Carlo Deregibus
A geodesic grid shell : un padiglione espositivo temporaneo tra forma, geometria e struttura.
Rel. Maarten Jozef Jansen, Mario Sassone, Cesare Monti, Antonio Di Scala. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2007
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| Abstract: |
la possibilità di realizzare questo progetto deriva da una convergenza di intenzioni tra diversi soggetti. il comune di baldissero torinese (in provincia di torino, piemonte, italia) ha mostrato fin dagli ultimi mesi del 2006 un grande interesse a un lavoro progettuale svolto sul territorio comunale, volto a migliorarne la qualità ambientale e a valorizzare la posizione dell'ottavo comune più ricco di italia. e tramite la mediazione dei professori maarten jansen e mario sassone con il comune, nella figura del sindaco carlo corinto e degli assessori bruna castelli e bruno tedesco, è stato possibile instaurare una collaborazione che ha coinvolto un intero corso della facoltà di architettura I del politecnico, la design unit struttura e forma costruita della laurea specialistica in architettura-costruzione della facoltà di architettura uno. quando a gennaio è diventata concreta anche la possibilità di avere un finanziamento, sebbene di limitata entità, ho allora proposto di investirli non in una serie di modellini da esporre, ma in un vero e proprio padiglione espositivo temporaneo, che fungesse da vetrina per i progetti degli studenti e al tempo stesso fosse un tangibile, per quanto temporaneo, edificio, che potesse essere percepito e vissuto, di cui curare in prima persona la progettazione in ogni parte. questo padiglione avrebbe potuto essere occasione di sperimentazione e arrivare ad essere un punto di interesse simbolico di nuove prospettive. dovendo realizzare un vero e proprio edificio, è stato necessario da subito trovare una struttura logistica che consentisse di prototipare la struttura e di testarne le proprietà in sicurezza: questo perchè da subito l'esperienza ha avuto tra i suoi tratti quello di coinvolgere gli studenti in un workshop di costruzione, e ciò ha significato non avere automaticamente una squadra di costruzione specializzata e una struttura logistica per operare in sicurezza. quando la progettazione ha avuto inizio, erano già stati iniziati i contatti da parte del professor mario sassone con paola catrambone, responsabile di les grands ateliers, una struttura francese con sede a l'isle d'abeau, a pochi chilometri da lyon, finanziata da due ministeri, nata dalla collaborazione tra docenti di oltre venti facoltà francesi e specializzata nel supporto agli studenti per favorire la sperimentazione e la collaborazione tra le facoltà di ingegneria, architettura e belle arti (che in francia comprende le facoltà di design) e per consentire agli studenti di realizzare prototipi e piccole strutture: una struttura logistica di supporto a workshop di studenti, con lo scopo di facilitare tutte le fasi costruttive e soprattutto cantieristiche, con personale specializzato che istruisce e aiuta gli studenti, nel rispetto di tutte le normative di sicurezza. quasi sempre le strutture realizzate sono piccoli prototipi utili a sperimentare un particolare materiale, o una tecnica costruttiva. è rarissimo che vengano però costruiti edificii veri e propri, come nel nostro caso: la struttura è stata prototipata a lyon in tre intensi giorni di lavoro, dal 9 all'11 maggio, prima di essere poi rismontata e riportata a torino, pronta per essere riassemblata nel comune di baldissero torinese. il programma si è articolato su alcuni punti fondamentali (l'economia dei mezzi e dei tempi; il risultato necessariamente hi-tech; la volontà di rendere il lavoro sperimentale, fondamentale nel dare senso a una collaborazione tra il politecnico e un comune e nel valorizzare al contempo il lavoro di tesi e il risultato finale; la convergenza tra un lavoro di tesi e un risultato costruito; l'auto-costruzione come tema dominante, essendo gli studenti ad aver costruito il grid shell come parte di un workshop