Venice Calls: Systemic Design for a bottom-up transition towards regenerative tourism.

La premessa di questa ricerca si basa sulla preoccupazione generale dei cittadini veneziani per l'impatto accelerato e per lo più negativo che la monocultura del turismo ha sugli abitanti di Venezia, sul loro stile di vita, sui comportamenti sociali e sugli spazi pubblici. La tesi indaga il ruolo che i designer svolgono nello sviluppo di scenari innovativi, basati sul pensiero sistemico, che diffondono progressivamente la dipendenza dai sistemi disfunzionali e puntano alla generazione di reti intricate di interazione tra i diversi attori di un territorio, affidandosi alle istituzioni locali (nate come risposta alla cattiva gestione della città) e catalizzando la consapevolezza della popolazione per produrre un cambiamento di mentalità rigenerativa impegnata a combattere il modo in cui il turismo è stato gestito e trasformato in un problema sistemico che ha meccanizzato la Laguna. Per quanto riguarda l'associazionismo e l'attivismo politico volto a contrastare il fenomeno dell’overtourism, la città di Venezia dispone di una solida base e di un ampio elenco di iniziative che mirano al benessere della Laguna. Venice Calls è una di queste associazioni che si dedica alla realizzazione di progetti che mirano alla sostenibilità e all'inclusione all'interno della città, quest’ultima è il nostro riferimento e punto di partenza per l’implementazione di processi autopoietici incentrati sulla cooperazione tra stakeholder del territorio. L'obiettivo della tesi è quello di analizzare il fenomeno dell'over-tourism come causa della maggior parte delle problematiche interne a Venezia, per poi agire localmente attraverso approcci del Design Sistemico per l'analisi critica, dar vita ad un iter alternativo (bottom-up) di progettazione e generare azioni concrete che diano forma ad una rete di stakeholder con lo scopo comune di attuare una rigenerazione del territorio mettendo in discussione il modello attuale di monocultura turistica.