polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Progetto di allestimento scenografico dell'opera "Werther" di Jules Massenet al teatro regio di Torino

Nadia Fassone

Progetto di allestimento scenografico dell'opera "Werther" di Jules Massenet al teatro regio di Torino.

Rel. Sergio Santiano. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

INTRODUZIONE

In ogni momento storico la funzione del teatro ed il suo scopo hanno subito l'influenza dei costumi, dello stato sociale e dell'avanzare della scienza. Il dilemma del teatro moderno è sempre stato l'atteggiamento da tenere nei confronti dei lasciti del passata e da sempre le opinioni delle persone coinvolte si scontrano tra loro: il punto di vista dell'attore, del musicista, dello scenografo e anche quello dell'architetto, il cui ruolo è simile a quello del poeta, essendo ogni forma drammatica legata alla forma del teatro in cui viene rappresentata.

E se è vero che all'origine è la forma del poema a generare la forma del teatro, è altrettanto vero che la forma del teatro ispira lo scrittore.

Per comprendere il teatro è fondamentale studiare l'evoluzione dalle origini fino ai nostri giorni, partendo dalla civiltà greca, culla del teatro occidentale. Le rappresentazioni alle quali parteciperanno tutti i cittadini in occasione delle feste religiose, si svolgeranno intorno ad un elemento centrale rappresentato dall'orchestra, attorno alla quale si sviluppa il "theatron" (luogo da cui si guarda) che sfruttava la pendenza del terreno; solo successivamente compara la "skene", dietro all'orchestra, per chiudere la fuga visiva.

In epoca romana il teatro diventò anfiteatro, cambia forma e prende le distanze dal legame stretta con la religione, l'anfiteatro diventa monumento della città e simbolo che deve rappresentare la potenza dell'Impero, anche nelle lontane colonie.

Nel Medioevo non si trovano più i luoghi appositi per lo spettacolo perché la chiesa e la città stessa diventano spazio per il teatro, ma con il venir meno del potere della chiesa e con il rinnovamento culturale ed economica anche il teatro cambia volto. I drammi a contenuto religioso lasciano spazio ad una maggiore varietà di soggetti e al recupero di temi mitologici di derivazione greca.

Lo spettacolo si sposta dalle piazze al palazzo dove tutto è organizzato per il divertimento del principe, anche le scene vengono pensate secondo una prospettiva che parte da un unico punto di vista.

Il periodo Barocco è strettamente legata alla nascita dell'opera lirica, le scenografie sono sempre più maestose e i cambi sono sempre più velaci, quando il sipario si apre deve destare meraviglia.

La fine del Settecento è attraversata da un senso di disillusione, il mito della ragione viene travolta dagli eventi, l'assolutismo illuminato dei prìncipi non era riuscito a portare ordine e, la rivoluzione francese aveva capovolto il principia di libertà.

Ma oltre alla ricerca di nuovi spazi, il teatro è costretto a confrontarsi con quelli già esistenti, e per questo, accanto alle nuove proposte si costruiscano ancora teatri all'italiana.

Solo il teatro di Bayreruth, voluto da Wagner, segna l'inizio del teatro contemporaneo eliminando i palchetti ed ogni ostacolo tra spettatore e scena. Da qui in poi si percepisce l'instabilità degli spazi teatrali precedenti e si comincia a ricrearne di nuovi in spazi alternativi, come le fabbriche abbandonate e i capannoni; le scene non sono più oggetto di meraviglia, ma elementi simbolici.

Lo spazio del teatro del 3DD conosce e usa i teatri esistiti nella storia, li sperimenta come luogo e come spazia dell'agire.

Ci sono elementi materiali che comportano mutamenti: l'abolizione del sipario modifica il rapporta platea-scena e forma in modi diversi l'illusione della scenografia; le nuove tecniche d'illuminazione hanno mutato le possibilità del creare e del pensare lo spazia scenica. La non-rigida disposizione degli spettatori, rispetto all'azione scenica o, le nuove dimensioni della figurazione pittorica e dello spazio tridimensionale sono segni evidenti di valori e convenzioni che cambiano. L'edificio teatrale del 900, non è un monumento ma il luogo funzionale della rappresentazione.

Lo spazio interno è definito dai modi rappresentativi; il 900 ha pensato sia il Totaltheatre di Gropius, sia la sala polivalente di LeCorbusier, ha usato spazi diversi dal teatro all'aperto e al chiuso; e ha continuata ad usare, deformandone i valori, la sala all'italiana.

