polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Edifici in legno : nuova frontiera del social housing : analisi di alcuni casi applicativi

Enrico Bosco

Edifici in legno : nuova frontiera del social housing : analisi di alcuni casi applicativi.

Rel. Guido Callegari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2016

Abstract:

INTRODUZIONE

L'indagine eseguita nel percorso di tesi di laurea ha come scopo quello di ottimizzare le prestazioni della tecnologia costruttiva a pannelli portanti in legno applicata agli edifici di edilizia pubblica convenzionata o sovvenzionata.

Il sistema sociale dell'abitazione economica popolare è presente in tutta Europa da vario tempo e viene indicato con il termine inglese Social Housing.

Negli ultimi anni l'emergenza casa" è tornata ad essere al centro degli interessi della politica e di numerosi soggetti finanziari, soprattutto privati. Non coinvolge più solo le fasce di popolazione in condizioni di estrema povertà, ma riguarda anche una fascia di popolazione che per svariati motivi rischia di perdere la propria, già precaria, stabilità economica. Si tratta di un gruppo eterogeneo e trasversale: pensionati, immigrati, lavoratori temporanei, studenti, giovani con un reddito troppo alto per accedere all'edilizia pubblica e troppo basso per affrontare la spesa dell'affitto o del mutuo su libero mercato.

A questa situazione si aggiunge una condizione del mercato immobiliare caratterizzato da una quota di invenduto sempre maggiore che però non ha provocato, almeno per ora, una diminuzione dei prezzi. Invenduto dovuto a prezzi troppo elevati per la capacità di spesa di molte famiglie italiane.

Il problema della casa non è solo una questione economica, ma anche sociale perché può rappresentare un freno alla definizione dei propri progetti di vita, di lavoro e di autonomia familiare. I modi di abitare sono cambiati, la struttura della famiglia si è modificata tanto da generare bisogni estremamente differenti rispetto al passato, anche a causa di modelli lavorativi atipici che sviluppano la mobilità interna.

L'housing sociale può forse rappresentare una possibile soluzione alla questione abitativa per come si presenta oggi. Ma cosa si intende per social housing? Il termine migliore è edilizia residenziale privata sociale, in modo da differirsi dall'edilizia pubblica o da quella privata. Stimolare gli investimenti privati, sviluppare una nuova sensibilità progettuale attraverso il confronto nato dai concorsi di progettazione, realizzare nuove partnership tra pubblico e privato possono dare vita ad un'offerta abitativa diversificata e più flessibile rispetto a quella tradizionale economica popolare; un'offerta anche più partecipata dove il consumatore finale non sia necessariamente un attore passivo, ma possa intervenire all'interno del processo di realizzazione del progetto in maniera partecipata (meeting di confronto con i progettisti e le autorità, l'autocostruzione, il cohousing) e dove l'utente finale non si trovi in una situazione di emarginazione decisionale come è accaduto nel passato. Il social housing può rappresentare una buona pratica per risolvere la domanda di casa laddove l'offerta di alloggi è scarsa e il livello dei canoni sul libero mercato è insostenibile per la popolazione a medio - basso reddito, come avviene nella larga maggioranza delle grandi città.

Nella prima parte, dopo aver analizzato le caratteristiche progettuali degli edifici improntati al Social Housing (o edilizia sociale), verranno analizzati e confrontati alcuni progetti del patrimonio estero e italiano (già realizzati oppure in corso d'opera), in cui sono stati utilizzati pannelli in legno Xlam per realizzare edifici collettivi a basso costo.

In particolare verrà evidenziato come la tecnologia sia stata utilizzata per realizzare elementi abitativi sì funzionali e ben organizzati, ma comunque aventi carattere monolitico, ovvero utilizzando modalità compositive analoghe a quelle di edifici con pareti in muratura portante.

XLAM, pannelli multistrato con funzione portante, è appunto un componente edilizio che racchiude in sé tutte queste caratteristiche: ovvero l'utilizzo di materiale biodegradabile e accessibile quale il legno, la possibilità di prefabbricare parti dell'edificio industrialmente, con un maggior controllo sulla qualità e le prestazioni finali, migliori performance in termini di isolamento acustico e termico a parità di costi. Nonostante questa tecnologia sia stata sviluppata per rispondere alle esigenze sopra citate, l'XIam permette di offrire un'indubbia flessibilità sia nella realizzazione architettonica quanto di personalizzare l'involucro esterno dell'edificio.

Tutte le caratteristiche fisiche di questo componente edilizio si traducono in una moltitudine di sistemi costruttivi, alcuni dei quali sono stati sviluppati all'interno della tesi, iniziando con l'analisi di casi stranieri per poi soffermarsi sui pochi casi di edifici presenti sul territorio italiano che impiegano tecnologie costruttive in legno nel campo del social housing.

