Utopia Funzionale = Functional Utopia

Nel 1969 il gruppo Superstudio progetta gli Architectural Diagrams: linee nello spazio che unite da superfici daranno vita ad arredi, architetture e spazi urbani annullando le barriere concettuali e compositive tra i tre ambiti. Questo concept progettuale e politico ha portato alla produzione di una serie di mobili chiamati Misura nel 1969 e Quaderna prodotta da Zanotta a partire dal 1971. Non un caso episodico, ma l’inizio di un modo di affrontare il progetto che avrà la massima espressione concettuale, formale e funzionale con l’opera Chidori Furniture progettata da Kengo Kuma che, partendo da un gioco appartenente alla cultura giapponese, progetta un sistema modulare assemblabile, padre di una famiglia di oggetti di arredo e che, grazie alla sua modularità, diviene architettura nel GC Prostho Museum Research Centre. Avendo come presupposto l’analisi dell’eredità lasciata dal Movimento Radicale, dove vengono sottoposte al vaglio critico le aree di discussione e di finalizzazione di artisti, designer e architetti, e la volontà di combinare alla progettazione visionaria di oggetti e architetture la comunicazione degli stessi con un intento politico e sociale, questa tesi si propone di progettare un sistema di arredi che grazie alla sua flessibilità e integrabilità possa annullare il confine tra forma dello spazio architettonico e furnitures: arredi che non riempiono lo spazio ma lo definiscono dal punto di vista funzionale ed estetico.