Efficienza dei sistemi per il distacco artificiale di valanghe di neve = Efficiency of systems for artificial detachment of snow avalanches

Efficienza dei sistemi per il distaLa presenza di attività antropiche in zone montane comporta una serie di situazioni di pericolo dovute a diversi fenomeni naturali, quali crolli di roccia o distacchi di masse nevose. Questi eventi naturali, ogni anno, provocano diversi morti ed ingenti danni alle strutture: per questo motivo è importante conoscere e capire quale sia l’entità del pericolo e del rischio associato a tali fenomeni in modo da pianificare ed attuare gli interventi necessari per la mitigazione del rischio ed il contenimento dei danni ad essi correlati. Negli ultimi anni, il distacco artificiale di valanghe effettuato in maniera preventiva, e quindi agendo ancor prima che avvenga un innesco spontaneo, incontrollato ed imprevedibile, è stato oggetto di crescente impiego, sia per motivi strettamente economici, sia per i vantaggi che comporta rispetto alla realizzazione di strutture di protezione, sia per l’ottima operatività, che consente una riduzione del rischio nei territori che ne fanno uso. L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare alcune caratteristiche dei principali sistemi di distacco preventivo di valanghe per poter successivamente effettuare un confronto tra essi, al fine di valutare la loro applicabilità in termini di efficienza (teorica), con lo scopo di fornire un’indicazione sulla scelta della miglior tipologia di sistema in base alle condizioni del manto nevoso ed allo scenario operativo. La tesi tratta, in sequenza: un’ampia ricerca bibliografica, brevi considerazioni sul rischio valanghivo in ambienti montani, glia aspetti teorici inerenti la formazione del manto nevoso, la descrizione dei principali sistemi di protezione attiva e passiva, la descrizione dei principali sistemi di distacco artificiale di valanghe. Inoltre, facendo riferimento al modello energetico-tensionale per il distacco artificiale delle valanghe di neve (Cardu et al, 2008) si è potuto svolgere un confronto, in termini di efficienza, fra varie tipologie di esplosivi utilizzati per il distacco di valanghe, sulla base dei dati disponibili in letteratura e sulle schede tecniche messe a disposizione dai costruttori. Considerando il criterio tensionale ed il valore di TNT equivalente, competente a ciascun esplosivo ed ai sistemi Gazex ed Avalhex, si è valutato il raggio di azione, inteso come distanza massima per la quale si ottiene una sovrappressione, indotta dall’esplosione, pari a 30 mb. Per il criterio energetico è stata valutata la trasmissione dell’onda d’urto all’interno del manto nevoso, ottenendo alcune equazioni che forniscono il valore dell’energia trasmessa in funzione della densità della neve, quindi del grado di metamorfismo cui è soggetta. In conclusione si è osservato che, dal punto di vista del raggio efficace, non emerge una netta distinzione tra i diversi esplosivi, diversamente a quanto riscontrato circa l’efficienza di trasmissione dell’onda d’urto all’interno del manto nevoso: infatti, gli esplosivi deflagranti, avendo valori di impedenza prossimi a quelli della neve, garantiscono migliori prestazioni sul manto nevoso rispetto agli esplosivi detonanti; si sono dedotte inoltre alcune considerazioni sul posizionamento della carica per massimizzare gli effetti dell’esplosione sulla neve ed aumentare la probabilità di innesco della valanga.