Smart Working e COVID-19: rischi e opportunità per il mondo lavorativo e la sfera individuale = Smart Working and COVID-19: risks and opportunities for the workplace and the individual life

La tesi ha l'obiettivo di analizzare l'impatto dello Smart Working, adottato a seguito della pandemia da Covid-19. Seppure, infatti, è una modalità di lavoro conosciuta e regolamentata da circa cinque anni, solo l'avvento di questa situazione emergenziale ha permesso un'ampia diffusione di tale strumento. Tenendo conto delle limitazioni legate al particolare periodo in cui è stato praticato, sono stati ottenuti, tramite un questionario appositamente realizzato, dati relativi a 391 Smart Worker. Dalle percezioni di tali utenti e dall'elaborazione dei dati, è stato possibile estrapolare quali sono stati i vantaggi e gli svantaggi di tale pratica, e quindi è stato possibile capire quali fattori sono da migliorare per un'implementazione efficace dello Smart Working, ma soprattutto è emerso che i dipendenti seppure con alcune difficoltà incontrate non hanno bocciato tale pratica, e in molti casi esortano, invece, a una maggiore regolamentazione e legislazione di tale attività nei contratti lavorativi. In più, siccome la crisi da Covid-19 sembra aver colpito prevalentemente le donne, si è voluto indagare se per alcuni versi tale avvenimento insieme all’adozione dello Smart Working può aver accelerato il processo di parificazione dei sessi. Seppure è emerso che la donna sembra essere la figura su cui poggia la maggior parte del lavoro non retribuito, è interessante notare che soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei lavori di cura la distinzione tra uomo e donna sembra assottigliarsi molto, a differenza dei lavori domestici in cui è ancora presente una distinzione evidente.