Roberto Gattu
Involucro orizzontale inferiore aerato. Problematiche, soluzioni tecnologiche, alternative = Lower aerated building envelope. Problems, technical solutions, alternatives.
Rel. Carlo Caldera, Paolo Roffina. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile, 2018
Abstract: |
Da quando l'uomo ha cominciato a vivere non più come nomade ma, in una fissa dimora, i problemi dell’umidità hanno rappresentato uno dei punti cruciali da risolvere per quanto riguarda l’edificazione e la successiva manutenzione dell’edificio. La presenza di umidità all’interno di un manufatto edilizio ne comporta, oltre che a inestetismi superficiali (muffe) e insalubrità dell’aria, fenomeni per i quali la problematica non è immediatamente individuabile se non con appositi rilievi (danni strutturali e condense interstiziali). Già a partire dell’età del bronzo si sono sviluppate soluzioni per porre rimedio a tali problematiche. Il tempo, la ricerca e la sperimentazione hanno portato nel mercato un’ampia varietà di proposte all’avanguardia senza però mai giungere ad una effettiva definitiva soluzione. Tutt’oggi alcuni dei principi sui quali si basano le risoluzioni in termini progettuali corrispondono a quelle adoperati ed inventati nel passato. La presenza di umidità negli edifici dunque, è ancora oggi oggetto di ricerca e sperimentazione, nonostante si abbiano sufficienti mezzi e conoscenze per far fronte a tali problematiche. Tuttavia, in particolare nella pratica manutentiva dell’organismo edilizio, l’argomento risulta essere spesso trattato in modo confusionario con conseguenze tutt’altro che sanatorie. Come verrà illustrato, le cause dell’umidità all’interno degli edifici possono essere molteplici, (es. la presenza di una falda molto prossima al piano di posa del primo solaio di calpestio, inadeguatezza dei sistemi drenanti etc.) e tali fenomeni possono essere influenzati e amplificati in presenza di organismi edilizi costituiti da materiali ad alta porosità. Il presente lavoro di ricerca e di sperimentazione ha come finalità la trattazione di un retroscena spesso trascurato, i possibili effetti dovuti all’allagamento delle intercapedini d’aria orizzontali al di sotto del primo solaio di calpestio. Sempre più spesso, fenomeni meteorologici, come bombe d’acqua, danno modo di far parlare di ciò. Le famose bombe d’acqua, insieme ad altre cause e concause possono comportare, a seguito dell’allagamento delle intercapedini danni di varia natura al manufatto edilizio. Ragion per cui mi sono interrogato sull’effettiva convenienza di continuare a realizzare in contesti ordinari solai controterra distaccati fisicamente dal suolo. Dunque, la ricerca è atta ad analizzare e quantificare sotto vari aspetti l’attualità di tale tecnica costruttiva, ponendo a confronto essa con soluzioni alternative. Inoltre, il presente lavoro si pone come obbiettivo quello di definire indicazioni tecniche e normative in caso si volesse realizzare un solaio aerato. |
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Relatori: | Carlo Caldera, Paolo Roffina |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 127 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Full text non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-24 - INGEGNERIA DEI SISTEMI EDILIZI |
Aziende collaboratrici: | Amagpag di Paolo Roffina |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8626 |
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