Tale analisi è stata possibile grazie ai numerosi contatti intercorsi tra le committenze (A.T.E.R. Treviso, A.L.E.R. di Brescia), ditte esecutrici dei lavori e progettisti (Rubner Objektbau, Studio Matteo Thun) i quali mi hanno fornito materiale necessario al fine di poter visionare tutti gli aspetti riguardanti i progetti nella totalità delle loro fasi esecutive: richieste specifiche della committenza, necessità e limiti progettuali, elaborati grafici, analisi dei costi di realizzazione e un prospetto riguardante l'ambito locativo applicato.

Di fondamentale importanza è stata la partecipazione al "Corso di approfondimento edifici multipiano in legno" tenutosi a Torino, al quale ho partecipato su invito da parte dell'Arch. Lorena De Agostini, consulente proHolz Austria del progetto "promo-legno". Vorrei concludere questa breve introduzione richiamando il titolo della tesi, ovvero impiego delle tecnologie costruttive in legno nell'ambito del Social Housing, tale concetto implica una dialettica tra le parti, la dialettica si svolge nella contrapposizione di due tesi o principi contrapposti nella ricerca della verità. L'ambizione di questa tesi è di offrire un approccio metodologico appropriato nello svolgimento di quest'analisi in maniera tale che a prescindere dall'oggetto del confronto, essa possa costituire un valido strumento per la valutazione sia dei metodi e materiali innovativi quanto di quelli tradizionali.

Relators: Guido Callegari
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AO Design
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4748
Chapters:

1.INTRODUZIONE

2.TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DEL SOCIAL HOUSING

2.1.Cos'è il "Social Housing"

2.2.Breve storia del Social Housing

2.3.Obiettivi e ruolo del Social Housing

2.4.II Social Housing come motore della riqualificazione urbana

2.5.Abitare Sociale

2.6.Housing e caratteri tipologici

A)Flessibilità

B)Riconoscibilità e Identificazione

C)Gli spazi aperti dell'alloggio

3.EDIFICI IN LEGNO: NUOVA FRONTIERA DEL SOCIAL HOUSING

3.1.Introduzione

3.2.Verso un nuovo concetto di Housing Sociale

3.3.Low Cost, low Energy

3.4.Costruire con il legno oggi

4.APPLICAZIONE DELL'XLAM NEL SOCIAL HOUSING EURPOEO

4.1.Aggiornamenti normativi per costruzioni in legno

4.2.Social Housing ecosostenibile: aM'estero è già realtà

4.3.Analisi di casi studio in legno nel panorama europeo

A)Edificio Murray Grove a Londra

B)Edificio residenziale e commerciale sulla Badenerstrasse 380 a Zurigo

C)Complesso residenziale in Wagramer Strasse a Vienna

4.4.II contributo italiano

4.5.Esempi di realizzazioni in Italia

4.5.1.Complesso residenziale di Social Housing a Milano

4.5.2.Edificio residenziale di Social Housing a Motta di Livenza

4.5.3.Edificio residenziale di Social Housing a Mogliano Veneto

4.5.4.Edificio residenziale di Social Housing a Brescia

5.CASI STUDIO A CONFRONTO

6.CONCLUSIONI

7.BIBLIOGRAFIA

8.SITOGRAFIA

Bibliography:

BIBLIOGRAFIA

Libri - Manuali

C. Piccardo, Sostenibilità degli edifici in legno. Indirizzi per la progettazione Valutazione ambientale, sistemi costruttivi, processi di filiera, normativa e casi studio, Franco Angeli, 2015, 156-168

M. Fontana "Il valore degli spazi comuni nell'edilizia, Confronto tra Edilizia Residenziale Pubblica e Housing Sociale", Tesi di Laurea, pp. 21

V. Esposito, Social Housing Lo Scenario II Progetto II ruolo della produzione, Pe MODULO n.365/2011, pp. 35-38

T. Villani, Edilizia sociale in Europa: sistemi costruttivi e prodotti in legno, Pe LEG NO ARCHITETTURA n.6/2012, pp. 90-95

Rivista CAS Minergie Zertifikatsarbeit, "Badenerstrasse 380", 2011, pp. 30-36

Articoli - Tesi - Pubblicazioni - Riviste

A. Bernasconi, "L'edificio in legno di grande dimensione. Attori, Compiti\ Sequenze. Corso di approfondimento: "Edifici multipiano in legno", promolegno, 2016

Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA, Rapporto case ed edifici in legno, 2015

M. Breglia, Il social housing come modello di un welfare europeo, Intervento e Urbanpromo, 2012

M. De Matteis, B. Del Brocco, A. Figliola, Rigenerare la città: il Social Housing come opportunità di rinnovo urbano e sociale, Venezia, 2014

Woodbeton, articolo riguardante il convegno "Living the Future. Casa, città sostenibili e politiche europee di coesione dopo il 2013"

Convegno Federcasa, Ater Treviso, CAME, Focus: Edifici nZEB con tecnologia costruttiva in legno X-LAM

Trada Technology, Case Study Stadthaus, Murray Grove

CAS Minergie Zertifikatsarbeit 2011, Badenerstrasse 380, Zurich

M. Ferrario, Il nuovo cantiere, Marzo 2013 n°2

SIEVn. 12 del 2014

Modify record (reserved for operators) Modify record (reserved for operators)