The Source of Open Design

The Source of Open Design. Il design è tanto superfluo quanto necessario. Dipende da come lo si intende. Questo lavoro di tesi si propone genuinamente di contribuire al dibattito sul design, suggerire quelli che potrebbero e dovrebbero essere i ruoli del designer del XXI secolo, nonché una valida alternativa ai modelli (politici, economici, sociali e culturali) tradizionali, o pre-compresi, e rimodellare le nostre forme mentis. Il nostro punto di osservazione (partecipazione) e azione ci ha condotti ad esplorare la possibile estensione della visione sistemica della vita, dai network biologici ai network sociali (le organizzazioni umane), fino a stabilire una nuova dimensione del design, orientato all'etica e alla comunità, necessariamente aperto e basato su due valori glocali fondamentali: la dignità umana e la sostenibilità ecologica. Analizzando gli approcci, i metodi e gli strumenti dell'Open Design - in continuità con un altro lavoro di tesi magistrale, e in collaborazione con un lavoro di tesi triennale - è emersa la mancanza di un linguaggio comune che definisse chiaramente i criteri di "apertura", dalla fase di progettazione, fino alla produzione e fruizione. Posto come obiettivo per la nostra tesi, abbiamo sviluppato delle linee guida per la partecipazione a questo "processo semiotico" (Open Guidelines for Participacion), che aiuti designer e ricercatori a comprendere e praticare meglio questa filosofia. Integrando il nostro modello al contributo "Open your projects: strategie e strumenti per la didattica nell'Open Design" apportato al corso Design by Components 2022/2023 -, abbiamo sperimentato la metodologia sviluppata nell'anno 2023/2024. Ovviamente il progetto di tesi è un processo da considerarsi aperto e al suo primo stadio evolutivo. Per ora traccia solo una traiettoria in cui la prospettiva è senz'altro un futuro preferibile.