Federica Cantino
Pianificazione attività del blocco operatorio: una strategia per migliorare l'esperienza del paziente.
Rel. Gabriella Balestra, Federico Della Croce Di Dojola, Carlo Rafele. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2018
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L’ASL TO-4 così come molte altre realtà italiane si trova ad essere tra due opposte tendenze: da un lato l’aumento della domanda di prestazioni chirurgiche di alta qualità, dall’altro risorse economiche limitate e richiesta di produttività sempre maggiore. Appare quindi evidente la necessità di rendere più efficiente l’uso delle risorse e in particolare la pianificazione delle attività del blocco operatorio mantenendo come primo obiettivo il benessere, la soddisfazione e la sicurezza del paziente. Vasto è stato l’uso di metodologie proprie del settore industriale come i principi della Lean o del Six Sigma, ma la loro applicabilità è limitata dalle incertezze che affliggono il sistema e che lo rendono solo parzialmente gestibile: una giornata operatoria ottimale può essere stravolta da cambiamenti repentini nella salute dei pazienti o da eventuali emergenze. L’aumento dell’efficienza produttiva del blocco operatorio non è solo inteso a una maggiore sostenibilità economica, ma mira soprattutto ad avere benefici nell’esperienza del paziente e di tutte le figure coinvolte nel suo processo di cura. Infatti, una pianificazione ottimizzata permette per esempio di smaltire le liste d’attesa più velocemente, di rispettare il codice di priorità di ogni intervento, di limitare il numero di interventi cancellati, evitando a un paziente appena ricoverato di attendere giorni, occupando un posto letto inutilmente. Il lavoro di tesi è stato svolto in collaborazione con il Presidio Ospedaliero di Ciriè, il quale ha permesso l’accesso al blocco operatorio per alcuni mesi (Marzo - Giugno) per svolgere attività di osservazione sul campo e interviste al personale con lo scopo di modellizzare il patient flow e identificare debolezze e criticità nel processo. Le valutazioni fatte e la raccolta dati eseguita sono stati gli input per la fase successiva, ossia la costruzione del software di pianificazione automatica della giornata operatoria. In generale un problema di schedulazione consiste nell’assegnare una data di intervento a ogni paziente e nel definire l’ordine delle operazioni di ogni seduta in modo da assicurarsi la disponibilità del personale e delle risorse necessarie per ognuna. Gli algoritmi implementati sono due: il primo elabora i due step dello scheduling uno di seguito all’altro, mentre il secondo affronta il problema nel suo complesso. Essendo l’ospedale di Ciriè una piccola realtà, considerando solo i casi di elezione, il problema è limitato e si possono applicare metodi esatti per arrivare alla soluzione, nello specifico è stato utilizzato il solver Xpress. Successivamente, svincolandosi dalla realtà in oggetto, generalizzando e ampliando il problema, per esempio aggiungendo diverse specialità, diverse sale o modificando gli orari, le soluzioni possibili aumentano al punto da rendere pensabile solo una soluzione euristica, per cui è stata implementata una mateuristica, ossia un approccio “ibrido” che si basa sull’idea di sfruttare i punti di forza sia delle metauristiche che dei metodi esatti. |
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Relatori: | Gabriella Balestra, Federico Della Croce Di Dojola, Carlo Rafele |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 98 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Aziende collaboratrici: | Asl To4 |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8941 |
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