La durata nei secoli degli statuti teatrali all'interno di una forma-teatro ha consentito l'elaborazione e lo sviluppo di uno spazio del teatro che si è identificato con la sala all'italiana, non più luogo dell'evento, ma configurazione delle diverse possibilità di un'idea. Il teatro si esplicita e si specifica nella sala, nel palcoscenico, nella scenografia.

Il grande sviluppo nella prassi e nella teoria dell'architettura teatrale e della scenografia sfocia nei mestieri dell'architetto e dello scenografo.

Spinta dalla passione per il teatro, ho ritenuto necessaria approfondirne la conoscenza della storia, perché solo attraverso questa è passibile comprendere ed interpretare la situazione odierna.

Importante è la mia esperienza a teatro come spettatrice, che ha fatto crescere in me gli stimoli utili alla conoscenza del teatro oggi, comprendendone la funzione all'interno della società. Il tema progettuale proposto aiuterà a trovare le linee guida utili alla comprensione

delle citate tematiche.

Il teatro nel suo percorso evolutivo, viene considerato come luogo della rappresentazione, evento culturale e comunicativo che permette l'interpretazione di un testo, di un'opera inscenata, e delle persone, siano esse attori o spettatori.

Il testo rappresentato narra vicende di personaggi a noi estranei, contemporanei o meno, che tuttavia possiamo sentire familiari poiché riusciamo ad immedesimarci in loro, facendo nostri problemi e storie: si basano su sentimenti e passioni che, seppur in modo diverso, possiamo incontrare nella nostra vita.

L'analisi del testo diventa un processo indispensabile per la realizzazione di un allestimento. Comprendere il testo e trovare una chiave di lettura comune a tutto ciò che si deve rappresentare è il compito del regista-allestitore. Il suo intento è quello di far vedere oltre; di trovare una chiave di lettura simbolica, che non svelerà tutto, ma lascerà allo spettatore spazia per capire, interpretare e riflettere.

Il teatro ci offre dunque la spunta, la possibilità e l'occasione per riflettere su noi stessi, sulle nostre emozioni. In questa processa emotivo e mentale anche la struttura teatrale, con le sue tecnologie, ma soprattutto con la sua scenografia, ci aiuta, permettendoci di evadere dal nostro quotidiano. Proiettati, all'apertura del sipario, in un mando nuovo, diversa, altro, grazie alla comprensione del quale, passiamo guardare più apprafonditamente in noi stessi.

Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che ho cominciata a pensare al teatro, alla scenografia.

Il più istituzionale dei teatri cittadini, dispensatane di cultura e fabbrica di Opere liriche, rivisitato e allestito con due diversi progetti. L'uno di ispirazione borghese ambientato nella Germania del 1800, caratterizzato da una scenografìa essenziale per la comprensione dell'Opera, ma altrettanto semplice da lasciare allo spettatore il potere dell'immaginazione e

dell'interpretazione.

L'altro progetto è statao pensato come provocazione rivolta al teatro d'Opera che, in questo periodo di crisi, sembra aver persa parte della sua poesia; l'intento sarebbe quello di riavvicinare il pubblico, ormai annoiato dalia monotonia delle rappresentazioni, alle passate fastosità del teatro lirico.

Relators: Sergio Santiano
Publication type: Printed
Uncontrolled Keywords: allestimento - scenografia - teatro regio - Torino
Subjects: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
A Architettura > AF Buildings and equipment for leisure, social activities, sport
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/806
Chapters:

