Carlotta Beltramo
I have a dream : dalla riqualificazione del borgo storico alla nascita di un nuovo centro culturale.
Rel. Carla Bartolozzi, Massimo Camasso, Andrea Cavaliere. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015
Abstract: |
ABSTRACT La città di San Mauro, è stata per anni un esempio di eccellenza per la sua capacità di attrarre, di produrre accoglienza e ricettività. Innumerevoli erano le offerte in tal senso, negozi, bar, trattorie, ristoranti, alberghi, diversamente distribuiti sul territorio, dal centro alle borgate, dall'Oltrepò alla collina, aperti da mattino a notte inoltrata. Altrettanti erano ¡ momenti di “festa” durante l’anno, dove alla convivialità si accompagnava la promozione del territorio e dei suoi prodotti. Analizzando la storia del suo sviluppo urbanistico, la città di San Mauro, negli ultimi trent’anni, ha avuto un’espansione prevalentemente di tipo residenziale. Fatto che ha portato quest’ultima a diventare parte effettiva della periferia di Torino e non più città dotata di una sua identità. Altri centri vicini hanno subito la medesima sorte in termini di espansione residenziale ma sono stati capaci, come Settimo Torinese, a salvaguardare, rivitalizzare e intensificare i luoghi dell'incontro, del passeggio, del commercio naturale e dell’aggregazione sociale. Questo percorso di ricerca nasce dal desiderio di formulare una proposta progettuale che possa offrire degli spunti per un futuro processo di rivitalizzazione. Messi in luce gli aspetti critici, si è deciso di intervenire nel centro storico proponendo un progetto dalla forte valenza culturale con lo scopo di generare un processo di riqualificazione dell’intera area. In qualità di progetto pilota si è deciso di proporre un centro culturale. Uno spazio di produzione e ricerca che possa essere il motore di riqualificazione a scala di “quartiere”, permettendo, attraverso un effetto domino, lo sviluppo di realtà analoghe aumentando il valore dell’area e richiamando nuovi investitori e capitali. Un intervento che potrebbe diventare un catalizzatore sociale, urbanistico e culturale per i sanmauresi generando dinamiche di rinnovamento del sistema artistico, educativo, sociale ed economico sul territorio torinese. Individuata l'area di interesse, sono stati portati avanti due progetti di riqualificazione. Uno a scala urbana e l’altro a scala architettonica. Questi, corrispondono alla riprogettazione di Piazzale Europa e Piazzale Umberto I che fronteggiano il fiume Po e al recupero dell’edificato che si affaccia alla rampa di accesso al Ponte Vecchio e che si trova all’interno del nucleo storico. Pur essendo individuato dal P.R.G.C. tra le Aree di antico impianto, è possibile effettuare ogni tipo di intervento di recupero poiché ai sensi dell’art. 27 della Legge n.457/78,il Codice dei Beni Culturali definisce la zona di grande valore paesistico ma priva di pregio architettonico e quindi non soggetta a vincoli. Si interviene sul manufatto esistente ponendosi l’obiettivo del mantenimento delle tracce di ogni epoca evidenziando le diverse stratificazioni edilizie attraverso l’inserimento di corpi estranei al contesto ma che dialogano per necessità funzionali. Un’azione che assume a tutti gli effetti un atteggiamento parassitario in quanto si relaziona alla preesistenza evitando mediazioni identitarie. Identificato il progetto pilota, si ipotizza secondo una logica, quali luoghi/edifici possano far parte di questo processo di ‘recupero parassitario’. Si individuano tre sistemi sovrapposti che hanno carattere, da un lato di oggettività e dall’altro di soggettività generata da un percorso percettivo. I tre sistemi insieme, generano le ‘Scoperte’; luoghi critici che potenzialmente possono essere recuperati e incentivare così un processo di riqualificazione di tutta l'area. Il primo sistema (la pre-esistenza) è quello del costruito che rappresenta una traccia storica del primo sviluppo urbano della città che si desidera mantenere. Il secondo sistema (i flussi) è generato da uno studio sulla permeabilità all’interno dell’area. Il terzo e ultimo sistema riguarda le cosiddette ‘Scoperte’. Partendo dal Ponte Vecchio, fulcro generatore di questo percorso di ricerca, si sono scelti quei luoghi e non luoghi che si possono sfruttare per nuovi universi del vivere e del lavorare. Possibili interventi volti alla trasformazione degli usi, al cambiamento sociale e alla riprogrammazione dello spazio urbano, in grado di soddisfare le aspettative del nuovo vivere. Grazie allo studio di realtà analoghe che affrontano temi come la rigenerazione urbana, la promozione di una politica pubblica del riuso, la valorizzazione del patrimonio costruito e la trasformazione del tessuto abitativo, sociale e culturale, il risultato è una proposta progettuale che ha le potenzialità per essere perseguibile. In questa ricerca però, non sono stati affrontati alcuni aspetti che assicurerebbero la fattibilità del progetto. Sarebbe opportuno integrare questa proposta progettuale con uno studio sociologico. Un progetto partecipato che metta in luce e sintetizzi le richieste della cittadinanza. Infine, non meno interessante sarebbe affrontare il tema sulla sostenibilità economica del progetto. Se nella maggior parte dei casi l’impossibilità di portare a termine una proposta di recupero edilizio dipenda dai notevoli costi di intervento; una mediazione tra la Pubblica Amministrazione, la Proprietà Privata e gli ipotetici Finanziatori è di fondamentale importanza. Un'Amministrazione comunale che, preso atto di una evidente Domanda da parte dei cittadini e incentivata dalla necessità di dare un nuovo volto al propria Città, non può far altro che intervenire e diventare parte di un processo di trasformazione. |
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Relators: | Carla Bartolozzi, Massimo Camasso, Andrea Cavaliere |
Publication type: | Printed |
Subjects: | A Architettura > AO Design U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4339 |
Chapters: | INTRODUZIONE 1 INQUADRAMENTO STORICO DEL TERRITORIO. •La città di San Mauro dalle origini al XX secolo. •Le prime catastazioni: la piazza della comunità e le principali vie comunali. 2 ESPANSIONE E DECLINO. •Le trasformazioni economiche e territoriali tra il XIX secolo ed il XX secolo. •Struttura economica del territorio nella prima metà del Novecento. •Lo sviluppo urbanistico del Comune. 3 ANALISI/RIFIESSIONI/VERIFICHE/PROPOSTE MASTERPLAN PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO 4 LA SCELTA DI UN INTERVENTO DOMINO •Nuovo centro culturale metropolitano. •Associazioni culturali presenti nel Comune. •‘Rigenerazione Urbana’ : realtà italiane ed europee. 5 IL PROGETTO ARCHITETTONICO •Premessa. •L’area di intervento oggetto di recupero. •Ambito territoriale di riferimento. • Lo stato di conservazione. • Il progetto - Cà San Mò. CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA |
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