerisce però un intervento integrato anche con il ridisegno dell'area in cui gli allievi di Vauban realizzarono il Forte Mutin, vero e proprio antecedente delle fortificazioni attuali. Occorre considerare la possibilità di rendere leggibili i ruderi esistenti in modo da far apprezzare un altro tassello importante del sistema fortificato in quel tratto della valle. Ecco che allora questa tesi affronta in particolare il tema relativo all'ormai obsoleto Forte Mutin, manufatto diroccato oggi invaso dalla vegetazione e visibile solo in parte dalla statale 23 per il colle del Sestriere.

Relatori: Marco Trisciuoglio
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1393
Capitoli:

Indice

Introduzione

Istruttoria sul forte di Fenestrelle

Seminario di ricerca

Aspetti storico-paesaggistici del forte nella valle

Assetto paesaggistico della vai chisone

Finis terrae - cenni storici

Evoluzione storica dei forte

Fasi costruttive del forte di fenestrelle

Il ruolo dei forte nella storia

Bibliografia di riferimento

Caratteri componitivi dell'architettura dei forti.e delle fortificazioni

Il castello

Evoluzione delle fortificazioni vs evoluzioni delle tecniche belliche

La torre

I ponti levatoi

Le mura

Bibliografia di riferimento

Assetto compositivo della piazzaforte di fenestrelle

La ridotta carlo alberto

La piazza d'armi

La chiesa

Il palazzo dei governatore

Il padiglione degli ufficiali

La polveriera sant'ignazio

I tre quartieri

Bibliografia di riferimento

Castelli, fortificazioni e architetture contemporanee

Il passato che è davanti a noi

Verona - Castelvecchio - Carlo Scarpa

Pamplona - Archivio Reale- Navarra

Baviera - Castello di Neuschwanstein

Osoppo - Fortezza e colle di Osoppo

Castelbianco - colletta di Castelbianco - Giancarlo De Carlo

Exilles - Forte di Exilles

Bibliografia di riferimento

Rilievo del forte di Fenestrelle

Allegato forte di Fenestrelle- Tavole del rilievo

Concorso internazionale di idee- Il drago e la montagna

Sintesi dei bando

Allegato Bando del concorso

Gli esiti del concorso

Finis terrae - ponts terrae

Un segno forte

Non più conquistare il mondo, ma abitarlo

Allegato Poi, nel buio, benché nessuno lo veda, sorride

La ricostruzione del forte Mutin

Gli aspetti trascurati dal band

Istruttoria sul forte Mutin

Evoluzione storica del Forte Mutin

Assetto compositivo

La rovina

Rilievo congetturale

Allegato Forte Mutin- Tavole del rilievo

Il progetto Il museo Mutin

La barriera militare

Gli assi Vauban

La traslazione delle stanze nella piazza d'armi

La visione selettiva del paesaggio esterno

La smaterializzazione del corpo di guardia

Allegato 6- Forte Mutin- Tavole del progetto

Allegato 7- Saggio di ricerca- Protocolli per una lettura compositiva

Bibliografia:

ASSENTE

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