interno al corso), che configurano questa esperienza come, sembra, unica al mondo: effettivamente, il grid shell progettato presenta molte unicità. molto raramente infatti un edificio progettato per un lavoro di tesi viene costruito, e ancor più raramente questo avviene con un team di costruzione costituito da studenti. ancora più raro è la sovrapposizione tra architettura hi-tech e budget limitato, con il tema dell'auto-costruzione che storicamente si è configurato come assenza di progettista, e come progetto dal basso profilo tecnologico: invece in questo caso l'auto-costruzione è esperienza formativa nella costruzione di un grid shell, una tipologia costruttiva che vira decisamente verso l'hi-tech, normalmente costruita con budget molto elevati e con particolari complessità progettuali che si riflettono nella realizzazione. anche questo è parte degli aspetti sperimentali del progetto. avendo una forte componente sperimentale, c'erano molte possibilità di non riuscita di qualche aspetto progettuale: ma attraverso studi condotti sui materiali poi utilizzati, con modelli fisici e virtuali, è stato possibile prevedere quasi tutti i possibili imprevisti, e non ci sono stati particolari problemi nel corso della prototipazione a lyon. questa fase di prototipazione è stata fondamentale nel poter operare in sicurezza e nel poter verificare tutte le questioni studiate ed ipotizzate prima della costruzione vera e propria. alla conclusione della costruzione è stata fatta una esposizione presso il comune di baldissero torinese, alla presenza del sindaco e degli assessori, nel corso della quale è stato chiesto dal comune di realizzare il padiglione ad ottobre, nel corso della fiera dell'uva del 2007, la più importante fiera della zona, e ventilando anche l'ipotesi di realizzarne una versione permanente, primo di una serie di realizzazioni di giovani architetti che si dovrebbe includere in una sorta di percorso di architetture e installazioni dipanato su tutto il territorio comunale. questo, indipendentemente dal fatto che effettivamente si riesca ad arrivare a una costruzione, che verrebbe curata da chi scrive nel 2008, dà ulteriore valore a questa esperienza. seppur immerso nel silenzio in cui gli edifici restano sempre1, in questo caso ci sarà forse la possibilità che da questo progetto nascano conseguenze importanti e potenzialmente molto interessanti non solo a livello puntuale, ma anche nella valorizzazione dei giovani architetti.
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| Relatori: | Maarten Jozef Jansen, Mario Sassone, Cesare Monti, Antonio Di Scala |
| Tipo di pubblicazione: | A stampa |
| Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TF Tensostrutture A Architettura > AE Edifici e attrezzature per il culto |
| Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
| Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
| Aziende collaboratrici: | I Facoltà di Architettura - Politecnico di Torino |
| URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/990 |
| Capitoli: | 1. CRONACHE DEL PROGETTO pag. 3 1.1. L'OCCASIONE PROGETTUALE pag. 4 1.2. LA GENESI PROGETTUALE pag. 6 1.3. INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE pag. 21 1.3.1. INNOVAZIONE NEL PROCESSO PROGETTUALE pag. 21 1.3.2. INNOVAZIONE NEL PROCESSO COSTRUTTIVO pag. 23 1.4. ANALISI STRUTTURALE pag. 28 2. SU FREE-FORM E NON-STANDARD ARCHITECTURE E SU POSSIBILI CONNESSIONI TRA MATEMATICA E ARCHITETTURA, CON RIFERIMENTO ALLE PROPRIETA' DELLE CURVE GEODETICHE pag. 32 1 INTRODUZIONE pag. 32 1.1 FREE-FORM AND NON-STANDARD ARCHITECTURE pag. 32 1.2 PROCESSI GENERATIVI UTILIZZATI NEGLI ESEMPIO DI FREE-FORM AND NON-STANDARD ARCHITECTURE pag. 36 1.2.1 frattali pag. 36 1.2.2 algoritmi generativi pag. 38 1.2.3 superficii free-form pag. 38 1.3 APPLICAZIONI DELLE CURVE GEODETICHE IN ARCHITETTURA pag. 42 2 CURVE GEODETICHE pag. 47 2.1 LE DUE (TRE?) DEFINIZIONI. pag. 47 2.1.1 le curve più rette pag. 48 2.1.2 le curve più corte pag. 49 2.1.3 contraddizioni e conflitti tra la prima e la seconda definizione pag. 