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Struttura del Capitale nei Settori Regolamentati = Capital Structure in Regulated Sectors

Antonio Caputo

Struttura del Capitale nei Settori Regolamentati = Capital Structure in Regulated Sectors.

Rel. Carlo Cambini, Laura Rondi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2020

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Abstract:

L’obiettivo di questo lavoro è determinare l’esistenza e l’entità del legame tra la struttura del capitale delle società quotate nei mercati regolamentati, la tipologia di proprietà delle imprese (pubbliche vs. private) nonché l’introduzione di una regolazione condotta da apposite autorità settoriali. Le numerose privatizzazioni e riforme istituzionali di cui è stato oggetto il settore delle public utilities in Europa dalla metà degli anni Novanta, ha influenzato significativamente gli incentivi, le strategie e le performance delle utilities regolamentate. Un aspetto caratteristico di tale processo è il cambiamento nella struttura del capitale di queste società, molti studi hanno approfondito tale argomento dimostrando come il livello del leverage sia significativamente aumentato a partire dall’ultimo decennio del XX secolo. Questo trend, che si è diffuso nei differenti Paesi europei ed ha caratterizzato tutti i settori regolamentati, risulta essere inoltre indipendente dall’incremento del leverage che ha seguito la crisi economica dello scorso decennio. Inoltre nello stesso periodo la Commissione europea, seguendo quanto fatto negli Stati uniti qualche decennio prima, ha promosso la delega dei poteri di intervento regolatori in capo a nuovi organismi istituzionali appositamente creati, le autorità indipendenti di regolazione (Independent Regulatory Authorities - IRA), il cui obiettivo è quello di intervenire sulle condizioni di prezzo e di entrata nel mercato in modo indipendente dal governo. A seguito dell’introduzione di tali autorità vi sono stati numerosi lavori che hanno analizzato il loro impatto su varie dimensioni della performance delle imprese di pubbliche utilità. I risultati più forti riguardano la tendenza delle imprese ad aumentare il proprio indebitamento per indurre il regolatore a fissare prezzi più elevati. Tale tendenza risulta essere efficace in quanto il regolatore, per evitare il rischio di fallimento (o di cessazione del servizio) e di underinvestment, concede l’aumento dei prezzi (Spiegel and Spulber, 1994). Date queste evidenze emerse dai vari studi, l’analisi si è focalizzata sullo studio della struttura del capitale delle imprese di pubbliche utilità ed in particolare sulla sua interazione con le variazioni degli assetti proprietari e l’esistenza di un IRA. È stato costruito un panel di dati su 60 società dell'UE negoziate in borsa nel periodo 1995-2016. I dati coprono praticamente tutti i principali servizi di pubblica utilità regolamentati negoziati in borsa negli Stati membri dell'UE-15 prima dell'allargamento del 2004. L’elaborato è strutturato in tre capitoli differenti. Nel primo capitolo, in seguito ad una introduzione sulle motivazioni e sulle riforme che hanno portato alla liberalizzazione di tali settori è presentata la letteratura teorica alla base dell’analisi. Nel secondo capitolo vi è un’analisi descrittiva del database che è stato utilizzato e nel terzo capitolo sono presentati i risultati empirici ottenuti dall’analisi econometrica dei dati.

Relatori: Carlo Cambini, Laura Rondi
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 71
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13886
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