CAPITOLO PRIMO

L'evoluzione storica del teatro

-Teatro greco

.Lo spazio scenico

.Macchine teatrali

.La letteratura drammatica

.Gli ordini architettonici

-Teatro romano

.Le origini

.I romani a teatro

.Raffrontando le architetture greche e romane

-Teatro d'oriente

.Teatro indiano

.Teatro cinese

.Teatro giapponese

-Teatro medioevale

.Italia

.Teatri da strada

-Teatro rinascimentale

.Scena mutevole

.Rinascimento in Europa

.L'opera lirica

-Teatro barocco

.Scena ductilis

.L'edificio teatrale in età barocca

-L'Ottocento

.Teatri meccanici

.Forma esterna

.Stanisvlaskij e la crisi del realismo

.Naturalismo e simbolismo

.Nascita dei luoghi del teatro

.Appia e Graig

.La grande riforma

-Il Novecento

.Pittori, artisti e architetti

.Le avanguardie

.Il teatro degli architetti

.Il teatro del possibile

.Gli uomini del teatro

.Il teatro adattabile

-Teatro contemporaneo

.Contributi significativi

.Teatri moderni

-Storia della scenografia

.Organizzazione dello spazio scenico nei secoli

.Parlando di cinema

CAPITOLO SECONDO

I dolori del giovane Werther

-Il romanzo

-La trama

-L'autore

CAPITOLO TERZO

L'opera di Jules Massenet

-Jules Massenet

-L'opera

.I personaggi

-L'argomento

.Atto I

.Atto II

.Atto III

.Atto IV

-Struttura musicale

.L'orchestra

-Le rappresentazioni

.Rappresentazioni nel mondo

.Rappresentazioni a Torino

-Il libretto

-Rassegna stampa

CAPITOLO QUARTO

Proposta di progetto

-Teatro Regio di Torino

-Idea progettuale

.L'idea progettuale

.Analisi del testo

.Porposta d'allestimento

.Le scene

-Elaborati grafici

.Elaborati grafici

.Elenco attrezzeria

-Seconda proposta

-Tavole di progetto

Bibliography:

Volumi:

AA.VV., Filippo Juvarra a Torino. Nuovi progetti per la città, C.R.T., Torino, 1989

AA.VV., Il teatro e la fasta Lo spettacolo a Roma tra Papato e Rivoluzione, Artemide, Roma, 1989

AA.VV., L'arcano incanto. Il teatro Regio di Tarino 1740-1991], Electa, Milano, 1991

AA.VV., Luca Ronconi, un regista in dieci progetti. Piccolo Teatro di Milano, Milano, 2001

AA.VV., Storia del teatro moderno e contemporaneo, - Vol. III: Avanguardie e utopie del teatro, Einaudi, Torino, 2000

AA.VV., Storia del teatro moderno e contemporaneo. Vol. I: : La nascita del teatro moderno. Cinquecento - Seicento, Einaudi, Torino, 2000

AA.VV., Storia del teatro Regio di Torino, C.R.T., Torino, I976-80

AA.VV., Tempi e aspetti nella scenografia. Laterza, Bari, I968

Adorno Piero, L'arte Italiana, G. D'Anna, Firenze 1985

Allegri Luigi, Teatro e spettacolo nel medioevo, Laterza, Bari, 1997

Allonge Roberto, Teatro e spettacolo nel secondo ottocento, Laterza, Bari, 1994

Aloi Roberto, Architetture per lo spettacolo, Hoepli, Milano, 1958

Angelici Franca, Teatro e spettacolo nel primo novecento, Laterza, Bari, 1988

Antonucci, Storia del teatro italiano, ETN, Roma, 1995

Appia Adolphe, L'oeuvre d'art vivant, Ginevra, 1921

Attisani Antonio, Breve storia del teatro. B.C.M., Milano, 1989

Bablet Denis, La scena e l'immagine. Einaudi, Torino, 1970

Baldry H.C., I Greci a teatro, Laterza, Roma, 1997

Basso Alberto, Hnuovo Teatro Regio di Torino. Torino, 1991

Baur-Heinhold Margarete, Teatro barocca, Electa, Milano, 1968

Bianconi Lorenzo, La drammaturgia musicale, Il Mulino, Bologna, I986

Bianconi Lorenzo, Pestelli Giorgio, Storia dell'opera Italiana, EdT, Torino, 1988,

Bragaglia, Dal teatro teatrale, ossia dal teatro, BEN, Milano, 1957

Brockett Dscar G, Storia del teatro, Marsilio,Venezia, 1988

Brook Peter, Il teatro e il suo spazio, Feltrinelli, Milano, I968

Carandini Silvia, Teatro e spettacolo nel Seicento, Laterza, Bari, 1995

Cognasso Francesco, Storia di Torino, Martello. Milano, I96I

Consonni Giancarlo, Teatro corpo architettura, Laterza, Bari, 1998

Conte Tonino, Luzzati Emanuele. Facciamo insieme teatro, Laterza, Bari. 200I

Copeau J., Il luogo del teatro, Casa Uster, Firenze, I986

Cordero di Pamparato Stanislao, //teatro Carignano dal 1608 al 1814, in "Torino", settembre 1928, pp. 685-711