50 2.1.4 la (fantomatica) terza definizione pag. 52 2.2 PROPRIETÀ INTRINSECHE ED ESTRINSECHE, PRIMA E SECONDA FORMA FONDAMENTALE, E NOTE PER L'USO DELLE GEODETICHE pag. 54 2.3 ESEMPI DI CURVE GEODETICHE GIACENTI SU ALCUNE (SEMPLICI) SUPERFICII pag. 58 2.3.1 il piano pag. 58 2.3.2 la sfera e le superficii simmetriche pag. 58 2.3.3 il cilindro pag. 59 2.3.4 superficii di rivoluzione pag. 60 2.3.5 l'ellissoide pag. 62 2.4 PROPRIETÀ GEOMETRICHE E APPLICAZIONI STRUTTURALI DELLE CURVE GEODETICHE pag. 63 2.4.1 energia potenziale elastica pag. 63 2.4.2 flessione pag. 64 2.4.3 torsione pag. 66 3 UN ESEMPIO DI USO DI SOFTWARE PER TROVARE LE CURVE GEODETICHE DELLA SUPERFICIE pag. 68 3. CRONACHE DELLA COSTRUZIONE pag. 70 3.1. CONCETTI pag. 70 3.2. LIBRETTO DI COSTRUZIONE pag. 71 3.3. ALTERNATIVE E POTENZIALITÀ DELLA PARAMETRIZZAZIONE pag. 108 3.4. I PROBLEMI RISCONTRATI NELL'USO DELLE CURVE GEODETICHE pag. 116 3.5. LA PROTOTIPAZIONE A LYON pag. 120 3.6. LA COSTRUZIONE A BALDISSERO pag. 133 4. CONCLUSIONI pag. 138 CREDITS pag. 139 BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI pag. 141 |
| Bibliografia: | MONOGRAFIE, SAGGI E RIVISTE david hilbert, stefan cohn-vossen, geometria intuitiva, paolo boringhieri edizioni, 1960 (traduzione di adolfo verson dalla versione originale, anschauliche geometrie, julius sprinter edizioni, berlin 1932) hans sedlmayr, verlust der mitte, otto muller verlag, salisburgo 1948 (trad. it. perdita del centro, borla editore, torino, 1967) enzo paci, tempo e verità nella fenomenologia di husserl, editore laterza, bari 1961. charles v. boys, le bolle di sapone e le forze che le governano, zanichelli, bologna 1963. ivars peterson, il turista matematico, rizzoli, milano 1991. roberto gabetti, scritti scelti vol. 1 riflessioni sull'architettura, a cura di sisto giriodi, umberto allemandi editore, torino 1997. toman rolf, a cura di, il gotico - architettura, scultura, pittura, konemann, koln 1998 toman rolf, a cura di, il barocco - architettura, scultura, pittura, konemann, koln 1998 luca reinerio, perché progettare il territorio è uguale a conoscerlo?, saggio incluso in, a cura di antonio de rossi, giovanni durbiano, francesco governa, luca reinerio, matteo robiglio, linee nel paesaggio, utet, torino 1999 AA.VV., architettura, collana le garzatine, garzanti edizioni, prima edizione 1996, edizione consultata 2001. g.v.v. ravi kumar, p. srinivasan, v. devaraja hollaa, k.g. shastrya, b.g. prakash, geodesic curve computations on surfaces, accettato il 10 febbraio 2003 come note per computer aided geometric design n° 20 (2003) massimo majowiecki, architettura strutturale ed etica tecnologica, in the plan architecture & tecnologies in detail n°002, centauro edizioni, bologna, gennaio 2003 mario sassone, blobs, grid shells, form finding: la qualità architettonica nel rapporto fra forma e struttura, note di lettura per la conferenza di massimiliano fuksas presso la facoltà di architettura I di torino, nel 2004. rafael moneo, la solitudine degli edifici e altri scritti, allemandi editore, torino 2004 nigel hitchin, geometry of surfaces, dalle lecture notes of b3 course 2004 verb, natures, actar's bookmagazine, barcelona 2006 alfred gray, elsa abbena, simon salamon, modern differential geometry of curves and surfaces witht mathematica, third edition, chapman & hall / crc, 2006, capitolo 18, asymptotic curves and geodesics on surfaces. matières n°8, presses polytechniques et universitaires romandes, lausanne 2006 martin hemberg, una-may oreilly, geometry as a substitute for structural analysis in generative design tools, from lecture notes of imperial college, uk and mit, usa TESI DI LAUREA mentegazzi edoardo, complesso commerciale ipogeo a serravalle: applicazione del form finding alle strutture leggere a reticolo, politecnico di torino, facoltà di architettura I, relatore mario sassone, maarten jansen, dicembre 2005 del guerra gabriele, progettazione strutturale di volte sottili in vetro e acciaio irrigidite da reti di funi - 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