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TT PLACE L’ex tipografia Mario Gros: uno Spazio per la Trasformazione Tecnologica del patrimonio industriale esistente. Dal bando di concorso “Innovation Square Center” al progetto di un edificio per uffici secondo lo standard Passivhaus = TT PLACE The former Mario Gros printing house: a Place for the Technological Transformation of the industrial heritage. From the "Innovation Square Center" tender to an office building design according to Passivhaus standard

Alessandra Martina, Benedetta Drazza

TT PLACE L’ex tipografia Mario Gros: uno Spazio per la Trasformazione Tecnologica del patrimonio industriale esistente. Dal bando di concorso “Innovation Square Center” al progetto di un edificio per uffici secondo lo standard Passivhaus = TT PLACE The former Mario Gros printing house: a Place for the Technological Transformation of the industrial heritage. From the "Innovation Square Center" tender to an office building design according to Passivhaus standard.

Rel. Roberto Giordano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

L’idea della stesura di questa tesi nasce dal bando di concorso “Innovation Square Center” emanato il 27 marzo da SIGIT, produttrice di componenti plastici e in gomma per il settore Automotive ed Appliance con l’obiettivo di progettare l’Innovation Square Center, la nuova sede operativa e direzionale di R&S di SIGIT, con lo scopo di riqualificare l’ex tipografia Mario Gros in chiave ecocompatibile in ogni suo aspetto, progettando uno smart building sostenibile dalla struttura all’involucro fino al sistema impianti, dai materiali utilizzati fino al benessere indoor. Rivisitandone alcune parti del bando con la medesima intenzione di ridar vita ad un edificio di grande potenziale architettonico e tecnologico, viene proposto lo studio ed un’ipotesi progettuale architettonica, tecnologica ed energetica in linea con i requisiti dello standard Passivhaus grazie alla quale è possibile affermare come, nel caso di preesistenze di tipo tradizionale, sia possibile un intervento sostenibile senza compromettere le caratteristiche intrinseche del progetto in quanto bene culturale. L’elaborato, perciò, percorre un filo logico ben preciso che, partendo dalla conoscenza del oggetto di studio e del suo rapporto con il contesto, analizzando le caratteristiche territoriali, morfologiche e bioclimatiche giunge alle possibili soluzioni da poter adottare a livello locale. Partendo dalla volontà di non voler snaturare i caratteri formali ed architettonici originari, la seguente tesi è introdotta Dopo aver espresso i caratteri principali del bando di concorso, nel primo capitolo, il secondo inquadra l’edificio dal punto di vista storico, spiegando come il complesso, ad oggi, risulti in stato di totale abbandono, privo di qualsiasi destinazione d’uso nonostante le sue notevoli potenzialità insite nell’architettura e nell’area in cui è ubicato, il contesto nel quale si inseriva negli anni della sua nascita e quello in cui si colloca ora. Dopo una prima analisi di scenario dello stato di fatto si è spiegato, poi, nel terzo capitolo, il motivo di volere rendere l’edificio passivo, con l’intenzione di informare i lettori del grande problema delle emissioni di CO2, minacce quotidiane dei conseguenti mutamenti climatici. Nel quarto capitolo viene affrontata la metaprogettazione comprendente le analisi bioclimatiche del sito e del suo rapporto con l’edificio. Si racconta una fase molto importante della progettazione, ossia la definizione del quadro delle esigenze progettuali che sintetizza e concretizza i requisiti da sviluppare all’interno della progettazione. I risultati si traducono in criteri di scelta e strumenti guida per la progettazione delle unità spaziali da inserire all’interno del complesso, seguendo un criterio architettonico legato ai requisiti di reversibilità e flessibilità del progetto, spiegate nel quinto capitolo. Il sesto capitolo racconta la proposta tecnologica, di recupero e riqualificazione dell’edificio mediante la risoluzione dei nodi tecnologici, necessari a garantire tale comfort indoor. Le scelte architettoniche e tecnologiche, sono state il risultato della definizione del quadro esigenziale connesso con la qualità percettiva e soggettiva degli spazi e il benessere dell’utente finale. L’idea è quella di voler rendere il complesso uno spazio sempre più aperto ai rapporti con l’esterno, un ambiente confortevole, un fulcro per l’innovazione, grazie alle opportunità offerte dal mondo del digitale e dall’industria 4.0.

Relatori: Roberto Giordano
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 193
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/9641
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