Cordero di Pamparato Stanislao, Le feste alla corte di Carlo Emanuele I. in "Torino", settembre 1930, pp. 936-951

Craig Edward Gordon, Scene, London. 1923, traduzione italiana di Ferruccio Marotti, // mio teatro, Milano, 1972

Cruciarli Fabrizio, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari. 1992

Dragone Piergiorgio, Pittori dell’ottocento in Piemonte - Arte e cultura figurativa 1885-1895, C.R.T., Torino, 2000

Fagiolo Maurizio, La scenografia dalle Sacre Rappresentazioni al futurismo. Sansoni, Firenze, 1973

Forsyth Michael, Edifici per la musica, Zanichelli, Bologna, 1987

Fossati Paolo. La realtà attrezzata, Einaudi, Torino, 1977

Fubini Enrico, L'estetica musicale dal '700 ad oggi. Einaudi, Torino, 1964

Guaita Osvaldo, I teatri storici in Italia. Electa, Milano, 1992 Leroux G., Il fantasma dell’opera. Newton Compton, 1994 Luzzati Emanuele, Dipingere il teatro, Laterza, Bari, 2000 Magagnato Licisco, Il teatro olimpico, Electa, Milano, 1992

Mancini Franco, L’evoluzione dello spazio scenico dal naturalismo al teatro epico. Dedalo libri, Bari, 1975

Mancini Franco,L’illusione alternativa, lo spazio scenico dal dopoguerra ad oggi, Einaudi. Torino, 1980

Mello Bruno, Trattato di scenotecnica, De Agostini, Novara, 1999

Nycoll Allardyce, io spazia scenico. Storia dell'arte teatrale, Bulzoni, Roma, 1971

Pignarre R., Storia del teatro, Giappichelli, Torino, 1977

Pinelli Antonio, / teatri: lo spazio dello spettacolo, dal teatro umanistico al teatro dell'opera, Sansoni, Firenze, 1973

Puppa Paolo, Teatro e spettacolo nel secondo Novecento, Laterza, Bari, I990

Santiano Sergio (a cura di). Il simbolo nei nuovi musei della cultura materiale. Dischiudere gli antichi portoni della memoria, Torino, 2003

Santiano Sergio, Dal testo allo spazio, Celid, Torino, I996

Santiano Sergio, Diceopoli: la forza del teatro. Celid. Torino, 2001

Santiano Sergio, Il teatro del museo del mondo ei il museo del teatro del mondo, Celid, Torino, 1995

Santiano Sergio, Le Ragioni del Testo e le Ragioni dello Spazio, Celid, Torino, 2001

Schechner Richard. La cavità teatrale, De Donato, Bari, I968

Schnapper Antoine, La scenografia barocca, C.L.U.E.B., Bologna, 1979

Secchi Luigi, 1778-1978 Il Teatro alla Scala - architettura, tradizione, società, Electa, Milano, 1977

Stadler Edmund (a cura di). La Biennale di Venezia, XXII Festiva! internazionale de! teatro di prosa, I963

Stanislavskij Konstantin, La mia vita nell’arte, Torino, I963

Strong Roy, Arte e potere. Le feste delrinascimento 1450-1650, Il Saggiatore, Milano, 1987

Tafuri Manfredo. Teatri e scenografie, T.C.I., Milano, I976

Tamburini Luciano, / teatri di Torino, Paravia, Torino, 1997

Tamburini Luciano, / teatri di Torino: storia e cronache. Edizioni deH'Albero, Torino, I996

Vannuccini R., Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma, I97B

Varallo Franca, Teatri storici. Luoghi dello spettacollo in Piemonte: dalla corte settecentesca al decoro della città moderna, Paravia, Torino, 1998

Vasco, Architettura in scena, Flaccania, Palermo, I996

Viale Ferrerò Mercedes, Le feste delle Madame Reali di Torino, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino, I965

Vicentini Claudio (a cura di), Il teatro nelle società dello spettacolo. Il Mulino, Bologna, 1983

Wickham Glynne, Storia del teatro, Il Mulino, Bologna, 1988

Zorzi Ludovico, Il teatro e la città, Einaudi, Torino, 1997

Siti web

www.qiornaledellamusica.it

www.qliamicidellamusica.net

www.sistemamusica.it

www.teatrodellemuse.it

www.teatroreqio.torino.it

www.teatroreqioparma.org

www.teatrostabiletorino.it

Modify record (reserved for operators) Modify record (reserved for operators)