Il sistema elettrico italiano e le principali applicazioni delle tecnologie di accumulo

In ragione delle caratteristiche geografiche e climatiche del nostro Paese, una percentuale importante della generazione di energia è affidata alla tecnologia fotovoltaica, per la quale l’output è direttamente correlato alla radiazione solare. Questo comporta grandi variazioni della produzione totale tanto nelle 24 ore quanto durante tutto l’anno. Conseguentemente si crea una forte discrepanza tra la curva della domanda e quella dell’offerta. Per questa ragione quantità significative di energia elettrica vengono persi e nonostante ci sia la capacità per produrre tramite FER il 100% dell’energia elettrica richiesta annualmente, rimane fondamentale l’utilizzo di impianti più inquinanti per generare energia. Idealmente la curva dell’andamento dell’output elettrico dovrebbe coincidere con quella dei consumi, così da minimizzare le perdite di energia elettrica; per fare ciò è necessario implementare i sistemi con dispostiti attui all’accumulo di energia elettrica. Tramite lo stoccaggio è possibile modellare nel tempo (time shift) quantitativi di energia da periodi di surplus a periodi di deficit. Gli stessi sistemi entrerebbero anche in gioco quando la produzione da fonti rinnovabili non programmabili (FRNP) non è sufficiente a coprire la domanda.